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Sebo


Mer 08/06/2022 | Dott. Tania Basile

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DEFINIZIONE

Il sebo è una secrezione di natura lipidica che, assieme ad altre sostanza prodotte dalla pelle, costituisce il sudore. Le ghiandole sebacee sono piccoli organuli esocrini, ubicati nello strato dermico della pelle, preposte alla sintesi e alla secrezione del sebo. Grazie alla sua composizione grassa, il sebo ha la capacità di formare un film idrolipidico sulla superficie cutanea, in grado di fornire una protezione fisica e chimica contro gli agenti esterni. La seborrea, ovvero l’eccessiva produzione del sebo, può determinare l’insorgenza di cattivi odore, generando discomfort sociale e disagio psicologico nel paziente.

COS’È E RUOLO NELL’ORGANISMO UMANO

Il sebo rappresenta la componente lipidica (o grassa) del sudore. Le ghiandole sebacee, ovvero gli organuli tubulo-alveolari responsabili della produzione e della secrezione del sebo, sono distribuite nella porzione dermica di tutte le regioni della cute, ad eccezione del palmo dei piedi e delle mani.

Il sebo è costituito prevalentemente da acidi grassi e colesterolo anche se, tra individui di popolazioni diverse, possono esserci delle sostanziali differenze nella composizione del sudore. Tale secrezione, distribuita sulla superficie cutanea attraverso il fenomeno della sudorazione, ha il compito di costituire un film protettivo. Infatti, sfruttando le caratteristiche chimiche e fisiche delle sostanze grasse, il sebo è in grado di idratare e proteggere la pelle dall’aggressione degli agenti esterni.

PATOLOGIE E DISTURBI ESTETICI ASSOCIATI AL SEBO

Un alterazione della composizione del sebo o dell’attività di sintesi delle ghiandole sebacee può determinare l’insorgenza di numerose patologie dermatologiche, capaci di compromettere la qualità della vita  del paziente. La seborrea, nell’ambito della medicina estetica e della dermatologia, rappresenta un’eccessiva attività sintetica da parte delle ghiandole sebacee.

La cute affetta da seborrea appare unta e traslucida e ciò, in alcuni pazienti, può associarsi ad un malessere psicologico che tende ad acuirsi in presenza di altre persone. La seborrea, in molti casi, può scatenare un processo infiammatorio, conosciuto con il nome di dermatite seborroica (o eczema seborroico). Affinché possa instaurarsi la dermatite seborroica è necessario che si verifichino due condizioni:


  • Le ghiandole sebacee devono soffrire di seborrea

  • La cute deve subire l’infezione di uno specifico fungo (Malassezia furfur)


Le regioni cutanee bersagliate dalla dermatite seborroica mostrano un aspetto estetico sgradevole a causa dell’arrossamento e della desquamazione degli strati superficiali dell’epitelio provocati dal disturbo flogistico.

Un altro disturbo dermatologico, correlato ad un’anomalia dei processi di sintesi del sebo, è la bromidrosi. La bromidrosi consiste nell’emissione di secrezioni maleodoranti che può verificarsi in qualsiasi regione cutanea munita di ghiandole sudoripare e sebacee. Il cattivo odore è secondario all’azione digestiva dei microrganismi (batteri e/o funghi) che colonizzano gli strati superficiali della pelle.

Infine, altre patologie che colpiscono le ghiandole sebacee e che possono compromettere la qualità del sebo sono:

  • Carcinoma

  • Adenoma sebaceo

  • Acne

  • Cisti sebacea


TRATTAMENTI IN MEDICINA ESTETICA E DERMATOLOGIA

I disturbi della cute, associati ad un’alterazione della funzionalità del sebo, vengono diagnosticati dal dermatologo o dal medico di medicina estetica. In genere, per trattare le fasi iniziali delle malattie a carico delle ghiandole sebacee, lo specialista  suggerisce una terapia medica.

La dermatite seborroica viene contrastata attraverso:

  • L’impiego di specifici detergenti cutanei, a base di zinco, con attività antimicotica ed antiseborroica

  • Assunzione per via orale di farmaci antimicotici (es. ketonazolo o terbinafina)

  • Somministrazione di corticosteroidi


La terapia medica, sfortunatamente, in molti casi non produce risultati estetici soddisfacenti. Pertanto, risulta opportuno ricorrere a trattamenti di medicina estetica più pertinenti ed efficaci. Lo specialista, ad esempio, può sottoporre il paziente ad un peeling chimico o ad una dermoabrasione. Tali procedure, eseguite in condizioni di sicurezza per la salute del paziente, in regime ambulatoriale, consentono di realizzare un’esfoliazione controllata degli strati cutanei più vessati dalla patologia.

La cisti sebacea è una lesione sottocutanea benigna in grado di incidere notevolmente sull’aspetto estetico della persona. Attualmente, per il trattamento di tale inestetismo si ricorre a:

  • L’uso di farmaci antibiotici

  • All’applicazione di soluzioni topiche (principalmente creme cortisoniche)

  • Alla rimozione della massa attraverso l’escissione chirurgica


RISCHI E COMPLICAZIONI

I rischi più frequenti correlati ai trattamenti di medicina estetica volti al contrasto delle patologie che colpiscono il sebo sono:

  • Arrossamento della regione cutanea trattata

  • Sensazione di prurito e bruciore

  • Gonfiore

  • Formazione di esiti cicatriziali antiestetici

  • Reazione allergica alle sostanze anestetizzanti


FONTI:

  • Carlo D’Aniello, Manuale di Medicina Estetica, Masterbooks, 2019.

  • Alberto Massirone, Trattato di Medicina Estetica, Piccin Nuova-Libraria, 2010.

  • Andrea Bovero, Dall’inestetismo al trattamento cosmetico, Tecniche Nuove, 2011.


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