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Setto orbitario


Mar 10/01/2023 | Dott. Tania Basile

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DEFINIZIONE

Il setto orbitario, o setto orbitale, sta ad indicare quella sottile ed esile membrana fibrosa, disposta nella superficie profonda del muscolo orbicolare dell’occhio, che connette i margini orbitari ai tarsi. Questa membrana entra in comunicazione con il muscolo elevatore della palpebra superiore e si continua internamente con il periostio. In medicina estetica assume particolare rilevanza in quanto in questa zona tende ad attecchire il grasso orbitario, correggibile con la blefaroplastica.

COS’È

Il setto orbitario, anche noto come setto orbitale, è una membrana visco-fibrosa che si situa tra la faccia posteriore dei margini orbitali e i tarsi delle palpebre, continuandosi internamente con il periostio.

Tale setto decorre nella superficie più interna del muscolo orbicolare dell’occhio e contrae rapporti con il muscolo elevatore della palpebra superiore. In alcuni soggetti il grasso orbitario tende a svilupparsi in eccesso proprio in corrispondenza del setto e in questi casi si può ricorrere, tramite blefaroplastica, alla cosiddetta plicatura del setto con riposizionamento del grasso.

A questo scopo, la blefaroplastica inferiore e la blefaroplastica superiore sono due metodi chirurgici della medicina estetica atti a permettere la ridefinizione morfologica delle palpebre inferiori e superiori, rispettivamente.

INDICAZIONI

Come anticipato, la blefaroplastica con plicatura del setto orbitario può essere presa in considerazione quando si deve intervenire sulla formazione delle borse adipose palpebrali e nei segni dell’invecchiamento cutaneo nella regione fronto-oculare.

Risulta possibile abbinare, su indicazione del chirurgo plastico, la blefaroplastica a una tecnica di lifting delle palpebre in maniera da conferire alla metà superiore del volto un aspetto più tonico e giovane.

PREOPERATORIO

Nel colloquio che precede l’intervento di blefaroplastica inferiore o superiore con plicatura del setto orbitario, il chirurgo plastico valuta attentamente il paziente sotto ogni punto di vista e gli spiega la procedura da attuare in maniera dettagliata, riportando vantaggi e svantaggi connessi all’intervento.

In genere, nella visita pre-operatoria viene effettuato quanto segue:


  • Minuziosa anamnesi fisiologica, patologica prossima e patologica remota del paziente con particolare riferimento a problemi come allergie, congiuntiviti, glaucoma, ipotiroidismo o ipertiroidismo, diabete;

  • Valutazione obiettiva delle palpebre e del contorno palpebrale;

  • Documentazione delle palpebre tramite rilievo fotografico per confronto successivo all’operazione;

  • Prescrizione eventuale di test della lacrimazione, test della vista ed esami ematochimici di base comprendenti esame emocromocitometrico e indici di flogosi.


ESECUZIONE DELL’INTERVENTO

L’intervento chirurgico di blefaroplastica inferiore o superiore con plicatura del setto orbitario si tiene, di norma, in regime ambulatoriale, con dimissione dopo due ore dall’intervento. Generalmente l’operazione si compone delle seguenti fasi:

  • Somministrazione di sostanze anestetizzanti a uso topico, eventualmente anche di leggera sedazione;

  • Disinfezione della cute palpebrale e periorbitale con soluzioni a base di clorexidina o iodopovidone;

  • Iniezione di farmaci miorilassanti per la muscolatura estrinseca dell’occhio;

  • Incisione nella palpebra superiore con asportazione di grasso in eccesso (se solo blefaroplastica superiore);

  • Incisione nella palpebra inferiore a livello della piega naturale dell’occhio, asportazione del grasso in eccesso e rimodellamento della pelle per evitare l’effetto cadente (se solo blefaroplastica inferiore);

  • Plicatura ossia ripiegamento e riposizionamento dentro l’orbita del grasso disposto intorno al setto orbitario;

  • Chiusura delle incisioni;

  • Potenziamento dei muscoli tarsali e palpebrali.


POST OPERATORIO

Il regime post-operatorio di una blefaroplastica conservativa con plicatura del setto orbitario, sia inferiore che superiore, decorre abbastanza agevolmente, con la raccomandazione di sottoporsi a nuova visita medica dal chirurgo plastico dopo qualche giorno dall’intervento, per monitorare la ripresa e per la rimozione dei punti di sutura.

Nel post-operatorio di un intervento di blefaroplastica vengono impartite le seguenti raccomandazioni:

  • Utilizzare con costanza nell’arco della giornata impacchi a base di ghiaccio per attutire l’edema;

  • Evitare sforzi pesanti e il nuoto per circa 10 giorni;

  • Eseguire la pulizia del contorno occhi con sola acqua, utilizzando anche i colliri prescritti;

  • Indossare occhiali da sole scuri per proteggere la cute palpebrale dall’azione della luce solare e del vento;

  • Dormire con la testa sollevata per le prime notti;

  • Utilizzare paracetamolo per tenere a bada il dolore;


RISCHI E COMPLICAZIONI

Le complicazioni più frequenti che possono manifestarsi in conseguenza dell’intervento di blefaroplastica (inferiore o superiore) con plicatura del setto orbitario sono:

  • Lacrimazione eccessiva degli occhi;

  • Dacriocistite;

  • Edema palpebrale;

  • Congiuntivite;

  • Fotofobia;

  • Diplopia ossia visione doppia;

  • Visione offuscata;

  • Dolore persistente.


FONTI:

  • Simone Grappolini. Blefaroplastica e tecniche ancillari. Padova: Piccin; 2008.

  • Marco Peduzzi, Paolo Nucci. Milano: McGraw-Hill; 2012.

  • Valerio Cervelli, Benedetto Longo. Chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica. Pisa: Pacini; 2021.


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