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Raggi ultravioletti o radiazioni solari


Mer 05/10/2022 | Dott. Tania Basile

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DEFINIZIONE

Nel campo della fisica i raggi ultravioletti, spesso denominati più semplicemente come radiazioni solari, rappresentano una regione dello spettro elettromagnetico costituita da radiazioni aventi una lunghezza d’onda compresa tra 100 e 400 nm. Sebbene i raggi UV svolgano un ruolo fondamentale per il metabolismo della vitamina D, l'eccessiva esposizione a tali onde può determinare l'insorgenza di patologie e difetti estetici a carico dell'apparato tegumentario. Le rughe, ovvero i solchi e le fenditure che deturpano la cute del viso e del collo, costituiscono i principali inestetismi causati dagli effetti deleteri delle radiazioni solari.

COSA SONO E RUOLO NELL’APPARATO TEGUMENTARIO

I raggi ultravioletti sono onde impercettibili generate dal Sole che occupano la regione dello spettro elettromagnetico compresa tra 100 e 400 nm. Sulla base delle caratteristiche fisiche si distinguono 3 categorie di radiazioni ultraviolette:


  • Raggi UV-A: hanno una lunghezza d’onda inclusa tra i 315 e i 400 nm;

  • Raggi UV-B: hanno una lunghezza d’onda inclusa tra i 280 e i 315 nm;

  • Raggi UV-C: hanno una lunghezza d’onda inclusa tra i 100 e i 280 nm.


L’esposizione alle radiazioni solari e il conseguente assorbimento di una parte dell’energia contenuta all’interno delle onde elettromagnetiche è essenziale per il corretto svolgimento del metabolismo della vitamina D. I raggi UV, mediante la stimolazione di specifiche reazioni chimiche, convertono il 7-deidrocolesterolo in colecalciferolo, dando inizio al ciclo biologico della vitamina D. La carenza di tale molecola provoca il rachitismo nei bambini e l’osteomalacia negli adulti.

L’eccessiva esposizione alle radiazioni ultraviolette (anche quelle derivanti da lampade artificiali) può costituire un pericolo per la salute dell’individuo. Infatti, proprio a causa dell’energia intrinseca alle onde elettromagnetiche, le cellule appartenenti all’apparato tegumentario possono subire dei danni irreversibili. Lo “stress solare”, correlato principalmente all’azione deleteria dei raggi UVA e UVB, è responsabile dell’aumento dei cosiddetti radicali liberi.

Le ROS (Specie Reattive dell’Ossigeno), essendo composti chimici altamente dannosi, inducono la degradazione delle proteine, del DNA e delle membrane cellulari.

Lo strato dermico della cute è ricco di proteine fibrose connettivali (collagene, acido ialuronico ed elastina) che conferiscono alla pelle tonicità ed elasticità. La sovraesposizione alle radiazioni solari, provocando una riduzione nella componente fibrosa connettivale, determina un drastico cambiamento nella morfologia della pelle.

PATOLOGIE E DIFETTI ESTETICI ASSOCIATI AI RAGGI UV

I melanociti, ovvero una delle popolazioni cellulari contenute all’interno della cute, tramite la produzione di specifici pigmenti (melanina), formano un’efficace barriera contro i raggi UV.

La melanina, grazie alle sue proprietà chimiche e biologiche, assorbe gran parte dell'energia contenuta nelle onde elettromagnetiche solari, preservando le strutture cellulari da eventuali processi degenerativi. Tuttavia, in presenza di grandi quantità di radiazioni, l'azione protettiva della melanina può risultare insufficiente.

In genere, i danni più evidenti si registrano a livello dei fibroblasti che, andando incontro a fenomeni di degradazione, riducono la quantità di proteine connettivali presenti nel derma.

I disturbi estetici e dermatologici più frequenti causati dall'esposizione prolungata ai raggi ultravioletti sono:

  • Rughe facciali e rughe del collo

  • Melasma e cloasma

  • Vitiligine

  • Acne estivale (o acne di Maiorca)

  • Fotodermatiti

  • Melanoma

  • Tumori cutanei non melanocitici


TRATTAMENTI IN MEDICINA ESTETICA E DERMATOLOGIA

Attualmente, le terapie offerte dalla medicina estetica e dalla dermatologia volte al contrasto degli inestetismi cutanei associati ai raggi UV risultano essere ampiamente efficaci.

Innanzitutto, l'assunzione di integratori vitaminici e l'applicazione di specifici prodotti cosmetici può neutralizzare ed attenuare gli effetti negativi indotti dai radicali liberi, ritardando l'insorgenza dei difetti della pelle.

L'obiettivo principale dei trattamenti estetici, invece, è quello di rimodellare gli strati superficiali e profondi della cute, rimuovendo gli effetti nocivi e sgradevoli generati dai raggi ultravioletti.

I trattamenti maggiormente impiegati a tale scopo sono:

  • Peeling chimico;

  • Microdermoabrasione;

  • Iniezioni di tossina botulinica (Botox);

  • Filler a base di acido ialuronico;

  • Lipofilling;

  • Biorivitalizzazione;

  • Micro perforazione cutanea;

  • Asportazione o escissione chirurgica;

  • Lifting.


RISCHI E COMPLICAZIONI

Di solito, i trattamenti elencati in precedenza non comportano rischi per la salute del paziente. Tuttavia, in alcuni rari casi, possono verificarsi delle complicazioni.

Le più importanti tra queste sono:

  • Sviluppo di processi infettivi (principalmente batterici);

  • Gonfiore ed arrossamento della zona trattata;

  • Dolore, bruciore e sensazione di prurito;

  • Raccolta di formazioni petecchiali;

  • Formazione di cicatrici e/o cheloidi antiestetici;

  • Reazione avversa al farmaco anestetizzante;

  • Atrofia della regione cutanea afflitta dal disturbo;

  • Fenomeni di depigmentazione o iperpigmentazione


FONTI:

  • William W. Huang, Christine S. Ahn, Clinical Manual of Dermatology, Springer

  • Tullio Cainelli, Alberto Giannetti, Alfredo Rebora, Manuale di dermatologia medica e chirurgica, McGraw Hill 2017.

  • Carlo D’Aniello, Manuale di Medicina Estetica, Masterbooks, 2019.


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