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Finasteride


Mer 31/08/2022 | Dott. Tania Basile

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DEFINIZIONE

La finasteride è un farmaco in grado di inibire l’attività catalitica dell’enzima testosterone 5-alfa-reduttasi (isoforma di tipo II). Tale enzima, mediante la realizzazione di specifiche reazioni biochimiche, è responsabile della conversione del testosterone in diidrotestosterone. Il diidrotestosterone, nei soggetti con una predisposizione genetica, determina la comparsa dell’alopecia androgenetica che causa la perdita dei capelli, principalmente negli individui di sesso maschile. Pertanto, l’assunzione di finasteride, riducendo le concentrazioni plasmatiche del DHT, può contrastare la caduta dei capelli. L’alopecia androgenica, molto spesso, si associa anche a disturbi di natura psicologica, intaccando l’autostima dei pazienti affetti.

COS’È

La finasteride è un farmaco impiegato per la regolazione dell'attività catalitica dell'enzima testosterone 5-alfa-reduttasi. Tale molecola, esercitando un’inibizione competitiva, è in grado di bloccare il lavoro di sintesi dell'enzima.  Il testosterone 5-alfa-reduttasi si occupa, all’interno della cute, dei testicoli e della prostata, della conversione del testosterone in diidrotestosterone (indicato anche con la sigla DHT), mediante specifiche reazioni biochimiche.

Nei soggetti predisposti l’incremento di livelli di DHT è correlato allo sviluppo dell’alopecia androgenica che causa la caduta dei capelli. La finasteride, grazie alla sua attività catalitica, riduce le concentrazioni plasmatiche del metabolita del testosterone, contrastandone gli effetti negativi sugli organi bersaglio.

Alla luce delle proprietà farmacologiche illustrate, la finasteride viene somministrata anche per il trattamento dell'iperplasia prostatica benigna.

A COSA SERVE

Nonostante il DHT svolga un ruolo fondamentale per la corretta realizzazione del metabolismo del testosterone, in alcuni casi può associarsi alla comparsa di effetti deleteri per l’organismo (atrofia dei bulbi piliferi, acne, iperplasia delle cellule prostatiche…).

Pertanto, la somministrazione della finasteride, regolando la sintesi del DHT, può apportare dei benefici nei seguenti casi:


  • Perdita dei capelli

  • Ingrossamento della ghiandola prostatica

  • Tumori della prostata


La finasteride interviene selettivamente nelle fasi finali del metabolismo del testosterone e ciò rappresenta un enorme vantaggio poiché viene drasticamente ridotta solo la concentrazione del DHT. Dunque, grazie a questa specificità della finasteride, il testosterone può assolvere alle proprie funzioni biologiche senza che si verifichino interferenze negative (ovvero i cosiddetti effetti antiandrogeni).

INDICAZIONI IN MEDICINA ESTETICA E DERMATOLOGIA

Nell'ambito della dermatologia e della medicina estetica l'impiego della finasteride è finalizzato al trattamento dell'alopecia androgenetica. La terapia di tale disturbo tricologico prevede l'assunzione di un dosaggio molto ridotto della molecola (1 mg) che, tuttavia, deve verificarsi per un periodo di tempo molto esteso.

La caduta dei capelli è una delle patologie di natura estetica più frequenti nell’uomo. Tale affezione, oltre a determinare un cambiamento nell’immagine della persona, è associata anche all’insorgenza di disturbi della psiche.

Prima di intraprendere una terapia farmacologica a base di finasteride è necessario effettuare una visita specialistica. Nel corso dell’esame obiettivo, il dermatologo o il medico di medicina estetica, studiando l’entità della caduta dei capelli, valuta l'idoneità del paziente al trattamento farmacologico.

L'efficacia della finasteride è stata oggetto di numerosi studi. Benché vi siano dei risultati discordanti, in linea generale tutte le ricerche riconoscono un ruolo di prevenzione della molecola nei confronti della caduta dei capelli. L’esito positivo del trattamento è influenzato enormemente da numerosi fattori genetici, intrinseci all’individuo.

La somministrazione del farmaco è destinata esclusivamente ai pazienti di sesso maschile. Infatti, l‘alopecia androgenetica femminile non deve mai essere trattata con la finasteride. Inoltre, le donne in gravidanza devono necessariamente evitare qualsiasi contatto con la sostanza, poiché, secondo alcune evidenze scientifiche, possono verificarsi delle gravi malformazioni nel feto.

RISCHI, COMPLICAZIONI ED EFFETTI COLLATERALI

Come anticipato in precedenza, i soggetti di sesso femminile non possono usufruire della finasteride per contrastare la caduta dei capelli, a causa della tossicità della molecola.

Nella maggior parte dei casi, la terapia farmacologica per l'alopecia androgenetica non determina l'insorgenza di effetti indesiderati. Sebbene il farmaco venga solitamente ben tollerato, a volte possono verificarsi alcune complicazioni non comuni, correlate proprio al trattamento con la finasteride. Le più importanti tra queste sono:

  • Calo del desiderio sessuale;

  • Disfunzione erettile;

  • Reazioni allergiche provocate dal farmaco;

  • Tachicardia;

  • Disturbi dell’eiaculazione;

  • Infertilità maschile;

  • Incremento delle concentrazioni sieriche degli enzimi epatici.


FONTI:

  • Francesco Rossi et al. Torino: Minerva medica; 2020.

  • Tullio Cainelli, Alberto Giannetti, Alfredo Rebora, Manuale di dermatologia medica e chirurgica, McGraw Hill 2017.

  • Carlo D’Aniello, Manuale di Medicina Estetica, Masterbooks, 2019.


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