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Rinofima


Mar 31/05/2022 | Dott. Tania Basile

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DEFINIZIONE

Il rinofima rappresenta una malattia cutanea non particolarmente frequente che bersaglia la cute del naso, rendendola bulbosa e prominente, con aspetto deforme. Tale condizione non presenta una causa ben determinata ma è noto che insorge in seguito a infezioni di rosacea, quando quest’ultima non è stata trattata a dovere oppure è negli stadi avanzati. Il rinofima si configura come un inestetismo del viso perché conferisce un aspetto sgradevole al naso e può essere corretto ricorrendo a una terapia farmacologica o a un’operazione chirurgica mirata.

COS’È

Il rinofima è un’affezione della cute del naso che si manifesta con un naso macroscopicamente ingrossato e deforme, con aspetto tuberoso e bulboso, alcune volte arrossato. Il rinofima è sempre secondario ad una condizione preliminare di rosacea ma non è noto se è connesso agli stadi più avanzati della rosacea o se insorge quando la rosacea non viene curata in maniera completa.

Tale condizione tende a colpire per lo più i maschi e spesso è fonte di disagio sociale per le persone affette, in quanto l’inestetismo è ben visibile all’esterno e inficia sull’aspetto globale del volto.

Per ovviare a questo inconveniente, la medicina estetica e la chirurgia estetica offrono svariati trattamenti per attenuare la presenza del rinofima o per rimuoverlo in maniera definitiva e permanente.

SINTOMI E CLASSIFICAZIONE

Il rinofima non evoca di norma una sintomatologia particolare o comunque invalidante per il soggetto; quando il rinofima tende a svilupparsi in eccesso, potrebbe però comprimere il tessuto circostante, determinando alterazione passeggera della sensibilità o ostruzione delle ali nasali, con possibile impatto sulla qualità della respirazione.

I segni generalmente associati alla condizione di rinofima sono:


  • Bulbosità evidente della forma del naso;

  • Aumento delle secrezioni oleose, dovute allo sviluppo dei pori sottostanti;

  • Aumento della ruvidezza della superficie cutanea della punta e delle ali del naso;

  • Slargamento dei pori e aumento della loro prominenza;

  • Ipercromia rosso-violacea per sviluppo di teleangectasie.


È possibile classificare il rinofima in tre stadi di gravità crescente, in:

  • Rinofima di grado 1, in cui si assiste allo slargamento vistoso dei pori cutanei del naso senza ispessimento della cute stessa;

  • Rinofima di grado 2, in cui, oltre all’aumento del diametro dei pori si assiste anche a un marcato ispessimento della cute, con annesso aumento della ruvidezza;

  • Rinofima di grado 3, in cui, oltre ai cambiamenti morfologici precedenti, si ha anche un’ipertrofia delle ghiandole sebacee, con aumento netto della secrezione oleosa sebacea.


CAUSE E DIAGNOSI

Risulta appurato che la condizione favorente lo sviluppo del rinofima sia dovuta alla rosacea, o acne rosacea, quindi uno stato infiammatorio cronico della cute.

Nel rinofima si ritiene probabile che la dilatazione abnorme dei vasi sanguigni porti al loro sfiancamento e all’essudazione di liquido, che aumenterebbe lo stato infiammatorio e porterebbe alla prominenza dei pori e al loro allargamento.

Alcuni fattori possono sostenere o aumentare le probabilità di sviluppare rosacea e, dunque, indirettamente, anche del rinofima, come:

  • Assunzione di alcol;

  • Stress emotivo particolarmente intenso;

  • Fumo di sigaretta;

  • Esposizione protratta alla luce solare.


La diagnosi del rinofima è immediata e può essere effettuata dal medico dermatologo o dal medico di medicina estetica semplicemente ricorrendo all’ispezione della morfologia e della struttura del naso, il quale appare ipertrofico bulboso e con i pori slargati e prominenti.

TERAPIE E TRATTAMENTI

I trattamenti messi a disposizione dalla dermatologia e dalla medicina estetica per la risoluzione del rinofima possono essere sia di natura farmacologica che di natura chirurgica, come:

  • Terapia con medicinali a uso topico come metronidazolo;

  • Terapia con farmaci capaci di interferire con la secrezione oleosa delle ghiandole sebacee nasali;

  • Asportazione diretta delle lesioni connesse al rinofima;

  • Dermoabrasione, con eliminazione dello strato più superficiale della cute nasale;

  • Criochirurgia, con congelamento della lesione e facilitazione nell’asportazione della lesione stessa;

  • Laser-terapia mediante Laser YAG.


RISCHI E COMPLICAZIONI

I trattamenti messi in atto per correggere la condizione di rinofima possono, talvolta, dare adito a diverse complicanze, come:

  • Edema;

  • Eritema;

  • Formazione di raccolte petecchiali e di sanguinamenti modesti;

  • Infezione;

  • Recidiva del rinofima.


FONTI:

  • Valerio Cervelli, Benedetto Longo. Chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica. Pisa: Pacini; 2021.



  • Carlo D’Aniello, Manuale di Medicina Estetica, Masterbooks, 2019.

  • Alberto Massirone, Trattato di Medicina Estetica, Piccin Nuova-Libraria, 2010.


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