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Cantoplastica


Lun 09/05/2022 | Dott. Tania Basile

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DEFINIZIONE

La cantoplastica è una procedura di chirurgia estetica, nella quale si interviene attivamente nel rimodellamento della palpebra e, più specificamente, a livello dei canti palpebrali, ossia gli angoli in cui i due margini palpebrali si incontrano. Poiché vi è un canto mediale e un canto laterale, l’intervento di cantoplastica può agire sul rimodellamento di entrambi, tuttavia viene eseguito nella maggior parte dei casi sul canto laterale (o esterno). Le persone che richiedono un intervento di cantoplastica lo fanno soprattutto per ragioni estetiche, al fine di acquisire i cosiddetti “occhi a mandorla”, tipici delle popolazioni orientali.

COS’È

La cantoplastica è una tecnica operatoria della medicina estetica che ridefinisce e rimodella i contorni palpebrali, a livello dei punti nei quali i margini palpebrali si fondono ossia i canti; la cantoplastica agisce per lo più sul canto laterale, cercando di portarlo più superiormente rispetto al canto mediale, mirando a un angolo canto laterale-canto mediale di circa 9 gradi nella donna e 5 gradi nell’uomo.

Anche se la cantoplastica interviene quasi sempre sul canto laterale per ragioni estetiche, non è escluso che possa anche agire sul canto mediale, specie quando si formano delle pieghe cutanee che possono ostruire l’ottimale processo visivo.

INDICAZIONI

Come si è detto, tranne in selezionati casi in cui la formazione di pieghe cutanee può adagiarsi a livello cantale interferendo con la visione, generalmente ci si sottopone a questo intervento per migliorare il proprio sguardo e apportare un miglioramento sul lato estetico.

Le indicazioni all’intervento di cantoplastica sono dunque rivolte a:


  • Persone che presentano occhi piccoli e rotondi, a volte anche sporgenti, in cui lo sguardo può apparire stranito e monotono;

  • Persone in cui il canto laterale è disposto molto inferiormente rispetto al canto mediale (immaginando una linea che li connetta idealmente), tale da conferire uno sguardo spento, triste e sconsolato;

  • Persone che posseggono un occhio monodimensionale, piatto, senza che si porti all’insù nella tipica posa da sguardo ammaliante;

  • Persone che ritengono il proprio sguardo non attraente e poco accattivante e che mostrano dunque intenzione di migliorarlo esteticamente;

  • Persone che presentano difetti morfologici a livello di uno o di entrambi i canti e desiderano dunque correggerli.


PREOPERATORIO

L’approccio a un intervento di cantoplastica avviene sostenendo un colloquio preliminare con il chirurgo oculoplastico, nel corso del quale il medico ha il compito di indagare a fondo sulla storia medica del paziente, venendo edotto di eventuali traumi e infezioni pregresse a livello oculare, di patologie sofferte (particolare importanza rivestono quelle croniche come diabete e ipertensione) e dei farmaci che si stanno assumendo.

Nel corso della visita preoperatoria, dopo aver raccomandato al paziente di astenersi completamente dal fumo e dal tabacco nei giorni precedenti l’intervento e di sospendere eventuali farmaci anticoagulanti (da concordare con il medico di famiglia), il chirurgo plastico conduce un accurato esame obiettivo della metà superiore del viso; in questa fase il medico documenta fotograficamente i contorni palpebrali e prende nota dell’altezza dei margini e dell’angolo tra i due canti.

ESECUZIONE DELL’INTERVENTO

Per alcuni punti di vista, la cantoplastica appare similare all’intervento di blefaroplastica: entrambi infatti si effettuano in regime ambulatoriale e hanno una durata limitata, con un decorso post-operatorio tutto sommato agevole.

In genere, le varie fasi che compongono un intervento di cantoplastica sono organizzate temporalmente nel seguente modo:

  • Somministrazione di anestetico loco-regionale a livello peripalpebrale come lidocaina;

  • Disinfezione accurata con soluzione sterilizzante a base di clorexidina o iodopovidone;

  • Eventuale somministrazione di vasocostrittore ɑ1-adrenergico;

  • Incisione della cute pericantale esterna;

  • Disarticolazione del legamento cantale laterale;

  • Riposizionamento del legamento cantale laterale a una superficie ossea posta più superiormente;

  • Chiusura dell’incisione;

  • Pulizia e apposizione di una copertura palpebrale diafana.


POST OPERATORIO

I giorni immediatamente seguenti l’intervento di cantoplastica, i pazienti devono applicare impacchi di ghiaccio costantemente durante la giornata per attutire i rigonfiamenti e possono utilizzare farmaci antidolorifici FANS per controllare l’eventuale dolore percepito.

Può capitare che la visione appaia meno buona o offuscata nei due o tre giorni seguenti l’intervento, tuttavia è un’evenienza comune e si risolve in autonomia, senza destare particolari preoccupazioni; dopo due o tre settimane dalla data dell’operazione si ha la ripresa della piena funzionalità palpebrale e visiva.

RISCHI E COMPLICAZIONI

Le complicazioni che si osservano più di frequente in un intervento di cantoplastica sono:

  • Edema;

  • Arrossamento;

  • Formazione di raccolte petecchiali;

  • Visione blurred o parzialmente offuscata;

  • Formazione di cicatrici non facilmente riassorbibili;

  • Reazione allergica alla sostanza anestetizzante o vasocostrittrice.


FONTI:

  • Francesco Romeo, Lo sguardo e la palpebra superiore. Acta Medica; 2018.

  • Simone Grappolini. Blefaroplastica e tecniche ancillari. Padova: Piccin; 2008.

  • Marco Peduzzi, Paolo Nucci. Milano: McGraw-Hill; 2012.

  • Valerio Cervelli, Benedetto Longo. Chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica. Pisa: Pacini; 2021.


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