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Il ringiovanimento del volto: con filler e ultime tecnologie

Il ringiovanimento del volto: con filler e ultime tecnologie


Dom 01/03/2015 | Dott. Giorgio Astolfi |  Medico Certificato Ethigate

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Il giusto mezzo come valore imprescindibile. Un’indagine ad hoc sulle proporzioni, mantenendo le peculiarità dei volti. La ricerca formale dell’eleganza, l’onestà intellettuale.

Una filosofia semplice e lineare, coerente con le tendenze che oggigiorno cercano di contrastare la spasmodica ricerca di eccessi, di esagerazioni che demoliscono i confini naturali dei lineamenti. Il concetto del bello risulta essere fulcro di una filosofia che poggia su solidi pilastri: raffinatezza, eleganza e armonia; la bellezza, che risulta essere un ideale più che uno stereotipo, si declina a seconda dei volti e delle espressioni, e valorizza le forme fisiognomiche e quei volumi autentici che il tempo ha svuotato.

Già a partire da Aristotele, la forma è espressione fedele della natura del contenuto, l’importanza del significante che esplica il significato. Pertanto è fondamentale comprendere in che modo le proporzioni siano strettamente e sistematicamente legate alle nostre caratteristiche. Un aspetto fresco, ma naturale; un ripristino dei volumi, non uno stravolgimento; una valorizzazione armonica non forzata.



  • È proprio questo l’approccio della medicina estetica oggi


, un nuovo linguaggio che descrive la volontà di fare quanto basta. La bellezza risiede nell'ottimizzazione dell’ordinario, in funzione di un risultato nuovo e mai uguale.

Sempre più donne e uomini sentono di voler rendere giustizia a ciò che credono d’avere perso, sperando di poter valorizzare ciò che in realtà possono ancora essere. Come si sa bene, l’invecchiamento cutaneo appesantisce la freschezza dell’espressività, talora conferisce un alone di tristezza al volto e gioca un ruolo importante per la dimensione psico-fisica del sé, in funzione della percezione di noi stessi. Il ricorso alle pratiche medico-estetiche sembra essere una fedele risposta, un fenomeno sempre più in crescita, che punta a risultati eccellenti, precisi e veloci, senza stravolgimenti e con meno disagi nella fase del post-intervento.

L’incremento di tali attività riflette la necessità dei pazienti di ricorrere a metodi più morbidi, sistematici ed efficaci, a trattamenti progressivi e mirati con risultati immediati, senza dolori significativi, a costi più contenuti. È la rivoluzione del fare poco, con continuità.



  • Il ringiovanimento armonico del volto e il naturale ripristino delle strutture volumetriche


sono gli obiettivi più diffusi tra i pazienti che vogliono rinnovarsi, e coincidono anche con le finalità degli specialisti che, come me, credono fortemente in un approccio non invasivo orientato all'ottenimento di risultati equilibrati.

La necessità di voler perfezionare alcune zone topiche del volto è una delle risposte all'ordinario processo di invecchiamento della pelle, le cui cause principali sono riconducibili al riassorbimento del grasso sottocutaneo, alla perdita di tono muscolare, al riassorbimento osseo e al fenomeno del photoaging. Il patrimonio genetico, lo stile di vita e l’esposizione solare (causa principale di elastosi) sono solo alcune variabili soggettive che impattano sul decadimento cutaneo, con un peso differente a seconda degli individui.

La medicina estetica, con il corretto modus operandi, può fare tanto contro l’invecchiamento cutaneo del viso e del corpo, grazie a prodotti all’avanguardia, che consentono di ottenere risultati naturali, senza distorcere i tratti distintivi di ogni persona, che vanno totalmente conservati e valorizzati nel tempo.

Una pelle più tonica, una texture più elastica e un aspetto generale più vivo e luminoso sono i risultati più ambiti: attraverso pratiche di ringiovanimento puntuali e consigli ad personam, cerco ogni giorno di soddisfare le esigenze dei miei pazienti.

In particolare, un problema largamente condiviso dalle mie pazienti è quello delle


  • pliche naso-geniene


(quelle rughe profonde che si creano lateralmente, a “triangolo” tra naso e bocca) dovute ad uno scivolamento dei piani cutanei verso il basso, come conseguenza dello svuotamento della regione superiore. Agire su tale zona del volto non implica solo una ridefinizione della zona zigomatico/malare, ma anche un miglioramento della naso geniena: il cedimento della guancia, infatti, fa sì che il profilo appaia privo di contorni e poco nitido.

Quando una paziente chiede di migliorare il proprio aspetto, è fondamentale spiegare che tipo di strategia vogliamo mettere in atto sul suo viso, condividere le scelte e le modalità, informare i pazienti sulle caratteristiche dei prodotti che andremo ad utilizzare per ottenere un lifting non chirurgico.

Tra gli strumenti a disposizione, possiamo elencare diversi tipi di filler sempre più affidabili e performanti, ma soprattutto riassorbibili, come il collagene, l’acido ialuronico, l’idrossiapatite di calcio e CMC (carbossimetilcellulosa). È importante sottolineare che stile di vita, fumo, stress, foto esposizione sono le variabili che maggiormente condizionano i risultati e la durata dell’effetto del trattamento. Tali filler, col tempo, vengono riassorbiti totalmente dalla cute (poiché metabolizzati gradualmente), non richiedono tempi di recupero e assicurano dei risultati quanto più naturali.

Solitamente una soluzione vincente per risolvere il problema delle naso geniene è agire a livello sub-dermico, nella zona del terzo medio e inferiore del volto, in questo caso utilizzo un prodotto innovativo che contiene idrossiapatite di calcio e carbossimetilcellulosa: un prodotto che è relativamente nuovo in Italia, ma che negli USA è uno dei più venduti e utilizzati. I vantaggi di tale filler sono molteplici: è più duraturo, più viscoso ed elastico, risulta facile da iniettare, è un composto non igroscopico (non richiama acqua, pertanto non gonfia), agisce immediatamente. Infine, oltre ad essere un filler, è un biostimolante: l’idrossiapatite, infatti, esercita una funzione di stimolo sui fibroblasti, inducendoli a una neosintesi di collagene.

Al termine del trattamento, qualora fosse necessario, si può utilizzare anche dell’acido ialuronico per correggere ulteriori rughe superficiali.

I risultati, a fine trattamento, sono visibili immediatamente: un viso più fresco e riposato, un aspetto visibilmente migliorato. Subito dopo la seduta, la paziente potrà tranquillamente ritornare alle proprie attività lavorative e sociali.





A cura del dott. Giorgio Astolfi  ⇓ CONTATTA ⇓

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Medicina estetica

Dott. Giorgio Astolfi

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