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Inestetismi del viso: l'approccio della valutazione dentale

Inestetismi del viso: l'approccio della valutazione dentale


Sab 01/08/2015 | Dott. Massimo Rota

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Molti pazienti si rivolgono alla figura del medico o chirurgo estetico con l'obiettivo di eliminare le imperferzioni del viso che spesso, con il passare del tempo, si fanno visibili e fastidiose.


Tra gli approcci principali sicuramente vi è quello della medicina estetica classica che predilige l'uso di strumenti tecnologicamente avanzati e capaci di restituire risultati importanti come il filler, il laser, ma anche i fili di trazione.


Dall'altra parte, però, è possibile sottoporre il paziente che si ha davanti anche ad un'accurata valutazione della situazione dentale, in quanto quest'ultima più di quanto si pensi influenza alcuni aspetti salienti che caratterizzano il nostro viso.


L'invecchiamento cutaneo, infatti, non è solo come si è abituati a pensare un progressivo decadimento di quello che chiamiamo pelle, ma comprende, nel caso del volto, anche una modificazione dello scheletro facciale e dei muscoli coinvolti.


Per essere più precisi ciò che va incontro ad un vero e proprio cambiamento è la distanza tra la zona mandibolare inferiore e quella superiore, ovvero quella zona che intercorre tra il mento e il naso.


Ma perchè è così importante questa distanza?


La risposta chiarisce molti dubbi e offre nuovi approcci al trattamento di inestetismi del volto come le rughe o la mancanza dei volumi. Un progressivo avvicinamento della zona mento nasale provoca sicuramente un cedimento dei tessuti cutanei, i muscoli del viso si fanno meno tonici e avviene un vero e proprio scivolamento della pelle.


Di conseguenza le rughe saranno più marcate e evidenti, i volumi perderanno consistenza e la tonicità verrà a mancare lasciando il posto ad una vera e propria lassità dei tessuti e ad uno svuotamento delle labbra.


Aumentare lo spazio verticale tra la punta del naso e la mandibola, al contrario, apporta un significativo miglioramento delle proporzioni del volto in generale, ma soprattutto contribuisce a ridurre le rughe, la pelle risultata esteticamente più compatta, le labbra sono più piene, voluminose e definite.


L'approccio dentale si configura, quindi, come una vera e propria tecnica di ringiovanimento non invasiva dove, grazie all'aumento della dimensione verticale, è possibile ottenere un notevole miglioramento dell'aspetto estetico visivo. Inoltre costituisce un'ottima base preparatoria per eventuali trattamenti estetici combinati che, come sappiamo, hanno sicuramente maggior successo se effettuati su una cute in buona salute e con un buon grado di tono muscolare.


Un ruolo di primaria importanza in questi aspetti è giocato principalmente dalla figura del medico estetico, ovvero dalla sua professionalità e dalla capacità di sviluppare un approccio multidisciplinare al fine di considerare non solo i trattamenti classici che caratterizzano la medicina estetica, ma anche eventuali aspetti, come quello dentale, che possono contribuire in modo decisivo al raggiungimento del risultato voluto.


Infine, come abbiamo modo di osservare quotidianamente, bocca e denti sono un biglietti da visita importante attraverso il quale ci mostriamo agli altri. Un aspetto di non poco conto se si pensa che la loro cura non solo indirettamente influenza il nostro livello di autostima, ma sicuramente ci rende più a nostro agio nelle relazioni interpersonali e, sul piano estetico, ci conferisce un aspetto più giovane, bello e fresco che interessa il volto nella sua totalità.




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Rota Massimo

Autore

Medicina estetica

Alessandria (AL)

Voghera (PV)


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