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Embolia

Embolia


Lun 20/03/2023 | Dott. Tania Basile

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DEFINIZIONE

Con il termine embolia si identifica l’ostruzione di un’arteria o una vena a causa della formazione di un embolo. La formazione ostruttiva può essere formata da sostanze di varia natura siano esse liquide, solide o gassose. I coaguli di sangue e di grasso sono le cause più comuni di embolia. Quest’ultima può essere causata, altresì, da bolle d’aria, parassiti e oggetti esterni arrivati nel flusso sanguigno. Le conseguenze comuni possono essere l’embolia polmonare, gli ictus, l’embolia coronarica. Il trattamento delle embolie può essere chirurgico o farmacologico a seconda della causa.

COS’È L'EMBOLIA


E'  un evento ostruttivo a carico di una vena o di una arteria a causa di un embolo, che può essere formato da materiale gassoso, solido o liquido. Nella maggior parte dei casi, la formazione ostruttiva è adipe o un coagulo sanguigno e si verifica in corrispondenza delle arterie che riforniscono di sangue il cervello, i polmoni ed il cuore.

Può essere di diverse tipologie a seconda dell’organo o dell’area colpita per cui una embolia prodottasi in una arteria polmonare o cerebrale sarà definita embolia polmonare o cerebrale. La conseguenza più nota dell’embolia cardiaca è l’infarto cardiaco, prima causa di morte nei paesi industrializzati.

In medicina estetica  può essere causata dall’errata procedura nell’esecuzione dei filler introducendo nell’arteria le sostanze presenti e causando l’occlusione del vaso. È una eventualità molto rara e statisticamente irrilevante se il filler è eseguito da personale medico specializzato e qualificato.

SINTOMI


I sintomi legati alla presenza di un’embolia sono variabili in relazione con la diversa zona colpita. Il disturbo può essere assolutamente asintomatico e risolversi autonomamente o presentare una sintomatologia variabile e di diversa gravità. Le embolie polmonari sono legate a difficoltà respiratorie, dolore toracico, tosse, senso di stordimento, sudorazione eccessiva e possono evolversi in sintomi più severi con la perdita di coscienza o emottisi.

L’embolia coronarica condivide con l’embolia cardiaca alcuni sintomi come il dolore toracico, le difficoltà respiratorie e il disorientamento mentre l’embolia cerebrale si presenta con paralisi o intorpidimento arti e muscoli facciali, difficoltà nei movimenti e nell’espressione nonché disturbi a carico della vista. Nei casi più severi, l’embolia conduce alla morte del soggetto colpito.

CLASSIFICAZIONE


L’embolia viene classificata in base all’area colpita e alla natura dell’embolo. Seguendo la natura dell’embolo, l’embolia può essere:

  • Gassosa


Questa tipologia  è causata principalmente dalla formazione di bolle di gassose nel sangue. La più nota è la formazione di bolle di azoto che possono generarsi da una variazione repentina e importante della pressione. Un altro esempio è rappresentato da iniezioni in vena mal eseguite.

  • Lipidica ed embolia da colesterolo


Queste tipologie di embolie sono generate da masse adipose nei vasi o dal distacco di placche di colesterolo che vanno ad ostruire il normale flusso sanguigno.

  • Settica


E' causata da ammassi di germi materiale organico e/o la presenza di un corpo estraneo.

  • Tumorale


L’embolia tumorale è un raro evento che può generare da gruppi di cellule tumorali entrate nel circolo venoso e depositatisi generando un’ostruzione della vena.

  • Embolia da liquido amniotico


Questa tipologia è molto rara e si verifica nelle donne in gravidanza. È causata dall’entrata, nel sistema circolatorio della madre, di un grumo di liquido amniotico.

  • Tromboembolia o embolia da coagulo sanguigno


Da coagulo è una condizione molto comune ed è causata dal distacco di un trombo dalla parete del vaso che va ad ostruire il flusso in un altro punto del circolo sanguigno.

  • Embolia da talco


Da talco è principalmente causata da sostanze, come il talco, presenti nelle droghe e frutto della lavorazione delle stesse.

Una ulteriore classificazione è quella rappresentata dalla zona colpita ovvero:

  •  coronarica

  •  polmonare

  •  cerebrale


CAUSE DELL'EMBOLIA


Come descritto, è causata dall’occlusione del flusso sanguigno da parte di gas, liquidi e solidi all’interno del vaso. I grumi che si formano nei vasi sono, generalmente, legati a fattori esogeni ed endogeni fuori dalla norma. Le cause di tali accumuli sono dovute a diversi fattori, tuttavia, per quanto riguarda i casi più comuni, vi sono delle forti correlazioni con lo stile di vita, l’obesità ed il sovrappeso, il tabagismo, l’invecchiamento, la sedentarietà, la gravidanza e l’uso improprio di alcuni farmaci.

DIAGNOSI

In presenza di sintomi percepiti, una prima diagnosi è effettuata dal medico che stabilisce l’integrazione dell’esame obiettivo con esami approfonditi come ecografia, TAC, risonanza magnetica, angiografia. La difficile azione preventiva, in questi disturbi, può avere conseguenze fatali.

TERAPIE

Il trattamento delle embolie è principalmente di natura farmacologica con la somministrazione di anticoagulanti e trombolitici. La vasta varietà di situazioni in cui può manifestarsi un’embolia, però, implica che la tipologia di intervento è da valutarsi in base al singolare evento. Negli episodi di embolia grave si può ricorrere ad interventi molto rischiosi come l’embolectomia sebbene sia uno strumento utilizzato come soluzione estrema poiché potenzialmente letale per il paziente. Per le embolie gassose può essere usata la camera iperbarica.

RISCHI E COMPLICAZIONI DELL'EMBOLIA

Le embolie possono avere conseguenze gravi o letali nella salute dei pazienti se non si interviene in modo tempestivo e precoce. I rischi e le complicazioni possono essere diversi a seconda della tipologia di embolia. Le embolie cerebrali possono condurre a perdita di memoria e altre facoltà cognitive, paralisi parziale o totale di alcune aree del corpo, perdita delle facoltà elementari per la sopravvivenza. Le embolie coronariche possono portare a disturbi cardiaci importanti e fibrillazione ventricolare mentre le embolie polmonari sono spesso accompagnate da ipertensione. Nella peggiore delle ipotesi si va incontro alla morte del soggetto colpito da embolia.

FONTI:

  • Lars D. Koöhler et al, Embolia cutis medicamentosa, International Journal of Dermatology Vol. 36, Issue 3, pp. 197-198.

  • Gianni Belcaro, Giovanni B. Agus, Trombosi venose ed embolie, Minerva Medica, 2014.


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