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Solfato tetradecile


Mar 24/01/2023 | Dott. Tania Basile

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DEFINIZIONE

Il solfato tetradecile, o sodio tetradecil solfato, è una sostanza sintetica adottata come composto molecolare per il trattamento di affezioni cutanee localizzate e per la scleroterapia. Questa sostanza vanta ottime proprietà di cura e trattamento per le vene varicose ed è disponibile in varie formulazioni, tra cui quella in formato iniettabile. Una grande caratteristica di questo composto è il fatto di poter essere totalmente affidabile sul piano della sicurezza, provocando un processo di sclerotizzazione controllato e selettivo.

COS’È

Il solfato tetradecile, o sodio tetradecile solfato, è una sostanza sintetica solforata, la quale viene ottenuta tramite complessazione salina con il sodio.

Il solfato tetradecile è una delle principali sostanze adottate con successo nel trattamento di scleroterapia, quella procedura utilizzata per indurre la sclerotizzazione, ovvero la chiusura, delle vene varicose.

La concentrazione della soluzione richiesta di solfato tetradecile dipende dalle dimensioni e dal grado di varicosità. Le teleangectasie devono essere curate facendo ricorso alla soluzione allo 0,2%, le vene reticolari con quella allo 0,5%, la soluzione all’1% sarà più utile per le varici di dimensioni piccole e medie e la soluzione al 3% per le varici più grandi.

Le varie comunità scientifiche mondiali hanno ampiamente approvato l'utilizzo clinico del solfato tetradecile poiché viene utilizzato in formulazioni a dosi opportune e tollerate e il suo meccanismo di azione è stato ampiamente studiato e dichiarato sicuro.

INDICAZIONI IN MEDICINA ESTETICA E DERMATOLOGIA

Nel campo della medicina estetica e della dermatologia il solfato tetradecile viene sovente utilizzato come additivo o come eccipiente nella formulazione di molti prodotti farmaceutici adoperati nel settore o spesso prescritti dal medico di medicina estetica.

Il solfato tetradecile viene utilizzato come agente scleroterapico, ossia impiegato nella procedura di scleroterapia, attuata soprattutto nelle donne, con il fine di “chiudere” le vene varicose.

Il solfato tetradecile riesce a determinare la morte cellulare controllata e la sclerosi vasale avviando il pathway dell’ossido nitrico e garantisce in tempi brevi la chiusura selettiva dei vasi teleangectasici.

ll medicinale deve essere applicato, quando iniettato, in piccole quantità e in diversi punti lungo il decorso della vena da trattare come soluzione ma anche in soluzione schiumosa. Per il trattamento di vene più grandi si procede con le soluzioni all’1% e al 3%. L'obiettivo è quello di ottenere una distruzione mirata della parete del vaso utilizzando la concentrazione minima di agente sclerosante necessaria per un risultato clinico. Se la concentrazione è troppo alta possono verificarsi necrosi o altri eventi avversi.

La sicurezza del solfato tetradecile è comprovata dal fatto che le formulazioni in commercio, ossia quella a micro-schiuma o le soluzioni idro-alcoliche, sono ampiamente tollerate dall’organismo. Quest'ultima condizione fa sì che non si registrino episodi di rigetto immunologico della sostanza, la quale viene invece applicata con effetti sicuri.

RISCHI, COMPLICAZIONI ED EFFETTI COLLATERALI

Quando il solfato tetradecile è utilizzato nel giusto dosaggio e nelle giuste modalità, in associazione o in sostituzione dell'acido ialuronico, esso non sortisce particolari complicazioni.

Tuttavia, potrebbero verificarsi degli episodi avversi qualora la sostanza non venga applicata in maniera opportuna, caso in cui si deve procedere necessariamente a un nuovo trattamento di scleroterapia e al ricorso al parere medico.

Tra questi episodi si citano:


  • Malattie sistemiche non controllate (per es. diabete mellito, cardiopatie, epatopatie, nefropatie, tireotossicosi, asma bronchiale, tubercolosi, sepsi, discrasie ematiche, patologie surrenali, neoplasie, malattie respiratorie acute o malattie cutanee)


FONTI:

  • Carlo D’Aniello, Manuale di Medicina Estetica, Masterbooks, 2019.

  • Agenzia Italiana del Farmaco. Scheda tecnica del prodotto Fibro-vein (sodio tetradecil solfato).

  • Alberto Massirone, Trattato di Medicina Estetica, Piccin Nuova-Libraria, 2010.

  • Andrea Bovero, Dall’inestetismo al trattamento cosmetico, Tecniche Nuove, 2011.


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