Accesso
Dottori

Capelli, trapianto o autotrapianto


Lun 09/05/2022 | Dott. Tania Basile

Condividi su Facebook Condividi su Twitter

DEFINIZIONE

Il trapianto di capelli viene anche definito autotrapianto di capelli in quanto consiste nel trasferimento di bulbi piliferi funzionali e integri da aree del cuoio capelluto resistenti alla caduta in aree più diradate; il trapianto dei capelli è quindi una tecnica implantologica di medicina estetica che non consente l’innesto di bulbi piliferi provenienti da altri soggetti bensì il trasferimento diretto di bulbi integri della stessa persona. Questa procedura è possibile in quanto la maggior parte delle persone presenta, in regione occipito-nucale e più lateralmente verso le ossa temporali, una zona del cuoio capelluto non rispondente all’azione atrofizzante della forma biologicamente attiva dell’ormone testosterone, nel caso ci si riferisca all’alopecia androgenetica.

COS’È

Il trapianto di capelli, o autotrapianto, è una tecnica utilizzata nella medicina estetica per il trasferimento di bulbi capilliferi funzionalmente sani e vitali in aree diradate del cuoio capelluto della stessa persona da cui si prelevano i bulbi sani; in alcune condizioni che determinano la caduta dei capelli, come l’alopecia androgenetica, accade infatti che non tutte le porzioni del cuoio capelluto siano interessate dal progressivo processo atrofico, imputabile per lo più all’azione del testosterone. In questo caso, si va dunque a prelevare con delle particolari tecniche come la F.U.T. o la più moderna F.U.E. i bulbi capilliferi sani, per impiantarli nelle aree designate secondo la valutazione del medico.

INDICAZIONI

L’autotrapianto di capelli, pur non curando direttamente la causa che conduce alla perdita dei capelli, rappresenta allo stato attuale sicuramente la tecnica estetica maggiormente risolutiva e drastica nel conferire al cuoio capelluto un aspetto normalmente infoltito.

Per questa ragione, l’autotrapianto di capelli è indicato nei soggetti che:


  • Presentano un quadro molto esteso di atrofia dei bulbi capillari;

  • Hanno sperimentato varie cure ricostituenti e rinforzanti la radice del capello, senza trarne benefici degni di nota;

  • Sono resistenti al consueto trattamento farmacologico a base di minoxidil o finasteride;

  • Lamentano un discomfort sociale molto alto a causa della perdita di capelli dal cuoio capelluto, anche se selettiva e non totale.


PREOPERATORIO

La fase preoperatoria dell’intervento di trapianto dei capelli si attua presso lo studio del medico di medicina estetica incaricato dell’intervento, il quale deve rendersi conto della fattibilità dell’operazione, valutando morfologicamente e strutturalmente l’intero cuoio capelluto del paziente; prima di procedere all’ispezione e all’esame obiettivo del paziente candidato all’intervento, il medico pondera con attenzione le anamnesi riferite, con particolare focus sulla storia genetica famigliare e sull’eventuale assunzione di farmaci che potrebbero interferire con il normale sviluppo dei capelli.

Dopo la fase anamnestica, il medico ispeziona e palpa, laddove necessario, l’intera estensione del cuoio capelluto del paziente, individuando le zone da cui estrarre i bulbi piliferi vitali e marcando con un pennarello le micro-aree designate invece per l’impianto.

Prima di sottoporsi all’intervento è generalmente raccomandato al paziente di astenersi da fumo e alcol, e di mantenere una dieta consona, senza l’uso smodato di grassi e zuccheri.

ESECUZIONE DELL’INTERVENTO

L’autotrapianto di capelli si esegue attualmente con la tecnica innovativa micro-F.U.E., ossia micro-Follicular Unit Extraction: micro-estrazione di unità follicolari.

L’intervento è eseguito in regime ambulatoriale, dura più di due o tre ore per l’alta meticolosità dovuta alla particolare procedura eseguita e si compone in genere delle seguenti fasi:

  • Detersione e disinfezione accurata del cuoio capelluto con soluzione sterilizzante a base di clorexidina al 2%;

  • Applicazione di trattamento anestetico locale, in genere con lidocaina o bupivacaina;

  • Estrazione delle unità follicolari da aree folte del cuoio capelluto;

  • Sezionamento delle unità follicolari in bulbi piliferi microscopici;

  • Impianto di ogni singolo bulbo pilifero;

  • Pulizia e applicazione di bendaggio.


POST OPERATORIO

Il post-operatorio di un autotrapianto di capelli non presenta problematiche degne di nota e il maggior risultato estetico si palesa diverse settimane dopo la data della procedura, in quanto il capello cresce di circa un centimetro-un centimetro e mezzo al mese; bisogna porre particolare accortezza a non detergere con prodotti shampoo aggressivi i capelli nei giorni successivi all’intervento e di evitare, se possibile, il calore emanato dal phon o dalla diretta luce solare.

RISCHI E COMPLICAZIONI

Le complicazioni che più di frequente possono manifestarsi in seguito ad autotrapianto di capelli sono:

  • Piccoli sanguinamenti ed emorragie del cuoio capelluto;

  • Formazione di cicatrici vistose;

  • Reazione allergica alla sostanza anestetizzante utilizzata.


FONTI:

  • Nicolò Scuderi. Manuale di chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica. Padova: Piccin; 2014

  • Fabio Rinaldi. Trapianto di capelli. Gaggiano (Milano): Poletto; 2004.


 


Articoli correlati

Accesso contenuti completi

x