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Il botulino  compie 30 anni

Il botulino compie 30 anni


Mer 09/10/2019 | Dott. Susanna Messaggio

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La tossina botulica si è confermata come uno dei più grandi strumenti a disposizione del medico estetico. Nel congresso AITEB si è sottolineato come anche i pazienti abbiano capito e superato l’iniziale diffidenza verso questa potente molecola, tanto che quest’anno si è registrato un incremento del suo utilizzo del 16 % in più rispetto all’anno precedente. Venne sperimentato per la prima volta negli anni 80’, con una pubblicazione scientifica nel 1992. Un decennio dopo venne approvato negli Stati Uniti e nel 2004 in Italia.


Il botulino ha veramente tanti impieghi in più campi della medicina. Non è utilizzato solo per correggere le rughe di espressione, ma anche per il sorriso gengivale, i polpacci grossi senza bisogno della chirurgia. Il campo maxillo-facciale, per la riabilitazione dei volti traumatizzati o che hanno malformazioni congenite.

Si può intervenire su più fronti in caso di deficit cranio-facciali per rendere più armonico il viso, per dare simmetria all’attività muscolare, e i filler , come l’acido  ialuronico, aiutano a ripristinare i volumi mancanti. Il botulino viene usato per correggere le asimmetrie che si manifestano quando un muscolo è più vivace nella contrazione da un lato, perché riduce ( per 3 o 4 mesi) , la capacità di contrazione delle fibre muscolari.

Il filler a base di acido ialuronico restituisce, la struttura del tessuto molle formando nuovo collagene che può durare dai 4 ai 18 mesi. Possono essere trattate le cicatrici con il micro-botulino . Si tratta di iniezioni con bassi dosaggi di farmaco sottocute. Ora si stanno studiando nuove combinazioni, con trattamenti meno frequenti e più duraturi. Allo studio, le cicatrici che si espandono anche sulla cute circostante, quella sana, per non far allargare la parte compromessa. In questo caso il botulino viene iniettato con l’aiuto del laser.

Come ha spiegato Alla Casarelli dermatologa e medico estetico dell’Istituto clinico Migliori. Durante il congresso mondiale di dermatologia  Aited , è emerso che la tossina botulinica ha il vantaggio di ostacolare la proliferazione di fibroblasti nelle zone della pelle danneggiate da cicatrici, migliorandole clinicamente. Per le lesioni cicatriziali il farmaco più usato è il cortisone . Il cortisone associato alla tossina botulinica migliora la sua efficacia. L’utilizzo del laser aiuta l’iniezione ed agevola il trattamento. Si chiama tecnica Ladd laser-assisted drug delivery. Una tecnica che vedrà il botulino schizzare al vertice dei farmaci più utilizzati con i migliori risultati per gli anni futuri.


 

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