Tra gli ultimi trattamenti arrivati in Italia c'è un protocollo che si avvale dell'azione degli ultrasuoni microfocalizzati ad alta intensità per contrastare la lassità dei tessuti e ridurre i segni del tempo sul volto e sul collo producendo un cosiddetto "effetto lifting". Naturalmente il risultato che si può conseguire non potrà mai essere sovrapponibile a quello di un intervento chirurgico di lifting, ma ha il vantaggio di essere una metodica non invasiva che non necessita di incisioni cutanee e non ha il periodo postoperatorio con i problemi annessi e connessi di un intervento chirurgico. Sarà lo specialista a definire quale opzione è più idonea per risolvere lo specifico inestetismo che il paziente presenta. Le onde sonore possono essere impiegate anche per trattare i segni del tempo sul décolleté.
Tra le cause dell'invecchiamento e della lassità cutanea vi è l'indebolimento della struttura di sostegno dei tessuti a partire dalle fibre collagene, le proteine strutturali della pelle.
Per stimolare la rigenerazione di collagene si impiegano
onde sonore che arrivano a diverse profondità e, trasformandosi in calore, creano dei piccoli punti di coagulazione. La reazione immediata è una contrazione delle fibre collagene esistenti, ma l'azione principale è la stimolazione della neocollagenogenesi dovuta al processo di guarigione che si innesca nell'organismo.
I risultati del trattamento arrivano dopo alcune settimane e proseguono per vari mesi, cioè fin quando il processo di produzione delle nuove fibre collagene si è completato e queste ultime hanno sostituito il vecchio collagene nella trama di sostegno dei tessuti. Non tutti i pazienti beneficiano degli stessi effetti: ci sono molteplici fattori che possono influenzare la riuscita del trattamento ed essi vanno discussi, come per ogni trattamento medico, con uno specialista qualificato.
- Le caratteristiche del protocollo
Il protocollo deve essere personalizzato dallo specialista per profondità, intensità e zone da trattare. Prima del trattamento è necessario svolgere un'accurata visita per stabilire il grado di invecchiamento e pianificare, in base ai risultati che si desidera ottenere e alle condizioni del paziente, l'iter più adatto da seguire.
È di norma sufficiente 1 sola seduta di trattamento, ma in base al grado di lassità e alle personali caratteristiche, alcuni pazienti possono beneficiare di ulteriori sedute. Il protocollo a ultrasuoni microfocalizzati ad alta intensità è adatto sia a uomini che a donne che presentano un grado di lassità lieve o moderato. Esistono patologie o condizioni fisiche in cui non è opportuno o è assolutamente sconsigliato fare il trattamento, per esempio in caso di patologie autoimmuni del connettivo e su donne in stato di gravidanza o allattamento. Durante la visita allo specialista andranno riferite tutte le informazioni possibili al fine di fare una corretta anamnesi pre-trattamento.
Ci si può sottoporre al protocollo anche in estate perché gli ultrasuoni arrivano in profondità senza essere influenzati dalla presenza o meno di melanina negli strati superficiali della pelle; ciò significa che
le pelli scure o quelle abbronzate possono essere trattate. Bisogna però prendere le opportune precauzioni, per esempio evitare l'esposizione solare immediatamente dopo il trattamento e applicare filtri solari ad elevato fattore di protezione. Lo specialista darà indicazioni più dettagliate a ogni paziente.
- Come si svolge il trattamento
Il trattamento si svolge in ambulatorio e gli ultrasuoni vengono erogati tramite una sonda simile a quella ecografica che viene fatta scorrere sulla pelle con l'ausilio di un apposito gel. La seduta dura in media un'ora, ma i tempi possono variare significativamente a seconda dei distretti da trattare.
Generalmente
non è necessaria anestesia, ma qualora il paziente fosse particolarmente sensibile, si può ridurre il fastidio con un antidolorifico o con altre metodiche.
I tempi di recupero sono di norma piuttosto brevi: dopo la seduta con gli ultrasuoni microfocalizzati ad alta intensità residuano comunemente un lieve rossore o indolenzimento che spariscono nell'arco di alcune ore o giorni. In altri pazienti possono presentarsi un eritema o dei lividi. Nella maggior parte dei casi si possono riprendere le attività quotidiane dopo la seduta, ma poichè la condizione di ogni paziente è diversa e specifica, eventuali prescrizioni verranno indicate dallo specialista.
- L'abbinamento con altre procedure
Il protocollo a ultrasuoni microfocalizzati è un'opzione per coloro che, notando un rilassamento e perdita di tono dei tessuti del viso e del collo, vogliano invertire il processo con un risultato naturale, ma resta una opzione anche per coloro che, pur presentando una lassità del viso più evidente, non vogliano sottoporsi a chirurgia.
Eventuali abbinamenti del protocollo con altri trattamenti come filler e tossina botulinica, quasi sempre opportuni, vanno valutati con lo specialista. Ad esempio qualora accanto a un cedimento dei tessuti si dovesse presentare anche uno svuotamento dei volumi si potrebbe valutare un trattamento combinato con ultrasuoni e filler.
Allo stesso modo il protocollo a ultrasuoni può essere un'opzione per migliorare ed affinare i risultati ottenuti con l'intervento chirurgico.
La tendenza attuale è spesso quella di abbinare diversi trattamenti per ottenere una sinergia d'azione e per conseguire quello che dovrebbe essere il target ottimale cioè ciò che io definisco “
il ringiovanimento globale del volto”. Qualora però siano stati fatti altri trattamenti in passato essi vanno riferiti allo specialista così da valutare eventuali controindicazioni o rischi connessi, per esempio, alla presenza di sostanze iniettabili nella pelle.
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