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Naso aquilino, cosa vuol dire?

Naso aquilino, cosa vuol dire?


Mer 02/02/2022 | Dott. Tania Basile

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Con il termine naso aquilino si intende una particolare forma del naso riconducibile al profilo adunco che ricorda il becco dell’aquila. Il naso aquilino si configura con gobba nasale pronunciata e punta nasale importante. Le cause sono genetiche ovvero legate alle caratteristiche familiari mentre non vi è relazione con l’appartenenza ad un gruppo etnico. Sebbene non comporti alcuna conseguenza alla salute, è percepito come un forte inestetismo che può generare disagio psicologico. Il trattamento è esclusivamente chirurgico attraverso la rinoplastica. Il rinofiller è impiegato nei casi con gobbe poco pronunciate ed ha un effetto temporaneo, limitato nel tempo.

Introduzione

Il naso aquilino è molto comune ed ha caratterizzato personaggi storici tanto da essere definito “naso importante”. In genere rappresenta un tratto tipico familiare ed è dunque usuale all’interno di uno stesso gruppo familiare. Tuttavia, il naso aquilino è percepito da molti come un inestetismo che può generare disagio psicologico, oltre che difficoltà nelle relazioni sociali. In questi casi la soluzione chirurgica rimane la strada principe per una risoluzione definitiva del “problema”.

Cos’è il naso aquilino?


Il naso aquilino è una delle tipiche conformazioni del naso con gobba nasale pronunciata, adunca e vagamente riconducibile alla forma del becco dell’aquila. Tale caratteristica è ascrivibile alla conformazione che assume il complesso osteo-cartilagineo del setto nasale.

In generale, tale condizione non comporta alcuna complicazione nella respirazione né conseguenze per la salute. Se il naso aquilino è stato determinato da un evento traumatico è probabile che il setto sia interessato da deviazione o ostruzione con conseguente disturbo del naturale flusso dell’aria.

Cause del naso aquilino


Il naso aquilino è espressione di un tratto genetico e perciò tipico in alcuni gruppi familiari piuttosto che in altri. Tra le cause del naso aquilino vanno enunciati possibili eventi traumatici che, modificando la struttura del setto, hanno generato un profilo nasale adunco.

Le cause del naso aquilino sono:

  • Tratto familiare-genetico

  • Trauma


Come eliminare il naso aquilino

Le strade percorribili per la correzione del naso aquilino sono essenzialmente di due tipi: una chirurgica tradizionale, mediante la tecnica della rinoplastica; una soluzione medico-estetica mediante rinofiller. Di fianco alla soluzione chirurgica, che rappresenta la soluzione maggiormente praticata, negli ultimi anni si è diffuso il rinofiller, una tecnica scarsamente invasiva e non chirurgica. Sebbene funzionale, quest’ultima soluzione può essere praticata solo su profili nasali con gobba poco pronunciata. Inoltre, il trattamento è temporaneo e si esaurisce con la progressiva degradazione dell’acido ialuronico, o altra sostanza iniettata.

Correggere il naso aquilino con la rinoplastica


La rinoplastica è un intervento indicato per il rimodellamento del naso e consente di ottenere risultati estetici soddisfacenti e scarsi rischi di complicazioni ed effetti collaterali. La tecnica, difatti, è consolidata da diversi decenni ed è ormai un intervento chirurgico considerato di “routine”. La rinoplastica permette di rimodellare il naso, con le sue strutture osteocartilaginee e cutanee, e può essere effettuata in contemporanea con altri interventi chirurgici al volto.

Per eseguire la rinoplastica è necessario che il soggetto abbia raggiunto la maggiore età e che abbia seguito un percorso psicologico chiarificatore dei rischi e che individui le aspettative da considerare reali come risultato della rinoplastica.

L’operazione chirurgica è effettuata in anestesia locale con sedazione profonda o anestesia generale, a seconda della complessità dell’intervento. Ai pazienti è richiesto un digiuno di almeno 8 ore prima dell’intervento e la rimozione di smalti ed ogni sorta di make-up. Le tecniche oggi maggiormente in uso sono quella aperta, ovvero praticando l’incisione sulla columella, o chiusa, ovvero incidendo il tessuto nelle narici.

La durata dell’intervento è variabile in funzione della tipologia di intervento richiesto. Nei casi più complessi la durata dell’operazione può essere superiore alle 3 ore. I tempi di recupero postoperatorio sono limitati ed i rischi connessi all’intervento sono molto bassi. Le complicazioni più comuni sono legate a infezioni e possibili asimmetrie.

Modellare il naso aquilino con il rinofiller


Il rinofiller è una delle tecniche più innovative nel panorama della medicina estetica e sfrutta le proprietà dei filler per modificare il profilo nasale. La tecnica prevede l’iniezione di sostanze riempitive, come l’acido ialuronico ad esempio, nella parte alta del naso al fine di produrre una diminuzione della curva della gobba nasale.

Come gli altri filler, ha una durata ridotta nel tempo e tende ad essere assorbito dai tessuti. Il trattamento va ripetuto ogni 8-12 mesi dopo la naturale degradazione del filler. Può essere, tuttavia, una valida alternativa per coloro che non possono o non vogliono eseguire una rinoplastica e per chi vuole vedere gli effetti temporanei del rimodellamento nasale prima di intervenire chirurgicamente.

 

In collaborazione con Pasquale Ambrosio

Fonti:

  • Alessandro Gualdi, La rinoplastica manuale illustrato, Acta Medica Edizioni, 2014.

  • Davide D’amico, Manuale di Chirurgia Generale. Piccin 2018.

  • Carlo D’Aniello, Manuale di Medicina Estetica, Masterbooks, 2019.

  • Alberto Massirone, Trattato di Medicina Estetica, Piccin Nuova-Libraria, 2010.

  • Evaristo Belli et al., Manuale di chirurgia maxillo-facciale, EPC, 2017.

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