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Condilomi, che cosa sono? Come si curano?

Condilomi, che cosa sono? Come si curano?


Lun 21/06/2021 | Dott. Tania Basile

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Il condiloma è un’infezione dermatologica causata da papilloma virus (HPV) e che interessa principalmente la zona genitale e anale. La conformazione dei condilomi è associabili ad escrescenze e verruche tanto da essere definiti comunemente creste di gallo. Nei soggetti immunodepressi, i condilomi possono svilupparsi nel cavo orale e nelle prossimità della bocca. Generalmente non sono da considerarsi pericolosi sebbene possano portare a conseguenze spiacevoli a livello genitale. Essendo un’infezione virale, il trattamento dei condilomi prevede un’azione sinergica mirata all’eliminazione delle escrescenze contemporanea all’estirpazione del virus.

Introduzione

I condilomi sono una condizione dermatologica tipica dei paesi industrializzati. La trasmissione del virus, in questo caso, è attribuibile principalmente alla sfera sessuale nonostante il contatto diretto con fonti infette, sia orale che cutaneo, sia una fonte di trasmissione importante. I bagni pubblici, o ad uso comune come ad esempio nelle attività commerciali, rappresentano una delle principali cause di trasmissione a causa di scarsa igiene o modalità di disinfezione non a norma.

I papilloma virus umani responsabili di questo tipo di infezione sono generalmente il genotipo 6 e 11, appartenenti ai ceppi più diffusi ma meno rischiosi per la salute. La loro azione è, di norma, localizzata a livello cutaneo al contrario di ceppi più pericolosi capaci di attaccare le mucose e provocare tumori come il carcinoma dell’utero o il tumore alla laringe. È importante precisare che l’infezione da HPV è molto comune e nella maggior parte dei casi asintomatica e di spontanea risoluzione se il sistema immunitario non è compromesso.

Che cosa sono i condilomi


I condilomi sono escrescenze cutanee, simili a verruche, causate da un’infezione dermatologica scatenata da HPV. Le escrescenze si localizzano nell’ area genitale, lungo il perineo e nell’area anale; sono accompagnate da prurito e possono assumere dimensioni variabili con manifestazioni localizzate o diffuse. I principali genotipi di HPV coinvolti nel processo infettivo sono il 6 e l’11 sebbene altri ceppi siano capaci di provocare tale condizione dermatologica.

I condilomi sono comunemente definiti creste di gallo, a causa della loro conformazione. Non è inusuale che tale infezione colpisca soggetti immunodepressi, come ad esempio pazienti con HIV. Inoltre, l’infezione non concede immunità al virus che può recidivare con facilità. L’infezione può configurarsi attraverso diverse manifestazioni cliniche, ovvero:

  • Condiloma acuminato

  • Tumore di Buschke-Löwenstein

  • Condiloma latum


Cause del condiloma


Come ampiamente trattato, i responsabili dell’infezione sono HPV di diversi genotipi (principalmente 6 e 11) in grado di attaccare la cute attraverso le sue caratteristiche cellulari. Le mucose e la cute, infatti, rappresentano il terreno di proliferazione ideale del virus che sfrutta la polimerasi delle cellule ospitanti per replicarsi in modo esponenziale. La rigenerazione continua delle cellule cutanee e delle mucose moltiplica anche il DNA virale incidendo sugli strati basale e spinoso dell’epidermide nonché sulla superfice delle mucose, nel caso dei papillomi.

Modalità di trasmissione del condiloma


L’ Istituto Superiore di Sanità ha stimato che i condilomi siano la principale malattia a trasmissione sessuale in Italia; dati che risultano in linea con altri paesi industrializzati europei. La trasmissione sessuale rappresenta, difatti, la principale via di diffusione del virus. Oltre ai rapporti sessuali, il virus si trasmette attraverso una serie di azioni, riconducibili alla sfera sessuale, come rapporti oro-genitali, oro-anali e, in genere, in tutte le azioni in cui la cute entra in contatto con aree del corpo infette.

È stato altresì rilevato che l’infezione sia trasmessa nei bagni pubblici dove, spesso, manca il rispetto delle norme igieniche di base o non ci sono adeguate misure di contrasto. Il contagio contempla, inoltre, l’auto-trasmissione ovvero l’involontario contatto delle mani infette con i propri genitali o con la zona anale o il passaggio del virus, attraverso l’igiene intima, dai genitali all’ano.

Trattamento del condiloma


Il trattamento dei condilomi è conseguente alla diagnosi, operazione che viene espletata mediante osservazione delle manifestazioni cutanee. Tuttavia, non è escluso che esami diagnostici, come colposcopia, laringoscopia e conseguente biopsia, siano chiamati a chiarire il quadro clinico ed i suoi possibili sviluppi.

L’estirpazione del virus rappresenta un passaggio cruciale per eliminare i condilomi e le possibili recidive, tuttavia le terapie in uso non sempre sono in grado di evitare che il virus rimanga latente sulla cute. La maggior parte dei casi si risolve spontaneamente con la regressione delle verruche che, raramente, possono lasciare rilievi cutanei nelle aree colpite.

Quando necessario, i trattamenti si focalizzano su farmaci ad uso topico con azione immunomodulante o in grado di modificare l’azione di replicazione cellulare.

Nei casi più gravi non è escluso il ricorso a trattamenti di tipo chirurgico o a diatermocoagulazione, crioterapia e laser terapia.

In sintesi, il trattamento dei condilomi è eseguito mediante:

  • Applicazione topica di podofillina, agente sulla mitosi cellulare.

  • Applicazione topica di interferone ed altri farmaci con funzione immunomodulante.

  • Crioterapia, ovvero bruciatura con azoto liquido

  • Laser-terapia

  • Diatermocoagulazione, ovvero bruciatura con calore e cicatrizzazione immediata


Nonostante i condilomi siano condizioni patologiche non gravi e rischiose per la salute è sempre opportuno consultare un medico al fine di identificare il tipo di condiloma e eliminare l’eventualità che vi siano in essere manifestazioni come il tumore di Buschke-Löwenstein, con importanti ripercussioni sulla salute.

 

In collaborazione con Pasquale Ambrosio

 

Fonti:

  • William W. Huang, Christine S. Ahn, Clinical Manual of Dermatology, Springer

  • Tullio Cainelli, Alberto Giannetti, Alfredo Rebora, Manuale di dermatologia medica e chirurgica, McGraw Hill 2017.

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