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Agenti osmotici per scleroterapia


Mer 01/03/2023 | Dott. Tania Basile

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DEFINIZIONE

Gli agenti osmotici per la scleroterapia sono una classe di sostanze utilizzate per la scleroterapia. La principale funzione di tali sostanze è la distruzione delle cellule endoteliali attraverso la disidratazione delle stesse. Il processo è possibile grazie all’effetto osmotico del farmaco che altera l’equilibrio idrico del tessuto venoso. Queste soluzioni osmotiche sono affiancate da soluzioni detergenti e chimiche per il trattamento scleroterapico. Gli agenti osmotici maggiormente utilizzati sono il salicilato di sodio o il salicilato di potassio, nonché una soluzione ipertonica salina. La scleroterapia è utilizzata principalmente per il trattamento delle teleangectasie.

COSA SONO

Gli agenti osmotici per la scleroterapia sono sostanze utilizzate in medicina estetica, in contemporanea con altre sostanze chimiche, per il trattamento delle teleangectasie. Gli agenti osmotici fanno parte del mix di sostanze iniettate nelle teleangectasie per provocarne il collasso e la scomparsa. Le principali sostanze utilizzate per tale scopo sono il cloruro di sodio e destrosio e due sali dell’acido salicilico: il salicilato di sodio ed il salicilato di potassio. Queste sostanze hanno il compito di intaccare l’equilibro idrico dell’endotelio provocando la disidratazione del tessuto e la conseguente scomparsa dei vasi “isolati” dal flusso sanguigno grazie alla terapia sclerosante.

La formula chimica del salicilato di potassio è C7H5KO3 mentre quella del salicilato di sodio è C7H5NaO3. I salicilati sono noti per le proprietà antinfiammatorie e classificati come farmaci antinfiammatori non steroidei. Derivano dall’acido salicilico e sono utilizzati da secoli sia dalla medicina tradizionale che nella farmacologia. La soluzione salina ipersonica è un composto salino molto comune ed economico, oltre che anallergico. Per tali ragioni, questa soluzione, è spesso preferita ad altre tipologie di osmotici.

A COSA SERVONO

Nel trattamento delle teleangectasie, gli agenti osmotici, come suggerisce il nome, sono principalmente utilizzati per alterare l’equilibrio idrico delle cellule endoteliali per favorirne la disidratazione ed il collasso. I salicilati utilizzati per il trattamento, inoltre, hanno un’alta capacità necrotizzante utile per accelerare il processo di disgregazione delle antiestetiche teleangectasie. Come soluzioni ipertoniche, gli effetti sulla parete venosa sono dipendenti dall’esistenza, o meno, di un gradiente osmotico. È noto, inoltre, come gli agenti osmotici siano rapidamente assorbiti nel flusso sanguigno e per tale ragione perdono di efficacia in breve periodo e sono inefficaci con vene di diametro superiore a 3 mm.

INDICAZIONI IN MEDICINA ESTETICA E DERMATOLOGIA

Gli agenti osmotici sono utilizzati in combinazione con altre sostanze al fine di trattare teleangectasie, vene varicose ed emorroidi. La loro azione è legata a quella di agenti detergenti e irritanti chimici. Tra i detergenti sono utilizzati il sodio tetradecilsulfato, il polidocanolo, il morruato di sodio e l’oleato di etanolamina. Gli agenti chimici utilizzati nella scleroterapia sono la glicerina cromata e iodopovidone.

Riassumendo, le indicazioni terapeutiche sono:


  • Teleangectasie

  • Varici (reticolari, recidive post chirurgiche, isolate, non sistematizzate, post trombotiche, delle malformazioni venose)

  • Trattamento della piccola safena


PROPRIETA’

In generale, tutti gli agenti osmotici hanno la caratteristica di essere in grado di disidratare le cellule endoteliali, attraverso l’osmosi, conducendole alla distruzione. L’iniezione di agenti osmotici può essere dolorosa e per tale motivo, in alcuni casi, sono utilizzati anestetici miscelati al composto primario. A causa delle possibili reazioni allergiche, gli anestetici sono spesso esclusi dal trattamento o sono utilizzati per piccole iniezioni prima del trattamento al fine di verificare possibili reazioni allergiche.

RISCHI, COMPLICAZIONI ED EFFETTI COLLATERALI

La terapia sclerosante è un trattamento consolidato e sicuro, non comporta grandi rischi per la salute del paziente. Le principali controindicazioni sono riferibili a:

  • Edemi degli arti inferiori

  • Gravidanza

  • Malattie cardiovascolari

  • Nefropatie

  • Epatopatie

  • Allergie note verso i farmaci utilizzati


Vanno altresì considerate controindicazioni tutte quelle condizioni, da analizzare caso per caso, in cui il paziente sia sottoposto a particolari terapie farmacologiche (farmaci iperpigmentanti), sia affetto da aterosclerosi grave, asma bronchiale, stato febbrile, diabete, tromboflebite o che stia allattando.

FONTI:

  • William W. Huang, Christine S. Ahn, Clinical Manual of Dermatology, Springer

  • Alberto Massirone, Trattato di Medicina Estetica, Piccin Nuova-Libraria, 2010.

  • Andrea Bovero, Dall’inestetismo al trattamento cosmetico, Tecniche Nuove, 2011.

  • Paul Kenneth Thibault, Sclerotic Agents, http://www.conferencematters.co.nz

  • Amalia Talens Ferrando, Características e indicaciones. Como los uso. XII Jornadas de actualización en materiales de embolización. Madrid, 21-22 febbraio 2014.

  • Michele Carmine Ansalone, Attualità terapeutiche nel trattamento delle teleangectasie e varici reticolari degli arti inferiori. Scuola Superiore Postuniversitaria di Medicina ad Indirizzo Estetico. Milano, 2011.


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