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Fotoringiovanimento


Mer 07/12/2022 | Dott. Tania Basile

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DEFINIZIONE

Il fotoringiovanimento è un tipo di procedura di medicina estetica basata sull’emissione elettromagnetica di laser, sfruttata per attenuare o ridurre in via permanente vari inestetismi cutanei. Questa luce pulsata agisce su zone molto ristrette della cute, denominate microzone termiche. Il fotoringiovanimento utilizza fonti di luce frazionale o di luce pulsata IPL per attutire la presenza di svariati inestetismi come le macchie cutanee, le rughe e le porzioni di pelle affette da rilassamento. L'effettuazione di una visita dermatologica preliminare è fondamentale e necessaria per il successivo trattamento.

COS’È

Il fotoringiovanimento è una tipologia di trattamento di medicina estetica imperniato sull’erogazione di onde elettromagnetiche a impulsi luminosi frazionali che riducono in via permanente o definitiva vari inestetismi, agendo su zone molto circoscritte della cute, dette zone microtermiche.

Attualmente il fotoringiovanimento viene sfruttato come tecnica efficace e sicura per intervenire con decisione sui segni dell’aging cutaneo, come le macchie o la lassità della cute.

Per mezzo di appositi filtri presenti e predisposti nel macchinario erogatore, la lunghezza d’onda della luce viene variata in quanto il filtro scarta in automatico le lunghezze d’onda che non servono, preferendo impulsi di luce rapida e frazionata.

Il fotoringiovanimento agisce su zone ristrette della cute, denominate zone microtermiche, lasciando intatte le isole di tessuto vicine, in maniera da innescare un processo di rigenerazione cutanea rapido ed efficace.

Questa procedura rientra nei cosiddetti laser non ablativi, in quanto lo scopo del trattamento non è quello di rimuovere del tessuto non funzionale bensì quello di rigenerarlo.

INDICAZIONI

Le indicazioni per sottoporsi alla procedura di fotoringiovanimento sono rivolte ai soggetti che desiderano attenuare la presenza degli inestetismi della cute, come:


  • Lentigo solari e discromatosi solari;

  • Rosacea o couperose;

  • Macchie senili;

  • Aree di cedevolezza e lassismo della cute;

  • Rughe statiche.


PREOPERATORIO

La fase che precede la procedura effettiva di erogazione del fotoringiovanimento consiste nel sottoporsi a una adeguata visita preliminare da un medico dermatologo o da un medico di medicina estetica, il quale comincia con l'anamnesi e l'esame obiettivo del paziente.

L'anamnesi si incentra nell’ottenere notizie circa lo stato generale del paziente, sulla presenza di malattie in atto o infiammazioni e sull'insieme dei farmaci adottati nel corso di terapie.

L'esame obiettivo del paziente tende invece a porre l'attenzione nelle regioni corporee oggetto del trattamento, valutando se la zona è idonea all'erogazione di luce pulsata ed è priva di segni di infiammazione acuta.

ESECUZIONE DELL’INTERVENTO

La procedura di fotoringiovanimento impiega l'erogazione prodotta dalla luce proveniente da una fonte laser o da tecnologia IPL, per poterla direzionare efficacemente e selettivamente verso la zona molto ristretta della cute su cui canalizzare il fascio di energia.

La luce esplica la propria azione convertendosi in energia termica che, agendo nel derma, provoca la denaturazione di alcune proteine strutturali, tra cui il collagene.

Il numero di sedute eseguibile per ottenere un risultato soddisfacente varia in funzione del contesto anatomico dove si effettua la procedura, essendo necessaria l'esecuzione di più sedute dove gli inestetismi sono più evidenti, come in corrispondenza del viso o degli arti.

Per gli inestetismi della cute, la variazione della lunghezza d’onda permette di agire in maniera mirata a seconda del tipo di inestetismo e della sua profondità nella cute.

Sulla cute da trattare il manipolo applicato è costantemente mantenuto a una temperatura gelida in maniera da contrastare il picco di energia termica che viene prodotto dall’erogazione del fascio laser.

POST OPERATORIO

Nella fase successiva al trattamento di fotoringiovanimento, il paziente deve mantenere la dovuta accortezza nell'evitare di esporre la regione cutanea trattata alla diretta luce solare, evitando anche di compiere sforzi meccanici che pongano in trazione quella stessa regione.

Il numero di sedute di fotoringiovanimento è deciso, come detto, in funzione della regione anatomica a discrezione del medico di medicina estetica, viste le caratteristiche individuali del paziente.

RISCHI E COMPLICAZIONI

Gli effetti collaterali più frequenti del trattamento di fotoringiovanimento consistono nell'accusare dolore o fastidio intermittente in corrispondenza delle zone cutanee trattate.

Altre reazioni avverse documentate consistono invece in:

  • Edema peri-follicolare;

  • Eritema;

  • Scottature;

  • Discromia;

  • Formazione di vesciche e cicatrici.


FONTI:

  • David J. Goldberg. Laser e luce nella terapia dermatologica. Milano: Elsevier Italia; 2006.

  • Nicolò Scuderi. Manuale di chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica. Padova: Piccin; 2014.

  • Carlo D’Aniello, Manuale di Medicina Estetica, Masterbooks, 2019.

  • Alberto Massirone, Trattato di Medicina Estetica, Piccin Nuova-Libraria, 2010.


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