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Cisti sebacea


Lun 09/05/2022 | Dott. Tania Basile

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DEFINIZIONE

La cisti sebacea consiste in un’inclusione cutanea contenente materiale solido o semi-solido, il più delle volte palpabile al tatto come una pallina mobile in posizione sottocutanea; la cisti sebacea, che altro non è che la confluenza di materiale di scarto cellulare racchiuso a formare un piccolo nodulo che appare rilevato sulla cute, può svilupparsi in qualsiasi parte del corpo, con particolare predilezione per le aree più abbondanti in ghiandole sebacee come il viso (e in particolare la regione mastoidea e retro-auricolare), la regione cervicale e la schiena. Il riscontro di una cisti sebacea non deve destare, di norma, alcuna preoccupazione in quanto si tratta di una lesione benigna della cute ma sovente viene richiesta l’asportazione chirurgica quando tende a ingrandirsi, in quanto conferisce uno sgradevole impatto estetico.

COS’È

La cisti sebacea è la raccolta di materiale di consistenza solida, semi-solida o più raramente liquida dovuta alla proliferazione di cellule che compongono i dotti escretori delle ghiandole sebacee, i quali, restando occlusi, continuano a immagazzinare sebo che resta intrappolato nel canale, essendo questo occluso. La cisti sebacea è generalmente visibile ad occhio nudo dall’esterno e può essere rilevata mediante palpazione, saggiandone anche la consistenza e la mobilità spaziale; a differenza di altri tipi di cisti, la cisti sebacea è dovuta al ristagno di sebo prodotto dalle ghiandole sebacee della cute infiammate, spesso a causa di un’ostruzione a livello dei dotti escretori.

Le cisti sebacee in genere non producono una sintomatologia degna di nota e non hanno potenziale di trasformazione maligna ma possono essere asportate per via chirurgica, per migliorare l’aspetto estetico.

SINTOMI E CLASSIFICAZIONE

La cisti sebacea è una lesione benigna della cute e solo in rari casi può manifestare sintomi particolari, come sensazione di tensione e fastidio nella porzione di cute nella quale tende a localizzarsi; il sintomo più intenso può essere dato dalla rottura della cisti dovuta a un trauma di origine meccanica o chimica.

Le cisti sebacee possono essere classificate in virtù della loro:


  • Dimensione: in media si attestano su 2-3 centimetri di diametro, ma possono anche arrivare a sfiorare i 7-8 centimetri;

  • Mobilità: essendo una lesione di carattere benigno, la cisti sebacea si mostra mobile rispetto alla cute sottostante; nel caso in cui essa si manifestasse di consistenza dura e fissa rispetto al piano cutaneo, bisognerebbe indagare più a fondo per valutare la natura istologica della lesione;

  • Consistenza: solitamente è di consistenza molle o elastica ma talvolta può apparire più tesa o lignea nel pieno del processo infiammatorio;

  • Colore: di norma è uguale al colorito della pelle circostante, con un eventuale punto centrale bianco o nero.


CAUSE E DIAGNOSI

La diagnosi della cisti sebacea viene condotta dal medico dermatologo o dal medico di medicina estetica valutando accuratamente all’ispezione e alla palpazione le caratteristiche della lesione, documentandone anche le dimensioni e prendendo nota di eventuali cambiamenti nel tempo; nel caso vi siano dubbi, si può ricorrere ad indagini di secondo livello come l’ecografia oppure il prelievo con ago-biopsia e successivo esame istologico.

Le cause più frequenti nella genesi delle cisti sebacee sono:

  • Ostruzione idiopatica del dotto escretore della ghiandola;

  • Trauma fisico per frizione o contusione che giunge nella profondità della cute;

  • Trauma di natura chimica che bersaglia la cute fino in profondità;

  • Cicatrici;

  • Esiti di manovre iatrogene di chirurgia plastica;

  • Predisposizione genetica all’infiammazione delle ghiandole sebacee della cute come seborrea, dermatite seborroica o acne.


TRATTAMENTI

I vari interventi che possono attuarsi per attenuare la presenza di una cisti sebacea oppure per evitarne la comparsa o la recidiva sono classificabili in interventi:

  • Preventivi. I trattamenti preventivi mirano ad evitare che la cute possa infiammarsi e infettarsi, intaccando le ghiandole sebacee, attraverso una buona igiene cutanea con detergenti specifici ed evitando di toccarsi spesso il viso con le mani non lavate;

  • Conservativi. L’intervento conservativo consiste nell’applicazione mirata di unguenti ad azione antibiotica oppure di cortisone a livello della cisti; tuttavia spesso la cisti si ripresenta dopo il ciclo di trattamento oppure la pelle tende a rinsecchirsi molto;

  • Chirurgici. L’intervento chirurgico, eseguito dal chirurgo plastico in regime ambulatoriale, prevede l’incisione diretta della cisti, l’evacuazione del suo contenuto e la sutura dell’incisione, seguita dagli appositi medicamenti.


RISCHI E COMPLICAZIONI

Risulta alquanto raro che i trattamenti utilizzati per prevenire la comparsa della cisti sebacea oppure per asportarla diano seguito a gravi complicazioni; le più frequenti che possono tuttavia verificarsi sono:

  • Recidiva della cisti;

  • Suppurazione del contenuto;

  • Edema post-intervento;

  • Secchezza della cute post-cortisonico;

  • Fastidio, dolore e sensazione di bruciore.


FONTI:

  • Klaus Wolff et al. Fitzpatrick, Manuale ed atlante di dermatologia clinica. Padova: Piccin; 2020.

  • Pietro Donati. Dermatopatologia clinica. Torino: Minerva medica; 2018.


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