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Fibroma pendulo. Cause, sintomi e trattamenti

Fibroma pendulo. Cause, sintomi e trattamenti


Mer 27/03/2024 | Dott. Tania Basile

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Il fibroma pendulo, erroneamente definito spesso come porro, è una lesione cutanea benigna caratterizzata da un'escrescenza di tessuto fibroso sulla pelle. Le cause esatte non sono del tutto note, tuttavia, fattori genetici, obesità e attrito cronico sui tessuti possono contribuire alla sua formazione. Le opzioni di trattamento includono farmaci ad uso topico, l'escissione chirurgica, l'elettrocoagulazione e la crioterapia, mirate a rimuovere fisicamente il fibroma. Tuttavia, le recidive sono possibili in caso di trattamento incompleto. Le lesioni non evolvono in condizioni maligne e la gestione è principalmente per fini estetici o per prevenire l'irritazione.

Introduzione


I fibromi penduli sono escrescenze cutanee benigne che di solito compaiono in zone come il collo, le palpebre e le grandi pieghe cutanee, luoghi inclini alla frizione continua. Più comuni negli individui obesi e nelle persone oltre i 40 anni, questi fibromi non sono maligni né contagiosi e raramente rappresentano una preoccupazione medica, sebbene possano suscitare preoccupazioni estetiche se presenti in grande numero.

Si stima che nella popolazione italiana oltre il 40% presenti almeno un fibroma pendulo. È vero altresì che la presenza dei fibromi penduli si manifesti maggiormente in individui predisposti a riprova che l’inestetismo sia regolato soprattutto da fattori di carattere genetico. Nei soggetti che presentano molti di questi fibromi penduli, la condizione può essere percepita come un disturbo e motivo di disagio sociale che spinge al ricorso alla medicina e chirurgia estetica.

Che Cos'è un Fibroma Pendulo?


I fibromi penduli rappresentano una tipologia di escrescenze cutanee benigne che si sviluppano prevalentemente nelle aree dove la pelle forma pieghe o è soggetta a frizione. Le aree più colpite sono generalmente le spalle, il collo e la parte interna delle cosce.

Queste formazioni si distinguono per alcune caratteristiche specifiche:

  • Dimensioni e consistenza: la loro dimensione varia da pochi millimetri fino a diversi centimetri, presentando una consistenza solitamente morbida al tatto. Questa flessibilità li rende distintivi, con una struttura che può apparire sia liscia che rugosa al tatto.

  • Colorazione e forma: tendono ad avere un colore simile a quello della pelle circostante, sebbene in alcuni casi possano presentarsi leggermente più scuri. La loro forma può variare notevolmente, spesso apparendo come piccole protuberanze pendenti da un peduncolo sottile, il che li fa sembrare attaccati alla pelle da un piccolo "gambo".

  • Localizzazione e sintomi: Si manifestano comunemente in zone del corpo dove la pelle è più soggetta a sfregamento e accumulo di umidità, come le palpebre, le ascelle, il collo, le spalle e l'inguine. Benché generalmente asintomatici, possono talvolta causare disagio se irritati o lesionati, portando a dolore, sanguinamento o un aumentato rischio di infezione.


È importante sottolineare che i fibromi penduli non sono maligni e non presentano rischio di trasformazione in tumori. La loro rimozione è spesso considerata per motivi estetici o per alleviare il disagio fisico.

Possibili cause e fattori di rischio


La causa esatta dei fibromi penduli non è conosciuta, tuttavia, una predisposizione genetica e l'attrito continuo della pelle sembrano essere la principale causa della loro formazione. Inoltre, processi infiammatori cutanei e squilibri ormonali, come quelli che si verificano durante la menopausa o la gravidanza, possono essere associati a questi inestetismi. L'obesità rappresenta un fattore di rischio significativo, aumentando la probabilità di sviluppare fibromi penduli nelle aree del corpo più soggette a frizione continua.

Riassumendo, i principali fattori di rischio sono individuabili in:



  • Predisposizione genetica: una storia familiare di fibromi penduli può aumentare la probabilità di svilupparli.

  • Attrito cutaneo ripetuto: l'uso di gioielli o indumenti che causano attrito può stimolare la formazione di fibromi penduli.

  • Squilibri ormonali: periodi come la gravidanza o la menopausa sono associati a un rischio maggiore.

  • Obesità e condizioni metaboliche: L'obesità, il diabete e alti livelli di colesterolo sembrano essere legati alla formazione di queste lesioni cutanee benigne.

  • Età: il rischio aumenta con l'avanzare dell'età, associandosi spesso a cambiamenti ormonali e metabolici.


Inoltre, alcune condizioni genetiche, come la sindrome di Birt-Hogg-Dubé, possono essere collegate all'apparizione patologica dei fibromi penduli. La comprensione dei fattori di rischio e delle cause potenziali è fondamentale per l'identificazione precoce e la gestione efficace di questa condizione.

Opzioni di trattamento


La diagnosi di fibroma pendulo avviene attraverso una visita dal proprio medico di base o con visita dermatologica, durante la quale il medico raccoglie dati anamnestici per identificare possibili casi familiari di fibroma pendulo e malattie concomitanti. È importante sottolineare che, in presenza di acantosi nigricans, il paziente dovrebbe essere informato sul rischio di diabete e indirizzato verso le analisi cliniche necessarie per la diagnosi o l'esclusione di questa patologia.

Opzioni di trattamento per il fibroma pendulo includono:



  • Procedure chirurgiche minori: rimozione tramite chirurgia laser o radiofrequenza temporizzata, che non lasciano cicatrici e guariscono rapidamente.

  • Metodi alternativi: chirurgia ablativa, crioterapia con azoto liquido, o diatermocoagulazione.

  • Trattamenti farmacologici: alcuni antimicotici che contengono sostanze acide (acido salicilico) sono utilizzati per la rimozione dei fibromi penduli sebbene rimangano indicati per il trattamento delle verruche. Altri trattamenti non propriamente farmacologici mirano al congelamento della radice del fibroma e la conseguente “caduta” in modo spontaneo.


È sconsigliato tentare la rimozione dei fibromi penduli in casa a causa del rischio di infezione, cicatrici e recidiva. Si raccomanda sempre di consultare un professionista qualificato per alternative appropriate e per escludere eventuali condizioni sottostanti.

In collaborazione con Pasquale Ambrosio

Fonti:

  • Tullio Cainelli, Alberto Giannetti, Alfredo Rebora, Manuale di dermatologia medica e chirurgica, McGraw Hill 2017.

  • Carlo D’Aniello, Manuale di Medicina Estetica, Masterbooks, 2019.

  • M.Lopez, P. Perez-Alonso, R. Gil, J. Jurado. Fibroma péndulo: concordancia diagnóstica entre médicos de Atención Primaria y patólogos. Medicina General, dicembre 2021, pp. 902-906.

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