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Carenza di Vitamina D

Carenza di Vitamina D


Mar 28/02/2023 | Dott. Tania Basile

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La carenza di vitamina D è una condizione che si caratterizza per la mancata produzione, o il malassorbimento, da parte dell’organismo di questa vitamina. Le cause di questa condizione possono essere molteplici, le più comuni sono ascrivibili alla mancata esposizione alla luce solare sebbene il disturbo possa generarsi per patologie che incidono sull’assorbimento della vitamina o la mancata assunzione della stessa tramite alimenti.

La vitamina D è fondamentale per il metabolismo del calcio, nello specifico per la calcificazione delle ossa. I sintomi da carenza  spaziano dall’astenia fino a condizioni severe come il rachitismo e la deformazione delle ossa. La carenza di vitamina D è trattata mediante la somministrazione di vitamina D tramite integratori, terapie con raggi ultravioletti o elioterapia.

Cos’è la carenza di vitamina D


E' una condizione che si manifesta quando la sintesi o l’assunzione di vitamina D non è in grado di soddisfare il fabbisogno giornaliero dell’organismo. La condizione, a varie latitudini e per cause differenti, riguarda circa un miliardo di persone ed è oggetto, nei paesi occidentali, di massicce campagne informative e terapeutiche preventive.

Secondo altri studi, la carenza di vitamina D, riguarderebbe percentuali maggioritarie della popolazione, anche giovanile, a causa della carente esposizione, alle nostre latitudini, alla luce solare. Quest’ultima è conseguente sia alla tendenza a rimanere più ore chiusi in casa o al lavoro, sia alla maggiore attenzione alla cura della pelle. La prevenzione del tumore della pelle porta ad una minore esposizione oltre che all’uso di creme protettive in grado di bloccare i raggi UV. Una crema solare con fattore di protezione 15 è in grado di bloccare la quasi totale produzione giornaliera di vitamina D necessaria.

È noto come la carenza di vitamina D sia legata alla salute delle ossa, meno nota è la relazione con patologie e altre condizioni cardiovascolari, il diabete, l’ipertensione, la sindrome metabolica e l’iperparatiroidismo. Sono in fase di ricerca e sperimentazione, invece, le relazioni tra livelli bassi di vitamina D e altre condizioni come il cancro, il Covid-19, la sclerosi multipla e la risposta immunitaria agli agenti microbici.

Condizioni correlate 




Lo scarso apporto di vitamina D può condurre a condizioni patologiche importanti che possono incidere sulla qualità della vita. Il rachitismo è il disturbo più noto legato alla carenza di vitamina D: si sviluppa in età pediatrica e comporta un errata mineralizzazione del tessuto osseo. In presenza di rachitismo c’è un mancato sviluppo del tessuto osseo, del tessuto muscolare ed altre condizioni che determinano problemi di varia gravità per il soggetto. Una delle cause del rachitismo è il mancato, o l’insufficiente, apporto di vitamina D durante la gravidanza o l’allattamento. La richiesta di vitamina D durante la gravidanza ed i primi mesi di vita del neonato è molto alta e necessaria per permettere un adeguato sviluppo dell’apparato scheletrico.

In età adulta la carenza di vitamina D può condurre ad osteoporosi, soprattutto tra le donne, ed una generale fragilità delle ossa con una facile tendenza alla frattura. Nelle fasi della crescita, inoltre, scarsi livelli di vitamina D possono determinare l’insorgenza di scoliosi, malformazioni ossee di vario genere, la mancata chiusura delle ossa craniche nei bambini.

Cause della carenza di vitamina D


La principale causa della carenza di vitamina D è la mancata esposizione alla luce del sole della pelle, evento fondamentale e necessario per la sintesi, da parte dell’organismo, delle quantità necessarie. Minore è la probabilità che la carenza sia causata da un insufficiente apporto alimentare poiché già di base l’organismo tende a considerare l’assorbimento della vitamina D dagli alimenti come una “opzione secondaria” possibile solo grazie a reazioni chimiche di idrossilazione. Infine, è possibile che  sia causata da un malassorbimento della vitamina dovuto a condizioni patologiche.

Riassumendo la carenza di vitamina D è causata da:

  • Mancata esposizione alla luce del sole

  • Scarso apporto alimentare

  • Condizioni che alterano l’assorbimento

  • Terapie farmacologiche che interagiscono con i processi di assorbimento della vitamina D


Il continuo spostamento degli individui dal luogo d’origine ad altre latitudini incide sui processi naturali che regolano l’assunzione di vitamina D e la correlata esposizione alla luce solare. Gli individui con la pelle scura necessitano maggiori tempi di esposizione alla luce del sole per sintetizzare livelli di vitamina D accettabili. Individui con la pelle scura che vivono a latitudini settentrionali, dunque, tendono ad avere maggiori problemi con l’assorbimento della vitamina D.

Sintomi della carenza di vitamina D


I sintomi della carenza di Vitamina D possono essere diversi, tuttavia non sempre riconoscibili e di facile individuazione. La carenza tende a manifestarsi con sintomi visibili solo quando i livelli di vitamina sono molto al di sotto delle quantità richieste. Nelle manifestazioni meno severe, i sintomi più comuni sono il dolore alle ossa, alle articolazioni ed una generale sensazione di astenia. Le ossa si configurano come fragili, nei soggetti adulti o anziani, o soggette a deformazioni nei soggetti giovani.

I sintomi  sono:

  • Dolori muscolari

  • Dolori alle ossa e alle articolazioni

  • Astenia

  • Fragilità delle ossa

  • Deformazione delle ossa

  • Fascicolazione muscolare

  • Disturbi della concentrazione


Diagnosi 


La diagnosi, per la carenza di vitamina D, è effettuata dal medico attraverso esami del sangue. Può essere prevista l’esecuzione di radiografie per valutare la salute delle ossa, la presenza di malformazioni ed altre condizioni a carico dell’apparato scheletrico. I valori di riferimento per gli esami del sangue sono il calcio e il fosfato, oltre che altri parametri necessari per escludere la presenza di altri disturbi a carico delle ossa stesse.

Trattamento della carenza di vitamina D


La carenza di vitamina D è trattata nel breve periodo mediante la somministrazione di forti concentrazioni della sostanza giornalmente e per un periodo di 4/5 settimane. Se la carenza di vitamina D è moderata può essere consigliata l’esposizione ai raggi solari per 15/20 minuti al giorno (elioterapia) senza creme protettive per la pelle. Una valida alternativa alle cure sopraelencate è data dai trattamenti con luce LED che attraverso i raggi ultravioletti permettono una corretta sintesi della vitamina D.

 

In collaborazione con Pasquale Ambrosio

Fonti:

 

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