Accesso
Dottori
Orticaria: sintomi, cause e cura

Orticaria: sintomi, cause e cura


Lun 14/06/2021 | Dott. Tania Basile

Condividi su Facebook Condividi su Twitter

L’orticaria è una condizione infiammatoria della cute che si distingue per la presenza di pomfi che causano prurito e irritazione. La condizione infiammatoria può essere, inoltre caratterizzata da angioedema, dolore e sensazione di fastidio nelle aree colpite. Le cause del disturbo possono essere molteplici, includendo sia fattori di natura immunologica che infettivi e allergenici. I principali trattamenti si focalizzano sull’eliminazione dei fattori scatenanti sebbene gli antistaminici non sedativi rappresentino un farmaco di supporto terapeutico fondamentale.

Introduzione

La condizione infiammatoria classificata come orticaria era già nota ai greci e agli egizi che la osservarono e studiarono, seppur limitatamente. Deve il suo nome alle similitudini con le manifestazioni cutanee causate dal contatto con l’ortica. Il disturbo è molto comune sebbene, nella maggior parte dei casi, temporaneo e senza necessità di trattamento. Come condizione comune, si stima che circa 1 individuo su 5 ne sia colpito almeno una volta nella propria vita con una maggiore incidenza nel sesso femminile.

Generalmente, l’orticaria ha un decorso molto breve come conseguenza di allergie alimentari, che rappresentano, inoltre, la prima causa scatenante del problema. Quando la condizione si presenta in età adulta le cause, invece, devono essere ricercate in reazioni autoimmuni tipiche dell’orticaria cronica spontanea.

Che cos’è l’orticaria?


L’orticaria è una risposta infiammatoria cutanea e delle mucose caratterizzata da pomfi e, meno frequentemente, angioedema. Tale condizione è scatenata dalla liberazione di mediatori chimici vasoattivi, principalmente istamina, associati all’azione di mastociti e basofili. Il complesso meccanismo alla base di questo fenomeno è da attribuirsi a processi immunologici, extra immunologici, fisici e chimici.

Sintomi dell’orticaria


L’orticaria presenta un quadro clinico di facile diagnosi sebbene, da un punto di vista fisiologico, sia complesso e articolato. I principali sintomi sono riconducibili al prurito e alla sensazione di fastidio associabili alla presenza dei pomfi che sono lesioni cutanee eritemato-edematose in rilievo rispetto alla cute e variabili per forma e durata.

I sintomi associabili all’orticaria sono:

  • Comparsa di pomfi

  • Prurito

  • Angioedema


Cause dell’orticaria


La causa dell’orticaria è da ricercarsi nel rilascio di istamina e altri mediatori da parte di mastociti e basofili. Queste sostanze provocano un aumento della permeabilità dei vasi che cedono plasma, ed altri fluidi, nel derma e nell’ipoderma causando i tipici pomfi.

Le cause dell’orticaria sono:

  • Allergie alimentari

  • Infezioni respiratorie

  • Allergie a farmaci

  • Calore o freddo

  • Esposizione solare

  • Indumenti o accessori costrittivi

  • Esercizio fisico

  • Allergie a prodotti chimici

  • Stress


Alcune forme di orticaria, come l’orticaria cronica spontanea, non hanno cause chiare e note come altre patologie con processo di patogenesi autoimmune.

Tipi di orticaria


Le orticarie vengono classificate fondamentalmente in orticaria spontanea e orticaria fisica. Oltre a queste due principali categorie, che al loro interno vedono un ventaglio di forme diverse, è possibile indentificare una categoria per le forme di orticaria rare o che non rientrano nei due principali filoni.

Le orticarie sono suddivise in:

  • Orticaria spontanea


I meccanismi alla base di questo gruppo di orticarie possono essere immunologici, non immunologici o riconducibili a cause non sempre bene identificabili e fortemente variabili.

  • Orticaria spontanea da alimenti

  • Orticaria spontanea da farmaci

  • Orticaria spontanea da infezioni

  • Orticaria cronica idiopatica



  • Orticaria fisica


Questa categoria si caratterizza per la presenza di condizioni infiammatorie croniche causate da stimoli fisici e le manifestazioni localizzate alle aree del corpo esposte allo stimolo.

  • Orticaria solare

  • Orticaria da freddo

  • Orticaria localizzata da calore

  • Angioedema vibratorio

  • Orticaria ritardata da pressione

  • Orticaria factitia o dermografismo sintomatico



  • Orticarie di altra natura

    • Orticaria colinergica

    • Orticaria acquagenica

    • Orticaria da contatto



  • Orticaria vasculite

  • Angioedema ereditario


Trattamento dell’orticaria


Il trattamento dell’orticaria predilige un approccio orientato ad eliminare gli agenti causali che, tuttavia, non sono sempre identificabili. In questi casi si procede gradatamente eliminando tutti i possibili fattori scatenanti cercando di individuare il responsabile. Non è inusuale, difatti, che le cause dell’orticaria siano legate alle abitudini quotidiane, ad un particolare cibo o situazioni di stress fisico o psichico. Tra i gli alimenti, ad esempio, i crostacei, il vino rosso, la frutta secca ed i formaggi stagionati sono naturalmente responsabili della liberazione di istamina e, dunque, eliminare selettivamente questi agenti può aiutare nell’individuazione delle cause reali.

Sul piano farmacologico, il principale strumento terapeutico è rappresentato dagli antistaminici che sono in grado di bloccare l’istamina a livello recettoriale. In questo caso, il riferimento va agli anti-H1 di terza generazione che hanno interazioni ed affetti avversi trascurabili rispetto ai farmaci di prima e seconda generazione. Raramente, se la terapia non da i risultati sperati, si ricorre all’associazione degli anti-H1 con altri antistaminici di altra classe, con antileucotrieni o antistaminici anti-H2.

Meno frequente è l’utilizzo di immunosoppressori, indicati principalmente per il trattamento di forme di orticaria particolarmente gravi. Stessa sorte per i corticosteroidi che, sebbene utili in alcune forme particolarmente acute, rimangono farmaci con effetti avversi, spesso, superiori ai benefici.

 

In collaborazione con Pasquale Ambrosio

Fonti:

  • William W. Huang, Christine S. Ahn, Clinical Manual of Dermatology, Springer

  • Tullio Cainelli, Alberto Giannetti, Alfredo Rebora, Manuale di dermatologia medica e chirurgica, McGraw Hill 2017.

  • Zuberbier T, Asero R, Bindslev-Jensen C, et al, EAACI/GA(2)LEN/EDF/WAO guideline: definition, classification and diagnosis of urticaria. Allergy 2009.

  • Zuberbier T, Maurer M., Urticaria: current opinions about etiology, diagnosis and therapy. Acta Derm Venereol 2007.

Vuoi avere maggiori informazioni?
CONTATTA IL MEDICO


Articoli correlati

Accesso contenuti completi

x