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Flaccidità cutanea


Mer 31/08/2022 | Dott. Tania Basile

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DEFINIZIONE

La flaccidità cutanea, definita anche rilassamento cutaneo, è una condizione comune caratterizzata da una perdita graduale del tono cutaneo e della sua elasticità. Tale condizione è spesso causata dalla perdita o dalla riduzione di proteine strutturali fondamentali per la costituzione del derma della cute. La flaccidità cutanea interessa soprattutto soggetti con età superiore ai quarant'anni, i quali ricorrono a vari trattamenti della medicina estetica sia di natura integrativa che di natura chirurgica, al fine di riottenere un tono cutaneo fisiologico.

COS’È

La flaccidità cutanea, conosciuta anche come rilassamento cutaneo o lassismo cutaneo, è una condizione in cui la pelle perde gradualmente il normale tono, avvizzendosi e rilassandosi. Varie cause sono alla base di questa condizione e includono sia la riduzione di talune proteine strutturali del derma della cute sia il normale processo di invecchiamento cutaneo.

La medicina estetica e la chirurgia estetica offrono a questo riguardo varie soluzioni che consentono di ovviare alla flaccidità della cute, tra cui interventi chirurgici mirati e sedute più conservative attuate tramite biostimolazione, needling o resurfacing.

Anche la gravidanza, poiché espone la donna a repentini sbalzi di peso e di proporzione del tessuto adiposo, è un fattore spesso chiamato in causa nella genesi di uno stato di flaccidità cutanea.

CAUSE

Molte cause inducono o aggravano la presenza di un tono cutaneo rilassato, soprattutto nei casi in cui il paziente segua o abbia seguito un'alimentazione caratterizzata da un dimagrimento rapido e non sostenuto nel tempo.

Alcuni fattori entrano primariamente in gioco nel provocare una perdita di elasticità della cute, tra cui:


  • Azione delle tossine del fumo;

  • Esposizione ai raggi ultravioletti del sole;

  • Terapie protratte con farmaci immunomodulanti;

  • Dieta scorretta;

  • Consumo insistito di alcol e di zuccheri.


DIAGNOSI

La diagnosi della flaccidità cutanea è puramente ispettiva e si basa sul riscontro di pieghe cutanee in varie regioni del corpo, le quali debordano vistosamente verso il basso sotto la spinta della gravità, a causa della perdita del tono.

In alcuni casi, si possono adoperare strumenti appositi come il plicometro per determinare con precisione la larghezza in millimetri delle pliche cutanee debordanti, stimando anche la percentuale di massa grassa dell'intero organismo.

TRATTAMENTI

La medicina estetica offre svariati trattamenti per aiutare il paziente a combattere i segni inestetici della flaccidità cutanea, dopo aver consigliato delle sedute di ginnastica facciale.

La ginnastica facciale è il primo trattamento che può essere seguito in totale autonomia e prevede l'esercizio regolare di contrazione dei muscoli mimici del volto, ottenendo una messa in trazione della pelle e un effetto più volumizzante.

Le procedure messe in atto più comunemente dalla medicina estetica oltre la ginnastica facciale sono:

  • Microdermoabrasione, che si basa sull’esfoliazione profonda della superficie cutanea attraverso l'impiego di cristalli solidi.

  • Peeling chimico, che utilizza dei principi attivi a base di acidi, come l'acido tricloroacetico, per esfoliare la cute e stimolare i fibroblasti del derma.

  • Carbossiterapia, che prevede l'iniezione selettiva di anidride carbonica gassosa nei tessuti al fine di ravvivarne il metabolismo e migliorare la circolazione sanguigna.

  • Trattamenti con luce pulsata, in cui vengono erogati dei fasci di luce più attenuati del laser, particolarmente efficaci contro le rughe statiche.

  • Trattamenti con luce laser, efficaci contro l'attenuazione di acne, rughe e zampe di gallina.

  • Needling, che si impernia sulla effettuazione di piccoli microfori nella cute adoperando un apposito strumento noto come dermapen. I piccoli fori stimolano l'attività rigenerativa del derma profondo.

  • Ritidectomia, che consiste nell’esportare la pelle del viso esuberante nelle zone colpite da forme severe di lassità cutanea, praticando delle incisioni chirurgiche al di sotto del mento o in posizione retro-auricolare.


RISCHI E COMPLICAZIONI

Le maggiori complicazioni associate ai trattamenti che vengono effettuati per attenuare stati di flaccidità cutanea sono:

  • Formazione di piccole raccolte petecchiali;

  • Sanguinamenti;

  • Abrasioni della cute superficiale;

  • Cicatrici post-intervento chirurgico.


FONTI:

  • William W. Huang, Christine S. Ahn, Clinical Manual of Dermatology, Springer2020.

  • Tullio Cainelli, Alberto Giannetti, Alfredo Rebora, Manuale di dermatologia medica e chirurgica, McGraw Hill 2017.



  • Carlo D’Aniello, Manuale di Medicina Estetica, Masterbooks, 2019.


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