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Conca auricolare


Lun 09/05/2022 | Dott. Tania Basile

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DEFINIZIONE

La conca auricolare, o più semplicemente conca, rappresenta la porzione più concava del padiglione auricolare, la struttura anatomica dell’orecchio esterno avente la funzione di convogliare i suoni dell’ambiente verso il condotto uditivo; la conca sbocca direttamente a livello del condotto uditivo esterno ed è formata, al pari delle altre salienze palpabili a livello del padiglione, da cartilagini di sostegno, che garantiscono una trama sottocutanea di appoggio al padiglione stesso. In alcuni casi, un’eccessiva piegatura dell’elice, così come un’ipertrofia marcata della conca auricolare, può portare a difetti estetici dell’orecchio, che esitano nelle cosiddette “orecchie a sventola”; la medicina estetica offre svariate soluzioni di piccola chirurgia per correggere questi inestetismi.

COS’È  E RUOLO NELL’ORECCHIO ESTERNO

La conca dell’orecchio è una delle porzioni cartilaginee rivestite da cute molto sottile del padiglione auricolare, situata nell’orecchio esterno. La conca si identifica come la parte più concava dell’orecchio esterno ed è delimitata superiormente dall’antelice e inferiormente dal trago e dall’antitrago; la conca stessa si suddivide a sua volta in una porzione superiore, meno estesa, nota come cymba concae e una porzione inferiore, più estesa, che prende il nome di cavità della conca, e che sbocca direttamente a livello del condotto uditivo esterno, ossia il meato che connette l’orecchio esterno al timpano e alla catena degli ossicini.

Può accadere, in conseguenza di ragioni genetiche o di traumi meccanici, che la conca del padiglione auricolare vada incontro a processi di ipertrofia, particolarmente evidenti in prospettiva posteriore, determinando un inestetismo accentuato noto come “orecchie a sventola”, che può essere corretto ricorrendo a tecniche di rimodellamento plastico.

PATOLOGIE E DIFETTI ESTETICI DELLA CONCA

Oltre i difetti puramente imputabili a ragioni genetiche o a traumi, varie patologie possono bersagliare la conca del padiglione auricolare e le altre strutture cartilaginee che compongono l’orecchio esterno.

Ecco dunque le patologie e i dimorfismi di più frequente riscontro nell’orecchio esterno e nella conca del padiglione:


  • Pericondrite dell’orecchio esterno. La pericondrite è un processo di infiammazione acuta che colpisce lo spazio sussistente tra la cartilagine e il pericondrio, determinando la comparsa di ascessi o di raccolte locali di pus, specie in seguito a piercing effettuati sull’antelice o sulla conca.

  • Otite esterna. L’otite esterna è la flogosi acuta del condotto uditivo esterno e delle strutture che lo precedono, prime fra tutte il trago e l’antitrago; essa si manifesta con un notevole arrossamento accompagnato da fastidio e bruciore persistente.

  • Dismorfismi e alterazioni strutturali genetiche o congenite. In questa categoria rientrano tutte quelle condizioni non propriamente patologiche ma potenzialmente in grado di indurre un notevole impatto estetico negativo a carico dell’orecchio esterno, come l’ipertrofia della struttura cartilaginea della conca o l’ipoplasia dell’antelice.


TRATTAMENTI IN MEDICINA ESTETICA E DERMATOLOGIA

Nel campo della medicina estetica l’unico approccio percorribile per il trattamento dei difetti estetici che bersagliano la conca del padiglione auricolare è di natura chirurgica; attraverso un intervento di chirurgia plastica e ricostruttiva noto come otoplastica, si va ad agire sulle strutture cartilaginee dell’orecchio esterno, rimodellandole e attenuando lo sgradevole effetto estetico, come nel caso delle orecchie a sventola.

Nel caso della conca, l’otoplastica si impernia sulla resezione di tutta o di parte della cartilagine della conca, rimodellando e calibrando le circostanti strutture cartilaginee, secondo le seguenti fasi:

  • Disinfezione dell’orecchio esterno con apposita sostanza sterilizzante, come clorexidina al 2% o iodopovidone;

  • Somministrazione di anestesia per uso loco-regionale direttamente a livello del padiglione auricolare e, se necessario, ricorso a una blanda sedazione;

  • Esecuzione di un’incisione a livello retro-auricolare, visualizzazione della cartilagine concale e asportazione di una losanga di cartilagine, delle dimensioni giudicate idonee dal chirurgo plastico;

  • Sutura dei bordi della losanga rimasti all’interno della cartilagine della conca con punti di sutura non riassorbibili;

  • Rimodellamento della piega dell’antelice e attenuazione dell’effetto di orecchie a sventola;

  • Asportazione eventuale di cute presente in eccesso nella regione posteriore del padiglione auricolare;

  • Pulizia e medicazione.


In genere, sono necessari almeno tre mesi di tempo perché si giunga a un processo di guarigione completo ed effettivo, comprensivo dei risultati estetici attesi a livello del padiglione auricolare e delle sue cartilagini.

RISCHI E COMPLICAZIONI

Le complicazioni maggiori che possono derivare da un intervento di otoplastica con resezione parziale o totale della conca sono:

  • Edema;

  • Ecchimosi;

  • Eritema persistente;

  • Recidiva della piegatura dell’antelice;

  • Aumentata suscettibilità alle infezioni;

  • Reazione allergica alla sostanza anestetizzante.


FONTI:

  • Jens Waschke, Tobias M. Böckers, Fiedrich Paulsen. Sobotta, anatomia umana. Edra; 2020.

  • Roberto Albera, Giovanni Rossi. Torino: Minerva medica; 2021.

  • Victor Paoliello, Carlo Paoliello. Aesthetic Otoplasty, Reduction of Shell, Neo-antihelixplasty, Ear Shell Mastoid Reangulation Procedures. Modern Research in Plastic and Reconstructive Surgery. 2021;1(2).


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