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Il laser nella cura dell’ acne

Il laser nella cura dell’ acne


Lun 27/10/2014 | Dott. Melania Battistella

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La laserterapia consiste in un trattamento medico estetico che può essere mirato sia alla cura dell’acne in fase attiva, sia al miglioramento delle cicatrici acne li che da essa possono derivare, senza causare particolari effetti collaterali. Vediamo il perché.


Il raggio laser con le sue specifiche caratteristiche ha la capacità di:



  • diminuire drammaticamente il processo infiammatorio in atto

  • ridurre la popolazione di batteri (Propionibacterium Acnis principalmente) produttori di sostanze fluorescenti come le porfirine

  • ridurre la produzione di sebo inibendo l’azione delle ghiandole sebacee

  • produrre un’infiammazione e stimolare il derma, in particolare i fibroblasti, alla sintesi di collagene al fine di contrastare efficacemente i processi cicatriziali atrofici che, nelle forme di acne più gravi, possono comparire.


In base alla gravità di ogni singolo caso tutto questo si traduce o in un’attenuazione del disturbo o all'eliminazione e in una rigenerazione dei tessuti danneggiati delle cicatrici acne. 


Esistono due forme di laser che possono essere utilizzate per l’eliminazione delle cicatrici acne: gli ablativi e i non ablativi frazionati.


Laser Ablativi


La lunghezza d’onda del raggio emesso con un’elevata energia (di durata inferiore al tempo di rilasciamento termico cutaneo), viene assorbito dall’acqua tissutale e va a vaporizzare il tessuto irraggiato.
Si produce quindi un’ablazione dell’epidermide e del derma papillare e uno shrinkage delle fibre collagene ma in qualche modo rimane una ferita aperta dato che il derma resta esposto.

Tutto questo necessita di un’anestesia generale e si va incontro ad gran numero di effetti collaterali. 
Il down-time è lungo: la riepitelizzazione infatti non è immediata ma richiede il tempo necessario per far si che l’infiammazione generata stimoli la proliferazione di nuove cellule e si compia un rimodellamento.
Importante da considerare poi l’alto rischio di infezioni: per ridurlo si utilizzeranno antibiotici e antinfiammatori nei giorni immediatamente successivi. 
La procedura si riserva soprattutto per correggere gli le cicatrici acne. 


I laser non ablativi frazionati


Detti anche Fraxel, producono migliaia di minuscole e profonde colonne di attività termica nella pelle, creando delle zone microtermiche (che a carico dell’epidermiche sono rappresentate da una coagulazione non ablativa), a cui segue una microesfoliazione epidermica con un importante rinnovamento epiteliale, mentre a livello dermico si ha maturazione delle fibre collagene, con aumento della loro forza tensile, e comparsa di nuove fibre elastiche, lasciando il tessuto circostante integro e intatto.       
                                                 
Proprio queste proprietà del trattamento permettono la guarigione e rimodellamento. La prima si ottiene perché si va a colpire e neutralizzare la componente batterica presente nei pori, inibisce l’azione delle ghiandole sebacee e attenua notevolmente la componente eritematosa; la seconda perché i cambiamenti che avvengono a livello del derma determinano la sostituzione del tessuto danneggiato e la crescita di nuove cellule epidermiche sane.                                                             


In caso di cicatrici acne, per ottenere un’efficacia vicina a quella degli ablativi, agendo in un modo meno cruento il numero di sedute necessarie è maggiore; se poi è associato alla terapia fotodinamica questo numero potrebbe ridursi. Al termine del trattamento eritema ed edema sono normali ma spariscono velocemente.                                                                                                    


Per i Fraxel la durata approssimativa della seduta è di 20 minuti e non è dolorosa: si può applicare una semplice crema anestetica, in più quel calore che viene riferito tramite i nuovi macchinari con sistema di raffreddamento ad aria utilizzato sull’area interessata, favorisce il confort del paziente ed evita l’eventuale disagio.                                                                              
Anche con questa tecnica per eliminare le cicatrici dell’acne non si è esenti da effetti collaterali come edema o eritema e da complicanze tipo iperpigmentazione, riattivazione erpetica o altre infezioni.


Il paziente deve essere sempre seguito, sia prima per valutare se è necessaria una profilassi, sia dopo per accertarsi che tutto proceda al meglio o stabilire una terapia a seconda del disturbo presentatosi.

L’industria ha sviluppato anche una nuova tecnologica accoppiando le proprietà ablative epidermiche e di collagen shrinkage con la tecnica frazionale e la sua parcellizzazione del danno termico. E’ su queste basi che sono stati nati i sistemi laser CO2 pulsati che consentono una erogazione frazionata del fascio luminoso.


La metodica, pur essendo ablativa ed eliminando le cicatrici dell’acne, consente una riepitelizzazione molto più rapida e con un downtime nettamente ridotto rispetto alla tecnica di resurfacing tradizionale. Infatti con questa metodica la guarigione avviene in tempi più rapidi, partendo dalle aree epidermiche indenni.


In tutti i casi è indispensabile evitare l’esposizione al sole e applicare una protezione solare con un fattore alto più volte al giorno.

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