Era il lontano 1980 e fui tra i primi medici in Italia a muovermi verso Parigi per seguire da vicino ed apprendere le fondamenta di una nascente disciplina medica, l’attuale Medicina Estetica. Fu infatti il Prof. Jean Jaques Legrand a introdurre i primi concetti di terapia antiaging e trattamenti medicali degli inestetismi del volto e corpo. Seguendo i suoi preziosi consigli, arricchiti dal pionieristico e tutto italiano Prof. Carlo Alberto Bartoletti, ho maturato una consapevolezza scientifica della materia in oggetto.
È proprio durante i 4 anni trascorsi a Roma presso la "Scuola Internazionale di Medicina Estetica" che ho definito gli ambiti specialistici a mio parere più complessi ma sicuramente più stimolanti. Ho quindi dedicato gran parte del mio tempo allo studio delle tecnologie laser e dell’inestetismo cutaneo più diffuso nell’universo femminile: la cellulite.
Non è mio intento in questo spazio dissertare scientificamente sulla fisiopatologia che sottende la problematica annessa alla cellulite, ma ritengo professionalmente etico informare il paziente a riguardo in modo che possa meglio comprendere ciò che renderebbe un trattamento della cellulite più efficace rispetto ad un altro.
La cellulite è un’alterazione infiammatoria cronica del tessuto adiposo sottocutaneo, causata da una insufficiente vascolarizzazione di scarico venoso e linfatico superficiale.
Questa anomalia vascolare determina un accumulo di liquido ed edema nello spazio intercellulare adiposo sottocutaneo, ed è questo imbibizione persistente la prima causa dello scatenamento di un processo infiammatorio. Proprio per questo motivo, tutti i trattamenti di massaggio linfodrenante manuale o meccanicamente assistito, che hanno lo scopo primo di ridurre e drenare l’edema intercellulare, risultano un trattamento della cellulite estremamente vantaggioso negli stadi di cellulite iniziale, in quanto eliminano seppur in maniera transitoria il primo fattore scatenante della reazione flogistica, cioè l’edema.
Nel tempo però il processo tende a cronicizzare, causando un progressivo sovvertimento dell’architettura tissutale adiposa sottocutanea in senso fibrotico. Sono questi gli stadi in cui si palesano i buchi da cellulite, tipici dell’aspetto a buccia d’arancia. In questa fase infatti, il tessuto cicatriziale, esito della flogosi cronica, determina l’insorgenza di tralci fibrosi tra la cute ed il sottocute. La fisiopatologica retrazione ortogonale di questi tralci verso gli strati più profondi causa la comparsa di irregolarità e avvallamenti del manto cutaneo. E' a questo punto che si rendono quindi evidenti i buchi da cellulite.
Mi auguro che questa mia descrizione sia stata utile a comprendere come in questo stadio della cellulite un trattamento o una metodica atto a ridurre l’edema non abbia alcun effetto risolutivo sui tessuti fibrotici, quindi non hanno alcun effetto migliorativo sugli inestetismi livello cutaneo, cioè sui tipici buchi da cellulite. Quanto detto è ovviamente riscontrabile su qualsiasi trattato di medicina estetica sulla cellulite, ma trova ancor più conferma nella mia trentennale esperienza nel settore.
È ormai mia abitudine rivedere pazienti sorridenti e soddisfatte alle quali ho effettuato un trattamento per cellulite negli stadi iniziali con una o l’altra metodica atta a migliorare il microcircolo superficiale.
Personalmente, ho trovato spesso vantaggioso combinare più trattamenti, tra i vari attualmente disponibili sul mercato, solo per citarne alcuni il massaggio linfodrenante meccanicamente assistito, ultrasuoni, carbossiterapia, mesoterapia, cavitazione. Ad oggi però nessuna di queste metodiche è risultata efficace nel trattamento degli inestetismi tardivi, determinati dall’insorgenza dei tralci fibrotici sottocutanei.
Poco tempo fa ho rivisto a controllo una giovane ragazza di 34 anni, Stefania P., giunta alla mia attenzione sette mesi prima per un problema di cellulite in stadio intermedio avanzato. Stefania è un'indossatrice ma, nonostante il suo bellissimo fisico, mostrava piccole irregolarità cutanee in corrispondenza della superficie anteriore delle cosce e della regione glutea. Con molta onestà e chiarezza, prima di iniziare un ciclo di Carbossiterapia, ho avvisato la paziente che sarebbe stata sicuramente soddisfatta dei risultati che avrebbe ottenuto con mirati trattamenti cellulite alle cosce e meno di quelli ai glutei, dove erano presenti piccoli ma fastidiosi buchi da cellulite, espressione di tralci fibrosi retraenti sottocutanei.
Da sempre preferisco essere chiaro con i miei pazienti senza mai creare false aspettative. Bisogna proporre ciò che si è sicuri di ottenere, questo è il mio “karma” medico-scientifico. Dopo aver eseguito cinque trattamenti di Carbossiterapia, ho trovato la piena conferma di quanto precedentemente descritto alla paziente.
Stefania è molto soddisfatta del risultato ma non riesce ancora ad indossare in maniera disinvolta uno slip alla brasiliana. Fino ad ora purtroppo non sarei stato in grado di proporle una soluzione estremamente efficace, ma proprio oggi giunge dall’America uno strumento che rivoluzionerà il trattamento della cellulite.
Il dispositivo in oggetto, approvato e riconosciuto dalla FDA americana come unico trattamento cellulite efficace per migliorare l’aspetto della cellulite “a buccia d’arancia”, è infatti sviluppato al fine di rompere meccanicamente i tralci fibrosi sottocutanei. Il release di queste strutture cicatriziali consente la distensione superficiale del manto cutaneo verso l’esterno e conseguente scomparsa degli avvallamenti e buchi tipici degli stadi avanzati. La tecnologia impiegata da questo trattamento per la cellulite prende il nome di TS-GS (tissue stabilized guide subcision) e prevede la stabilizzazione in aspirazione del tessuto sottocutaneo da trattare e successive subcisioni cutanee controllate e guidate. E’ un trattamento della cellulite che si esegue ambulatorialmente in anestesia locale, di modo che la seduta risulti indolore e confortevole per la paziente.
La durata è di soli 45 minuti, ma il risultato con un solo trattamento cellulite è definitivo e stabile nel tempo fino a ben 3 anni: questi infatti sono i dati scientifici pubblicati dalla più eminente rivista americana del settore.
Oggi ho richiamato Stefania e l’ho invitata a venire in studio per intraprendere un trattamento della cellulite che in soli 45 minuti elimina quei detestati buchi da cellulite.
Medicina estetica
Porto Sant'Elpidio (FM)