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La medicina estetica mira alla longevità e non solo alla bellezza

La medicina estetica mira alla longevità e non solo alla bellezza


Gio 21/12/2023 | Dott. Paolo Bonan

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La longevità è la nuova parola chiave della medicina estetica che punta a mantenere la pelle in una condizione sana affinché sia bella più a lungo. E ovviamente in salute. Ne parliamo con il dermatologo.

Non chiamateli ritocchini! I nuovi trattamenti di medicina estetica mirano a ripristinare le condizioni cutanee in un’ottica di longevità. Che cosa vuol dire? Che i filler e i vari device medicali tecnologici curano PRIMA la salute della pelle E POI si occupano dell’aspetto estetico. Il miglioramento estetico, sempre presente, è, quindi, conseguente a un miglioramento funzionale della cute.

Che cosa vuol dire medicina estetica della longevità


«Dietro questo nuovo approccio alla longevità da parte della medicina estetica c’è il cambiamento di paradigma dell’invecchiamento cutaneo, che è sempre più visto in un’ottica globale, cioè facente parte dell’organismo umano in tutta la sua interezza» spiega il prof. Paolo Bonan, dermatologo e medico estetico a Firenze. Da essere un aspetto isolato contro cui combattere con quanti più mezzi possibili, l’invecchiamento oggi è visto come l’espressione di un complesso di fattori esogeni ed endogeni.

«In altri termini: l’invecchiamento cutaneo, al pari di quello che interessa tutta la persona, dipende dall’esposizione ai cosiddetti fattori “invecchianti”, come: abitudini di vita errate, fumo, alimentazione inadeguata, carenza di sonno, scarsa attività fisica, eccesso di UVA e di alcol. Ai quali si uniscono fattori intrinseci legati al DNA individuale» precisa il dermatologo. 

Ebbene, la medicina della longevità è una medicina del benessere che indaga i meccanismi biologici, genetici e ambientali che influenzano l’invecchiamento. Una volta scoperti questi meccanismi, la medicina della longevità individua le strategie più utili per rallentarli, così da guadagnare anni di benessere. Ed è proprio in quest’ottica che si inserisce la nuova medicina estetica: attraverso trattamenti specifici atti a ripristinare le condizioni di una pelle giovane che, in termini di salute, vuol dire più protetta, e in quelli di bellezza, più tonica e compatta.

Quali sono i trattamenti di medicina estetica della longevità


«I trattamenti di medicina estetica che mirano alla longevità della pelle sono tutti quelli che si occupano della salute del collagene, proteina indispensabile per una cute giovane dal punto di vista estetico e biologico. Avere un collagene in salute vuol dire mostrare una pelle più tonica, quindi meno tendente ai cedimenti e alle rughe, ma anche più protetta dai fattori che predispongono all’invecchiamento.

Ecco che per ottenere questi risultati, ci si può sottoporre a trattamenti che stimolano i fibroblasti (speciali cellule cutanee) a sintetizzare nuove fibre di collagene, ripristinandone le riserve che si riducono con l’età. A tal scopo ci sono sia filler iniettivi che dispositivi high tech che emettono onde a ultrasuoni micro-focalizzati».

Il filler della longevità


«Per quanto riguarda gli iniettivi, una sostanza molto efficace per la stimolazione di nuovo collagene è il filler a base di idrossiapatite di calcio. Si tratta di una sostanza minerale naturale, presente nelle ossa, che, una volta iniettata nella cute, fornisce uno input importante alle cellule cutanee preposte alla sintesi di nuovo collagene. Questo tipo di filler manifesta un effetto a lungo termine, tonifica la cute a mano a mano che passano le settimane dalla prima seduta. Ma i risultati sono già visibili nell’immediato: subito dopo il filler a base di idrossiapatite di calcio, la pelle appare già più tonica, come se risultasse “asciugata” dai suoi piccoli cedimenti. Si inietta, infatti, nelle zone del viso che tendono a cedere (zigomi, guance, mandibola) con l’obiettivo di ripristinarle nelle loro posizioni “originarie” di prima che iniziasse il processo di invecchiamento. Ed ecco che il concetto di ripristino caro alla medina estetica della longevità ritorna».

L’apparecchiatura che stimola il collagene


«Un altro device medicale ideale per ripristinare le riserve del collagene è rappresentato da apparecchiature eco-guidate che emettono ultrasuoni micro-focalizzati. Il trattamento consiste nel passaggio di un manipolo dotato di guida ecografica che permette di visualizzare l’area su cui si sta intervenendo, con lo scopo di garantire sicurezza e precisione. Gli ultrasuoni micro-focalizzati colpiscono selettivamente il collagene che, per azione termica, viene danneggiato e attua una reazione “difensiva”, stimolando i fibroblasti a produrre nuove fibre di collagene. E da qui parte il processo di ringiovanimento della medicina estetica del benessere» conclude il Prof. Bonan.

 
In collaborazione con Alessandra Montelli.

 

 

 

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Bonan Paolo

Autore

Dermatologia,Chirurgia estetica,Medicina estetica

Firenze (FI)


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