Trattamenti di medicina estetica in crescita nonostante il Covid-19
Gran parte delle persone durante il lockdown ha messo da parte la propria cura e l'attenzione al proprio aspetto. Con la fine del periodo trascorso a casa, si è risvegliata la “ricerca della bellezza”, per riparare soprattutto alla “trascuratezza” legata al tempo passato a casa e allo smart working.
Non solo: l’uso delle videoconferenze, che sia per ragioni di lavoro o private, ha portato le persone a trovarsi spesso davanti alla videocamera del pc o smartphone, per poter interagire con le persone. Il proprio volto, di conseguenza, è sempre stato in primo piano, con i suoi punti di forza ma anche con i suoi difetti.
Questo ha portato a un fenomeno, lo “Zoom Boom”, un vero e proprio “boom” di richieste di ritocchi al viso per correggere difetti di natura estetica come ad esempio le rughe.
Ciò che è emerso dal 42° Congresso SIME, che si è svolto a Roma dal 16 al 18 luglio, è che, dopo il periodo pandemico trascorso che ha costretto al distanziamento sociale, il ricorso alla medicina estetica sembra essere la soluzione per superare in parte lo stress subito nell’ultimo anno.
“Il trend positivo e la crescita hanno sottolineato come la medicina estetica rappresenti effettivamente una valvola di sfogo per tutte le donne e in qualche caso anche gli uomini che sono stati chiusi in casa, fuori dalla possibilità di incontrarsi. I trattamenti sono stati visti come una possibilità di ricominciare a prendersi cura di se stessi, di volersi bene dopo l’abbruttimento da smart-working e il periodo in cui andare al lavoro senza neanche togliersi la camicia da notte o il pigiama è sembrata la soluzione più plausibile e veloce. La medicina estetica quindi ha effettivamente rappresentato una fonte di salvezza per la psicologia di molte persone. Ecco perché in pandemia si è registrata questa crescita esponenziale”, dichiara il Dr. Emanuele Bartoletti, presidente SIME.
In Italia, nel 2020, gli interventi di medicina e chirurgia estetica sono aumentati del 25% rispetto al 2019. Tra i trattamenti più richiesti troviamo i filler labbra (+42%), i filler dell’area zigomatica (+29%) e il riempimento delle rughe naso geniene (+28%).
La tendenza allo zoom boom è stata riscontrata nei Millennials, ma soprattutto nella generazione Z. Questo fenomeno ha generato maggiore insicurezza ed emotività, superabili soddisfando sì le esigenze di bellezza, ma in modo costruttivo, affidandosi a professionisti.
Ulteriori tendenze di medicina estetica emerse dal SIME 2021 sono:
Il Liquid Lifting, tecnica non invasiva che consiste nel riposizionamento dei tessuti molli verso l’alto, agendo sulla struttura ossea. Il liquid lifting “riempie” con il filler, a base di acido ialuronico o idrossiapatite di calcio, per riportare in tensione il tessuto cutaneo della zona degli zigomi o dell’area mandibolare, ad esempio, che con l’invecchiamento si rilassano.
Il fenomeno “Rich girl face” che interessa le ragazze under 30 e consiste nella ricerca da parte delle pazienti di mettere in risalto caratteristiche fisiche definite tipiche delle “ragazze ricche”. Filler all’acido ialuronico, peeling chimici, diventano una sorta di status symbol motivo di orgoglio sui social network. Sarà il medico a valutare quanto e quando è opportuno intervenire su chi fa richiesta di tali trattamenti, interpretando bisogni che vanno al di là delle reali necessità.
Healthy ageing: invecchiare bene, senza ricorrere obbligatoriamente (o comunque ritardare il più possibile) ai trattamenti di medicina estetica, seguendo uno stile di vita sano.
Non solo bellezza del viso al Congresso, ma anche bellezza e benessere del corpo. Un ulteriore focus è stato quello dedicato alla Biodermogenesi per combattere le smagliature, e ai trattamenti per combattere la lassità cutanea delle braccia, come la biostimolazione con e senza aghi e i fili biostimolanti, l’uso dell’acido polilattico o dell’idrossiapatite di calcio e le tecniche di radiofrequenza, che favoriscono lo skin tightening dei tessuti.