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Tossina botulinica alleata di bellezza e giovinezza

Tossina botulinica alleata di bellezza e giovinezza


Gio 09/07/2015 | Dott. Giulio Borbon

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Ageing Management, l’approccio migliore per “gestire” il processo d’invecchiamento





Dottor Giulio Borbon, natural look e tossina botulinica, qual è il nesso?


Nella mia esperienza clinica, spiega il Dottor Giulio Borbon, ho potuto notare che la reazione dei pazienti alla parola “Tossina botulinica” è sempre di diffidenza, nonché di vero e proprio timore. Ad un analisi approfondita, normalmente l’associazione che scatta a livello inconscio è “tossina botulinica = paralisi, volto innaturale, scarsa espressività”.


In sintesi, normalmente si tratta di una connotazione semantica del tutto negativa. Purtroppo, si tratta di un pensiero sbagliato, la vastissima letteratura scientifica dimostra come la tossina botulinica sia uno tra i farmaci più controllati, così come nella pratica clinica rappresenta un’ottima opzione di trattamento - nelle mani di un chirurgo estetico - per andare ad agire sui segni di espressione e sui segni del tempo, in particolare sul terzo superiore del viso.


Ed è proprio l’affidabilità di della tossina botulinica ad estenderne l’utilizzo su nuove aree del volto. In questo caso, dunque, l’impegno del medico e del chirurgo è duplice: non si deve solo applicare con competenza il trattamento, ma occorre anche spiegare correttamente le caratteristiche del prodotto.


Innanzitutto, va premesso che la tossina botulinica è un farmaco non nocivo, che non fa male, anche se la parola “tossina” non aiuta la percezione del paziente. La tossina botulinica, si tratta di un prodotto che, se iniettato in modo adeguato, assicura la massima soddisfazione ai pazienti.


Io, prosegue il dottor Giulio Borbon, innanzitutto procedo tracciando sul volto i punti in cui iniettare la tossina botulinica, che può essere inoculato anche in maniera diluita, a seconda delle esigenze specifiche e delle aree da trattare. È vero che a volte si assiste ai danni “visibili” da tossina botulinica, ma solo perché si tratta di imperizia o di mani non esperte perché, inoculato in modo competente, con una tecnica corretta, un buon senso estetico, unito a dosi adeguate, garantisce un effetto di grande gradevolezza e naturalezza. Non è assolutamente vero che paralizza i muscoli, ma invece li rilassa, in modo selettivo.


Rilassando alcuni muscoli si eliminano alcune rughe di espressione, dando un effetto di grande naturalezza. Io, specifica il dottor Giulio Borbon, tendo a consigliare ai miei pazienti di non eliminare totalmente tutte le rughe dal volto.


Ci sono rughe d’espressione che possono anche conferire un aspetto interessante e non cambiano l’espressione. Ad esempio, le rughe orizzontali non sono necessariamente sgradevoli, perché non cambiano l’espressione. Sono le rughe verticali che consiglio di cancellare, perché sono quelle responsabili di attribuire al volto un’aria stanca, un’espressione corrucciata, e ed uno sguardo appesantito. Operando in modo da tenere in premessa tutti questi fattori, in equilibrio, si riesce ad ottenere un risultato di espressione molto naturale.


Nuovi target e nuove utenze: oggi la clientela maschile non sembra più refrattaria o indifferente alla medicina estetica. Si tratta di una tendenza che anche lei si sente di confermare?


Certamente, procede il dottor Giulio Borbon, oggi anche l’uomo è più attento all’aspetto estetico rispetto al passato. Va detto che anche gli uomini dedicano una maggiore cura alla propria persona e soprattutto non si tratta più di un tabù o di informazioni da nascondere. Certamente la medicina estetica segue strade terapeutiche diverse tra uomini e donne. E deve essere differente anche l’approccio da parte del medico estetico.


E dunque, dottor Borbon, quali sono i trattamenti maggiormente richiesti dagli uomini?


Vorrei premettere che al volto dell’uomo è concesso avere qualche segno in più rispetto al viso femminile. E di questo si deve tener conto in fase di accoglimento della domanda. Io, per esempio, tratto anche il volto maschile con la tossina botulinica. Sempre più un uomo può chiedere di distendere uno sguardo, di avere un volto più fresco, non si va certo a lavorare sui volumi. Credo che sia per donne che uomini sia sempre bene salvaguardare il gusto estetico tipico italiano, il senso bello, il rapporto tra le proporzioni, il senso dell’armonia e degli equilibri. Senza forzature.


Quale sarà, dal suo punto di vista, l’evoluzione della medicina estetica?


Le pazienti arrivano con una richiesta e tramite motori di ricerca di Google sovente arrivano già con la risposta. E questo è sbagliato, spiega il dottor Giulio Borbon, perché è il medico, lo specialista, che deve consigliare il tipo di trattamento da eseguire o come sia consigliabile intervenire. A volte è necessario anche sapersi fermare, e rifiutarsi di eseguire determinati interventi.


La simmetria assoluta su un volto molto spesso può essere davvero meno interessante di dettagli personali e distintivi che possono caratterizzare un volto. Il senso estetico non è dato dalla perfezione, ma dall’armonia. La natura ne è un esempio: la natura è perfetta nel suo non essere simmetrica. Quindi a volte dire di no non è solo consigliabile, ma proprio necessario per caratterizzare la firma di un professionista, perché i risultati restano sul volto dei pazienti e parlano di noi medici e del nostro modus operandi.


Il futuro dell’estetica medica si sta già evolvendo in ciò che oggi viene chiamata medicina “rigenerativa” e più in generale nella cura globale della persona dove si mettono insieme molti aspetti come l’alimentazione e lo stile di vita di una persona, comprese quelle interconnessioni psicologiche così sottili ma così fondamentali nel ponderare l’intera immagine di una persona.


Lei fa riferimento anche agli aspetti psicologici, e questo mi fa venire in mente un aspetto che è connesso all’età dei pazienti che si sta sempre di più abbassando….quali le “istruzioni per l’uso” che deve dare il professionista?


Si le confermo anche questo trend, ed è bene dedicarvi una riflessione. Sia le pazienti di sesso femminile che di sesso maschile si rivolgono sempre prima ai professionisti di medicina estetica e tutto questo ha ricadute inevitabili anche sull’etica del nostro lavoro, con questo faccio riferimento a quelle pazienti che proprio perché arrivano presso i nostri studi in età giovanile, molto spesso si accostano a medicina e chirurgia estetica con richieste troppo “esuberanti” ed eccessive.


Ecco perché, conclude il dottor Giulio Borbon, è fondamentale rivolgersi ad un professionista competente, che sappia consigliare ed educare al meglio e senza eccessi. Ritengo utile il concept americano di “Ageing Management” che fa leva su una “gestione” del processo di invecchiamento in controtendenza con il tentativo di contrastare in maniera eccessiva il processo di invecchiamento, che è incontrastabile ma si può gestire in maniera armonica. Si tratta di un processo che presuppone un’educazione progressiva, e che inizia presto attraverso un corretto stile di vita, per allungare la giovinezza e l’età attiva di ogni persona.

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Borbon Giulio

Autore

Chirurgia plastica, Medicina estetica

Milano (MI)


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