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Minilifting o Intralifting

Minilifting o Intralifting


Mar 20/11/2018 | Dott. Tania Basile

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Il lifting è l'intervento chirurgico che permette di distendere i tessuti che con il passare del tempo tendono a cedere ed a rilassarsi.


L’intralifting o minilifting degli occhi elimina la pelle in eccesso delle palpebre insieme ad eventuali accumuli di grasso che costituiscono le borse palpebrali.


Le cicatrici di un’operazione di intralifting o di minilifting generalmente non sono visibili essendo ben nascoste ed altamente estetiche. L'intervento di minilifting viso si esegue in anestesia locale. La dimissione dopo un intervento di intralifting o di minilifting avviene dopo un'ora dall'intervento e il medico spiegherà il decorso post-operatorio.


Esistono diverse tipologie di lifting; diversamente dal lifting del viso, il Minilifting è un intervento di ringiovanimento di settori specifici del volto. Il mini lifting occhi serve a migliorare aree specifiche del viso, che risultino maggiormente invecchiate, rispetto alle altre.


Il vantaggio rispetto al classico lifting del viso è che il minilifting è un procedimento meno invasivo, con un recupero estremamente rapido, mentre gli svantaggi sono un risultato estetico meno evidente sull’area trattata ed un risultato dalla durata minore.


Possiamo dividere il viso in 3 zone virtuali:



  • Il terzo superiore, a cui si applica il Lifting della fronte;

  • Il terzo medio, a cui si applicano i mini lifting occhi cioè con incisione lungo il bordo delle ciglia delle palpebre inferiori ed i minilifting classici per via pre-auricolare ossia con incisione davanti alle orecchie;

  • Il terzo inferiore, a cui si applica il minilifting del collo.


Il minilifting è un recupero di cedimento tramite tecnica microchirurgica, poco impegnativa nel tempo impiegato e soprattutto non esteso nella zona di intervento, tanto da potersi effettuare senza notevoli compromissioni della vita quotidiana.


Le caratteristiche principali del minilifting e soprattutto ciò che lo distingue dal lifting tradizionale sono:



  • Le zone limitate del viso nella loro estensione,

  • La sede dove può avvenire l’intervento,

  • La mancanza di ricovero a seguire l’intervento,

  • I costi, notevolmente inferiore rispetto al lifting viso tradizionale.


Sono candidati a questo intervento i pazienti che hanno zone di cedimento molto settoriali e poco estese (sotto mento, zona alta esterna della fronte, ecc…).


L’intervento di minilifting quanto dura? Inizia con micro-incisioni delle zone su cui si vuole recuperare la tonicità. In anestesia locale, si elimina la cute eccedente e si provvede a suturare in punti molto poco evidenti del viso, con suture che si tolgono in tutta tranquillità dopo pochi giorni. La sensazione di dolore è molto bassa.


Per quanto riguarda le tipologie di intralifting esistono diverse tipologie e zone, ad esempio il minilifting del viso ha un decorso comune che prevede una medicazione con detersione molto semplice, facilmente eseguibile a domicilio, un controllo dopo pochi giorni ed infine la rimozione delle suture dopo circa due settimane.


Il minilifting è una tecnica con basso costo, impatto sociale limitato efficacia non paragonabile a tecniche bio-rivitalizzanti. Non sono noti effetti collaterali al minilifting oltre ad essere fruibile a tutti, uomini e donne, senza nessuna limitazione di età e senza caratteristiche particolari nella gestione del seguito.


La novità della chirurgia estetica è il lifting in anestesia locale meglio conosciuto come "Lifting da pausa pranzo". Questa tecnica chirurgica molto poco invasiva riesce a ridare il profilo dei volumi del viso ed a contrastare in maniera naturale il decadimento senile sia del viso che del collo. Questa tecnica viene anche indicata come Lifting Dinamico.


È possibile, grazie all’ausilio delle fibre ottiche e di speciali fili biocompatibili riassorbibili, riposizionare i volumi agendo attraverso piccoli tunnel del derma con mini-trazioni verticali, che contrastano il "naturale" invecchiamento.


Il lifting da ‘’pausa pranzo’’ viene effettuato solo in anestesia locale, è indolore, l’intervento dura al massimo due ore, non rimangono cicatrici visibili sia nel breve, sia nel lungo periodo, non vi è in seguito presenta ecchimosi o ematomi, per cui si può tornare alla vita quotidiana già dal giorno successivo all’intervento.


Inoltre, una delle cose fondamentali è che questa tecnica di lifting assicura la massima naturalezza. Il lifting dinamico in anestesia locale si può fare a qualsiasi età, ma sempre a discrezione del medico che dovrà prima effettuare un’accurata visita.


 


Il lifting del collo


Altre tipologie di lifting sono quelle riguardanti il lifting del collo considerando che a volte, anche in persone giovani o di media età, il collo presenta caratteristiche che ne determinano un aspetto pesante e poco attraente che si ripercuote anche sulla parte inferiore del viso: in alcuni casi è presente un eccesso di grasso che rende poco definito il passaggio fra il mento, la mandibola ed il collo stesso, in altri è presente un rilassamento dei muscoli superficiali con caduta della pelle di tutta la regione cervicale.


Il lifting del collo necessita molte attenzioni ed accortezze sia prima che dopo l’intervento; il chirurgo estetico dovrà preventivamente visitare il o la paziente e vedere se candidabile all’intervento. L’intervento si svolge in anestesia locale, in regime ambulatoriale in caso di liposuzione, mentre deve essere effettuato in anestesia generale in regime ambulatoriale negli altri casi. Non comporta cicatrici significative in caso di lipoaspirazione. In caso di difetti limitati alla regione mediana del collo con cordoni simili a binari in rilievo, può essere sufficiente un'incisione di pochi centimetri sotto al mento per poter agire sulle diverse deformità.


Nella fase post-operatoria del lifting del collo è necessario l’uso di un bendaggio compressivo per alcuni giorni. Se il dolore è modesto si possono assumere analgesici banali. I punti verranno rimossi dopo 5-6 giorni dalla data dell’intervento.


Purtroppo qualche minimo fastidio soprattutto post-intervento può esserci, parliamo di edemi ed ecchimosi che però spariranno in circa una settimana. L'attività lavorativa può essere ripresa dopo una settimana. L'esposizione al sole è da evitare per un mese e per un po’ di tempo post-intervento è preferibile usare creme protettive. Le complicanze sono molto rare.


 


Lifting dinamico


Il lifting dinamico è una tecnica di chirurgia estetica che ha sviluppato tecniche innovative e meno invasive rispetto al lifting tradizionale.


Una di queste è proprio il lifting dinamico ovvero una nuova procedura che non prevede l’anestesia totale, ma che è più rapido, si effettua in circa un paio d’ore, e dai costi inferiori. Il lifting dinamico è detto anche “verticale”, è un intervento di ultima innovazione che riduce i rischi e l’invasività del tradizionale lifting del viso e del collo e che si contraddistingue per l’obiettivo che non è più quello di tirare, bensì di riempire, per un risultato più durevole, naturale e personalizzato nel tempo, eliminando pur sempre rugosità e donando tonicità ed elasticità alla pelle.


La novità principale riguarda la trazione dei tessuti che, in questa nuova tecnica, è verticale così da contrastare il movimento verso il basso degli stessi. Non sono poi coinvolti i muscoli ma solo la superficie che li riveste, priva di nervi sensibili o motori. Si vanno così ad evitare spiacevoli effetti collaterali quali insensibilità o alterazione dell’espressione.


Inoltre, non essendo un intervento invasivo come il lifting tradizionale, non si corre il rischio di sconvolgere i tratti caratteristici del viso ma, al contrario, si ottiene un effetto del tutto naturale dal momento che bocca, occhi e naso non appariranno “tirati” e quindi deformati. L’eliminazione di rughe e rilassatezza cutanea è perseguibile con diverse tecniche, più o meno invasive e dai risultati a lungo e breve termine.


Il consulto con il medico chirurgo è il primo e fondamentale passo per comprendere qual è la specifica fonte di insoddisfazione e quale quindi la tecnica chirurgica estetica più adatta. Prima di procedere all’intervento, il chirurgo dovrà effettuare un attento esame clinico generale e verificare la potenziale presenza di problemi riguardanti gli occhi, esaminare lo stato delle guance, il grado di elevazione che si desidera ottenere, nonché la qualità della cute, del sottocute, delle ossa e dei muscoli.


Il paziente, oltre ad effettuare i controlli richiesti, dovrà rispettare le tradizionali indicazioni pre-operatorie assegnate come, ad esempio, quella di evitare di fumare. La procedura si effettua in modo ambulatoriale. Durante l’intervento, il chirurgo procederà attraverso due uniche piccole incisioni di circa 1 cm in prossimità del cuoio capelluto nella fascia temporale, proprio grazie alla resistenza della cute in quella zona. In seguito a ciò, i tessuti verranno scollati e riposizionati con una trazione verticale, senza intaccare i muscoli e parti interne dei tessuti, per un risultato durevole nel tempo, per ridurre sensibilmente le possibili complicanze quali ematomi, ecchimosi, lesioni di nervi o altre strutture, e per una procedura esangue, con dolori e gonfiori limitati, facilmente gestibili nel post operatorio. I pazienti potranno, infatti, tornare alla vita quotidiana dopo circa una settimana.


Come in ogni procedura chirurgica, potrebbero presentarsi delle complicanze nel post-operatorio. Tuttavia, in questo caso, si tratta di un basso tasso di probabilità e di rischi di lieve entità quali ematomi, sanguinamento, dermatiti o infezioni, queste ultime curabili attraverso terapia antibiotica.


 


 

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