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Cellulite: approccio globale e multidisciplinare

Cellulite: approccio globale e multidisciplinare


Mar 17/05/2016 | Dott. Beatrice Giorgini

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La cellulite è un problema che colpisce da sempre un alto numero di donne, le quali non si arrendono alla passiva accettazione, ma cercano una soluzione efficace a questo inestetismo.


Basti pensare che ogni anno, solo in Italia, sono oltre un milione le donne che navigano su internet in cerca di una soluzione per la loro cellulite, e queste stesse donne, spendono migliaia di euro in trattamenti che promettono miracoli, ma non danno risultati reali.


 


L’inestetismo della cellulite: una realtà diffusa


Quando parliamo di cellulite, in realtà, parliamo di un universo alquanto complesso, confuso e variegato. Infatti, spiega la dott.ssa Giorgini, le donne che si rivolgono al medico o al chirurgo estetico chiedendo una soluzione per la cellulite, spesso definiscono cellulite inestetismi differenti, non sanno esattamente cosa vogliono migliorare del loro aspetto e non hanno piena consapevolezza della loro reale condizione.


Inoltre, bisogna considerare i pazienti anche da un punto di vista psicologico ed emozionale: sono persone deluse, disilluse, demoralizzate e profondamente sfiduciate, a causa dei precedenti tentativi di migliorare la loro condizione che non hanno avuto successo.


Come se non bastasse, prosegue la dott.ssa Giorgini, la situazione è resa ancora più ardua dal fatto che oltre il 90% delle pazienti che chiedono un consulto per la cellulite, presentano una condizione complessa, multifattoriale e cronica, che richiede un approccio multidisciplinare e un programma terapeutico completo e, di conseguenza, un notevole impegno economico.


 


Approccio globale alla cellulite


Con tali premesse, nonostante l’enorme bacino di richieste, non è così semplice per i medici estetici, essere in grado di affrontare il nemico numero uno delle donne.


Senza dubbio, è necessario e imprescindibile un approccio globale alla paziente che abbiamo di fronte, che richiede, prima di tutto, una grande capacità di ascolto e comunicazione che ci permetta di dialogare apertamente, capirne le esigenze, aspettative e disponibilità.


Dovremmo, poi, essere estremamente chiari ed esaustivi sugli aspetti che è possibile migliorare con i trattamenti che abbiamo a disposizione e quelli che invece non è possibile trattare, per non creare false aspettative e ulteriori delusioni.


La paziente, va sempre informata, educata e accompagnata, in un percorso terapeutico nel quale dovrà essere coinvolta in prima persona, per ottenere il miglior risultato.


È importante non dimenticare che la cellulite è direttamente connessa ad uno stile di vita non adeguato e che migliorare tale aspetto è compito della paziente.


Quando nel mio studio, continua la dott.ssa Giorgini, si presenta una paziente che richiede un trattamento per intervenire sull’inestetismo della cellulite, cerco sempre di chiarire insieme a lei, prima di tutto, cosa vorrebbe migliorare maggiormente e quali sono i punti che considera critici delle sue gambe.
Una volta chiariti i desideri della paziente, è il momento di specificare la sua situazione dal punto di vista medico, partendo dalla definizione di cellulite, rendendo chiara la differenza tra questa e l’adiposità localizzata oppure la perdita di tono e lassità cutanea.


Concluso ciò, sarà possibile definire il percorso attuabile e i risultati ottenibili, decidendo insieme alla paziente le priorità e la procedura.


Tuttavia, per ottenere buoni risultati, ascolto e chiarezza non sono sufficienti.


Per poter rispondere in modo adeguato alle esigenze delle nostre pazienti, è necessario, disporre di tecnologie che pochi centri possiedono, con la possibilità di unire le tecniche chirurgiche a quelle non invasive.



Cellulite: gli approcci 


L’approccio agli inestetismi che colpiscono le gambe, dovrebbe essere in grado di agire su:



  • Problemi vascolari: con scleroterapia, laserterapia, T.R.A.P, o chirurgia vascolare.

  • Adiposità localizzata: con liposcultura, lipoaspirazione o criolipolisi.

  • Aspetto a buccia d’arancia e avvallamenti di gambe e glutei: con la recisione precisa e controllata dei setti fibrosi che li causano, attraverso la Subcision guidata.

  • Lassità cutanea: con radiofrequenza, ultrasuoni microfocalizzati, biostimolazioni cutanee.


Per questo motivo, precisa la dott.ssa Giogini, “credo che le pazienti stanche degli scarsi risultati, dovrebbero rivolgersi a centri specializzati nel trattamento della cellulite, che dispongono di tecnologie all’avanguardia e di un approccio multidisciplinare, che possa far fronte a tutte le problematiche legate agli inestetismi della Cellulite”.


La cellulite non è semplice da trattare, ma con i giusti strumenti a disposizione per combatterla, conclude la dott.ssa Giorgini, è diventata una sfida stimolante e gratificante, sia per me che per le mie pazienti. Con l’approccio e le tecniche adeguate, si possono ottenere risultati gradevoli, e senza dubbio, ogni paziente alla quale siamo in grado di far ottenere tali risultati, è una paziente felice, che vivrà meglio il suo corpo, la sua vita, la sua intimità.


 

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