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Acido polilattico per filler e fili riassorbibili

Acido polilattico per filler e fili riassorbibili


Lun 17/12/2018 | Dott. Tania Basile

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L'acido polilattico è un polimero dell'acido lattico di origine sintetica; prodotto tramite il processo di polimerizzazione ottenuto da processi fermentativi operati da batteri.

L'acido polilattico è largamente sfruttato nell'ambito della medicina estetica, dove viene utilizzato sotto forma di filler in alternativa alla chirurgia plastica ed è biodegradabile ed assorbibile.

L’acido polilattico viene utilizzato dai medici chirurghi estetici per correggere gli inestetismi del volto, quali: rughe, solchi, occhiaie, ecc.

L’acido polilattico si presenta sotto forma di polvere micronizzata e per essere utilizzato deve prima essere diluito in acqua sterile ed iniettato nello strato del derma superficiale attraverso micro-siringhe.

La presenza nel derma dell’acido polilattico stimola la sintesi di collagene, ma a tutti gli effetti i risultati si possono apprezzare solo dopo circa 6 settimane; per un risultato apprezzabile e soddisfacente, sono necessarie un minimo di 3 sedute di circa mezzora l’una per la correzione di piccole imperfezioni.

Le iniezioni all'acido polilattico rappresentano una metodica innovativa, mini-invasiva e di lunga durata per la correzione dei difetti tipici dell'invecchiamento cutaneo.

L’acido polilattico ha molte caratteristiche positive come la lunga durata, gli scarsi effetti collaterali, la biodegradabilità, e la naturalezza che dà al viso come risultato finale.

Il trattamento con acido polilattico trova indicazione anche per la cellulite, per il trattamento delle gambe e il rimodellamento.

Possibili effetti collaterali dell’acido polilattico


L’acido polilattico dopo essere applicato può creare qualche effetto collaterale anche se minimo, tra questi ricordiamo piccoli ematomi, ecchimosi, edemi, ed altro che però si risolve quasi subito, ovvero, dopo pochi giorni.

Gli effeti collaterali si manifestano raramente, semmai ciò dovesse accadere la causa è da ricercarsi nell’esecuzione errata dell'iniezione.

Controindicazioni


L’acido polilattico è controindicato nei casi di malattie cardiovascolari, della cute, neoplasie o altri disturbi gravi, anche le donne in gravidanza o che allattano non possono usufruire di questa tecnica.

Filler a base di acido polilattico


Tramite l’utilizzo di acido polilattico sono nati i filler a base di acido polilattico che rientrano tra le tipologie di filler bioriassorbibili.

Il risultato ultimo dei filler a base di acido polilattico è legata al fattore volumetrico e riempitivo associato all’iniezione inducendo la sintesi di collagene ad opera dei fibroblasti. Sarà quindi la deposizione di nuove fibre collagene nei mesi successivi a determinare il riempimento del solco in maniera naturale. Soltanto che dopo circa 11 mesi essendo un elemento riassorbibile, va ripetuto, proprio perchè non permanente.

Durante il post-trattamento è importante massaggiare le zone trattate con una crema lenitiva. Sono sempre di più i pazienti che decidono di sottoporsi a trattamenti estetici e tra e richieste principali c’è quella di usufruire di interventi non invasivi ed indolore.

Tra le novità esiste la possibilità di usufruire di fili riassorbibili ; una tecnica di inserimento di questi fili è quella meglio definita “Thread Lift”, un trattamento per viso e corpo, senza incisioni ed in ambito ambulatoriale; questi fili riassorbibili garantiscono il sollevamento dei tessuti rilassati, con un effetto di soft lifting .

I fili riassorbibili sono utilizzati da tempo nel campo della chirurgia e cardiochiruria. Il loro compito è quello di contrastare i cedimenti cutanei, in maniera non traumatica e totalmente naturale. Lo scopo è quello di evitare l’utilizzo del bisturi.

Fili riassorbibili in acido polilattico


La composizione dei fili riassorbibili ha lo scopo ultimo e la caratteristica di favorire la stimolazione del tessuto cutaneo, provocando la proliferazione di nuovo collagene, con un effetto di ringiovanimento che si concretizza in tonicità e rinnovata elasticità; si genera una micro-reazione infiammatoria che favorisce la stabilità e la durata nel tempo dei risultati ottenuti.

I fili bioriassorbibili vengono eseguiti in ambulatorio con l’ausilio di anestesia locale, il trattamento a seconda di quanti fili bisogna inserire oscilla come tempo intorno ai 60 minuti.

Il trattamento con i fili riassorbibili è davvero poco invasivo consentendo di tornare subito alle attività quotidiane, ma questo è soggettivo a seconda della zona trattata.

Bisogna evitare però di fare attività sportiva e di esporsi al sole per qualche settimana. I fili bioassorbibili esistono in diversi materiali, ma il più sicuro utilizzato è in acido polilattico con coni bidirezionali; questi fili hanno due vantaggi, ovvero, sono ancoranti e sono biostimolanti grazie all’azione dell’acido polilattico che provoca, come già detto, la stimolazione della produzione del collagene senza una grossa reazione infiammatoria.

L’effetto lifting che si crea con i fili bioassorbibili è immediato e avviene lentamente rendendo la pelle nei mesi seguenti più tonica ed naturale.

Questi fili riassorbibili sono adatti a pazienti giovani e meno giovani, l’effetto varia a seconda del paziente circa 12 mesi.

Il posizionamento dei fili bioassorbibili crea un effetto lifting immediato, favorendo la produzione naturale di collagene, rimodellano il tessuto, contribuiscono al sostegno delle parti molli della zona trattata, stimola il metabolismo cellulare, aumenta la microcircolazione. L’applicazione è praticamente indolore ed il paziente non ha bisogno di tempi di recupero.

Il trattamento è sicuro, senza rischi e complicanze; L’acido polilattico è stato creato e migliorato nel tempo proprio per chi vuole mantenere l’aspetto del viso più naturale possibile eliminando però i graduali effetti dell‘età che avanza.

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