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Profiloplastica: zigomi e naso perfetti a colpi di filler

Profiloplastica: zigomi e naso perfetti a colpi di filler


Gio 23/10/2014 | Dott. Melania Battistella

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Ridefinirne il profilo del viso ottenendo con trattamento medico non chirurgico? Ebbene, se si parla di riempire zone vuote e non di asportare parti in eccesso si può; esistono infatti delle alternative ad una vera e propria plastica.


Quali parti del volto possono essere trattate e perchè?


Gli zigomi e il naso, ambedue zone importanti per l' armonia del viso.


I primi delineano la regione delle palpebre e marcano il confine con la guancia ed il naso e vengono trattati quando il volume è ritenuto insufficiente e si vuole conferire un carattere accentuato alla parte. Questo oltre che rendere il viso più giovane, aiuta a prevenire il cedimento dei tessuti del viso; inoltre alcuni trovano che gli zigomi delineati siano più fotogenici.


Il secondo per chi vuole far scomparire un'eventuale gibbo nasale, sollevare all'insù la punta in base all'equilibrio del viso senza alterarne l'armonia, chi presenta veri e propri schiacciamenti che vanno riempiti come il cosiddetto naso a sella, o per riempire i solchi naso genieni.


Quale tecnica viene utilizzata?


Trovano indicazione specifica per entrambe le zone le iniezioni di fillers, sostanze biocompatibili, a diversa composizione a seconda della sede che si desidera trattare e in base alla loro durata nel tempo. 


I fillers riassorbibili, grazie alla capacità di stimolare la sintesi ex novo di collagene, richiamando e trattenendo acqua, contribuiscono notevolmente a migliorare l'aspetto globale del volto e sono ideali per chi vuole cambiamenti immediati senza bisturi ma non troppo significativi ed improvvisi.


Ovviamente i risultati sono temporanei e con successivi ritocchi garantiranno un rimodellamento naturale e progressivo. In caso di il paziente non sia soddisfatto si ha il vantaggio di un ritorno alla condizione iniziale.


Situazione diversa per quel che concerne i permanenti dato che, una volta impiantati, non si può più tornare indietro e comunque seguono le modificazioni fisiologiche del viso o particolari alterazioni del peso corporeo. Nel caso delle protesi è richiesto anche intervento chirurgico.


Il risultato dipende fortemente dalla situazione di partenza , come in tutti i trattamenti. Inevitabile dunque una discussione preliminare sulle possibilità e sui limiti del risultato voluto.


In che cosa consiste il trattamento?


Dopo un’accurata anamnesi per valutare se esistono delle controindicazioni (uso di alcuni medicinali, processi infettivi in atto o trascorsi, collagenopatie, gravidanza, disturbi della coagulazione) e senza test preliminari, il trattamento può essere svolto in ambulatorio in tempi rapidissimi.


Dopo applicazione di un anestetico topico, il filler viene iniettato nel sottocute, nei punti prestabiliti, procedendo allo stesso tempo a modellarlo con le mani per favorire la corretta distribuzione.


E’ possibile intervenire sia con ago sottile sia con micro cannule, soprattutto in caso il medico prediliga un aumento volumetrico disposto su più piani per ridurre il trauma legato allo spostamento dell'ago.


Per quanto riguarda il naso i punti di iniezione sono principalmente la radice in caso si intenda spianare il gibbo, la punta per un’effetto sollevamento (in tal caso a volte, per migliorare il risultato si inietta anche la tossina botulinica alla base del naso, così da paralizzare temporaneamente il piccolo muscolo che fa abbassare la punta), il dorso per eliminare irregolarità o depressioni. Il rinofiller riassorbibile può essere utilizzato anche per la correzione del collasso della cartilagine articolare rimasto dopo intervento di chirurgia primaria, quindi per un problema di tipo funzionale e non puramente estetico.


Se parliamo di zigomi si andrà a ridelineare la prominenza, correggendone la forma semplicemente riempendo dove c’è da riempire e in base alle diverse esigenze del paziente.


Una normale vita sociale può essere ripresa subito dopo dato che al più, in alcuni casi, vengono lasciati dei cerottini per sostenere il materiale nel sito di iniezione. Gli unici effetti collaterali possono essere una sensazione di prurito nell'area trattata, ecchimosi, un certo gonfiore anche se non visibile, a volte dei nodulini di consistenza dura che non sono più avvertibili dopo alcuni giorni. Può essere opportuno applicare degli impacchi freddi la sera successiva al trattamento e dormire eventualmente con la testa un po' sollevata per la prima notte.
L’uso di materiali con limite di efficacia nel tempo descrive molto raramente reazioni infiammatorie importanti tipo pustole o noduli granulomatosi persistenti.


Termini di sicurezza.


Nel caso vengano utilizzati composti permanenti questi tipi di reazione assieme ad ulcerazioni sono molto più frequenti ed importanti (si creano veri e propri granulomi da corpo estraneo) tanto che vedono spesso come unica soluzione la pulizia chirurgica con inevitabili cicatrici. Sono descritti in letteratura e sono da considerarsi molto pericolosi: di alcuni ne è stato proibito l’uso.


Detto questo, il naso resta in ogni caso una zona a elevata perfusione quindi non si è esenti dall’eventuale rischio di necrosi: è bene quindi adottare tutta la cautela necessaria.


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