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Scacco matto ai segni del tempo

Scacco matto ai segni del tempo


Ven 17/04/2020 | Dott. Nicola Pisciotta

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Gli ingredienti dell’elisir per una bellezza senza tempo sono tre e non si tratta di formule magiche, anche se il risultato che ci permettono di ottenere si può davvero avvicinare alla magia.

La “bacchetta magica” è nascosta innanzitutto nelle mani e nella competenza del medico estetico, il quale, combinando attenzioni volte alla prevenzione della comparsa dei segni del tempo ed innovativi trattamenti mini-invasivi che oggi la medicina estetica è capace di offrire, è in grado non solo di fermare le lancette dell’orologio biologico ma anche di portarle anche qualche anno indietro. Come è possibile?

Non c’è trucco e non c’è inganno, solo il risultato di tecnologie validate scientificamente, di molecole di ultima generazione e di un panorama dei trattamenti di medicina estetica che rispecchiano sempre più l’inclinazione e le richieste delle pazienti verso il preservare armonia e naturalezza dei connotati del volto e del corpo. Le metodiche e tecnologie utilizzate sono sempre meno invasive.

Invecchiamento cutaneo: quali sono le cause e i segni


Quando si parla di invecchiamento cutaneo possono comparire i termini crono-aging e foto-aging.

Il primo si riferisce al naturale processo di invecchiamento correlato all’età anagrafica. A partire già dai 25 anni, il nostro organismo inizia a diminuire la produzione di collagene, elastina ed acido ialuronico, che sono tre molecole fondamentali per il mantenimento della struttura dell’epidermide.

La pelle è infatti formata da tre strati: a partire dall’esterno troviamo epidermide, derma e tessuto sottocutaneo (o ipoderma). L’epidermide è la parte che vediamo e che ha una funzione prevalentemente protettiva e di termoregolazione, derma e ipoderma hanno invece una funzione riempitiva e di sostegno.

È proprio nel derma che troviamo collagene, elastina ed acido ialuronico. Le prime due si organizzano in fibre che, intercalandosi tra loro, formano una rete di sostegno stabile. L’acido ialuronico, legando a sé moltissime molecole di acqua, forma sorta di matrice gelatinosa che conferisce alla pelle elasticità e morbidezza.

La diminuzione graduale e progressiva della concentrazione di queste tre proteine nel derma, porta la pelle a perdere la sua idratazione profonda, la sua elasticità e la sua compattezza, e iniziano a comparire i principali segni dell’invecchiamento: rughe di espressione, perdita dei volumi del volto e scivolamento del tessuto cutaneo verso il basso. Questi segni iniziano a comparire in genere intorno ai 40 anni, ma sono il risultato di un processo che, come abbiamo visto, inizia molti anni prima.

Sempre correlato all’invecchiamento cutaneo è il foto-aging, termine che si riferisce all’effetto dei raggi ultravioletti sulla pelle. L’esposizione prolungata al sole, ancor più se senza protezione, aumenta la produzione nell’organismo di radicali liberi, molecole altamente reattive e direttamente collegate all’invecchiamento cellulare.

La medicina estetica mette a disposizione attualmente una vasta gamma di tecniche non invasive o mini invasive, che permettono al medico di stilare un protocollo di trattamento personalizzato per ogni paziente, sulla base ad esempio delle caratteristiche della pelle e dell’età. I risultati che si ottengono in termini di ringiovanimento e miglioramento degli inestetismi legati all’invecchiamento sono visibili ma naturali.

Medicina estetica e ringiovanimento cutaneo: il parere del medico estetico


Il Dottor Nicola Pisciotta, medico estetico, illustra i passaggi da seguire per la formulazione del miglior protocollo personalizzato per ciascun paziente, e spiega quali sono le tecniche più evolute della medicina estetica da lui utilizzate per ottenere l’effetto di ringiovanimento cutaneo a 360°.

“Ritengo necessario innanzitutto inquadrare globalmente il paziente. Precondizione fondamentale: eseguire un’attenta analisi della condizione clinica per cercare di capire quale sia lo stile di vita della persona che si ha di fronte. Una corretta anamnesi, un approfondito esame obiettivo ed eventuali esami strumentali sono i passaggi fondamentali prima di cominciare ad intervenire con indicazioni preventive e trattamenti. Successivamente, come accennavo, si propone un programma preventivo, costituito di indicazioni e linee guida in ambito alimentare, cosmetico e sportivo o motorio a seconda dello stato e delle condizioni e dell’età del paziente.

Si passa quindi poi al programma correttivo, che ha il compito di intervenire direttamente sui segni del tempo.

Per quest’ultima fase, in questa intervista farò riferimento in particolare a tre trattamenti: il primo consiste nella distensione delle rughe statiche mediante l’iniezione di un filler a base di acido ialuronico, una sostanza presente naturalmente nel nostro corpo e dunque assolutamente biocompatibile e sicura.

I filler a base di acido ialuronico sono multifunzionali e utili per ripristinare i volumi perduti e per lavorare su volumi esistenti. Qualche esempio? Si possono correggere il profilo della piramide nasale, la forma dei glutei o dei polpacci e anche gli esiti cicatriziali di acne o varicella. Tra i vantaggi derivanti dall’adozione di questa tecnica vi è l’assoluta sicurezza della molecola iniettata, la possibilità per il paziente di tornare immediatamente alle proprie attività quotidiane e la durata del risultato ottenuto pari ad un anno”.

Il secondo trattamento mira allo spianamento delle rughe mimiche.

“Per distendere le rughe dinamiche orizzontali della fronte e quelle d’espressione di contorno occhi e glabella” - continua il Dottor Pisciotta – “utilizzo con soddisfazione la tossina botulinica. Si tratta di una molecola che, in mani esperte e capaci, non ha alcun effetto collaterale, e se usato da mani esperte, non inficia in alcun modo la naturalezza espressiva del volto, garantendo risultati ottimi.
Anche dopo il trattamento a base di tossina botulinica, è possibile tornare alla vita di tutti i giorni senza alcuna controindicazione, la mini invasività del trattamento lo rende sostanzialmente indolore e si garantisce un risultato ottimale fino a sei mesi dall’inoculazione”.

Già attraverso questi due diversi approcci correttivi si ottengono miglioramenti considerevoli, ma la tecnologia mette a disposizione della medicina estetica un'ulteriore possibilità: il laser, in grado di eseguire un fotoringiovanimento della pelle del paziente.

Il Dottor Pisciotta spiega in quali situazioni il laser può essere un alleato impareggiabile:

“Il trattamento laser permette di intervenire su rughe di diversa profondità, su capillari molto visibili e sulle discromie, cancellandole. Questo approccio integrato ferma e porta indietro l’orologio biologico del paziente, in altre parole, l’associazione delle tre procedure consente di dare un vero e proprio scacco matto al tempo!”.

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