Accesso
Dottori
È boom della medicina estetica

È boom della medicina estetica


Mer 09/10/2019 | Dott. oreste Di Matteo

Condividi su Facebook Condividi su Twitter

In chirurgia estetica ormai la nuova tendenza va verso interventi più piccoli, meno invasivi quindi localizzati, nonchè meno costosi, come la tossina botulinica, le infiltrazioni di e con acido ialuronico ed il peeling.


Nessun cambiamento di tendenza per quanto riguarda la mastoplastica additiva rimasta bene o male stabile. Gli interventi invece che si tende a fare di meno sono quelli di mastoplastica riduttiva e rinoplastica.


Negli ultimi anni sono aumentate in modo esponenziale le richieste di trattamenti estetici da parte degli uomini fra i 35 ed i 60 anni.


Il desiderio di sentirsi ‘'belli, giovani'’ ed in armonia con se stessi e con gli altri insomma non muore neppure in tempi di crisi economica. Con stupore di molti gli ultimi dati relativi al settore della chirurgia e soprattutto della medicina estetica sono accompagnati da un segno positivo.


La medicina estetica risulta secondo gli ultimi dati sempre in crescita e sono molti i dati a nostro favore a conferma di ciò.


 Ad aumentare, dunque, è soprattutto la medicina estetica, considerando che ha i costi più accessibili, le persone oggigiorno non vogliono rinunciare a curarsi e, pur di farlo, si orientano verso trattamenti meno costosi, ma che, allo stesso tempo, li facciano sentire ancora belli e desiderati.


La crisi economica cioè, non ha diminuito la richiesta di interventi estetici, ma ha indirizzato le persone verso pratiche meno costose, facendo registrare ai primi posti la domanda per i trattamenti a base di botox, contro gli inestetismi.


 Dunque la medicina estetica è una branca medica in netta crescita e per il quale, secondo recenti studi, potrebbero aprirsi anche nuove prospettive di utilizzo: il botox, ad esempio, potrebbe in futuro essere impiegato anche per curare problemi come la sindrome depressiva, il tutto agendo a livello dei muscoli facciali.


Si stanno effettuando diversi test su un possibile legame tra cervello e muscoli, questa ricerca la sta svolgendo la Georgetown Medical School ed è in pubblicazione sul "Journal of Psychiatric Research".


Questo legame fra il cervello e i muscoli delle espressioni facciali in cui il cervello è in grado di monitorare e valutare le espressioni e rispondere a queste generando lo stato d'animo appropriato.


 La ricerca della Georgetown Medical School, commenta Basoccu, "conferma un dato già studiato scientificamente, e cioè il fatto che un aspetto più gradevole, e quindi un aumento dell'autostima, risultano essere elementi che migliorano l'umore".


 Con tassi annui di crescita del fatturato a doppia cifra, la medicina estetica è diventata uno dei motori dell’industria farmaceutica. Quello delle previsioni delle società di ricerca specializzate nel settore è un coro senza stonature ovvero entro pochi anni vi sarà un vero e proprio boom di questa specialità medic-chirurgica: secondo MarketsandMarkets, per esempio, la medicina estetica è destinata entro il 2023 a superare un giro d’affari globale di 17 miliardi di dollari, dai 10,3 miliardi del 2018, con una crescita media annua di oltre il 10%.


Più ottimista una recente analisi di P&S Intelligence, che stima un fatturato mondiale nel 2023 pari a 19,4 miliardi di dollari dagli 8,6 miliardi del 2018, pari a una crescita media annua del 12,2%. Stando invece a Credence Research, il settore è destinato a superare i 22,5 miliardi di dollari di giro d’affari entro il 2026, con una crescita media annua del 9,9% in otto anni.


 La medicina estetica rappresenta un ramo della ricerca scientifica che utilizza cure poco invasive per migliorare l’aspetto fisico delle persone: si va dai trattamenti di rughe e cicatrici, all’ossigenazione della pelle, passando per creme rassodanti e antismagliature.


 Dal punto di vista geografico, il primo mercato è quello del Nord America, trainato dagli Stati Uniti, ma senza dubbio quello più dinamico è rappresentato dall’ Asia, in netto sviluppo invece In Europa.

Vuoi avere maggiori informazioni?
CONTATTA IL MEDICO


Articoli correlati

Accesso contenuti completi

x