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Gli ultrasuoni microfocalizzati per lassità cutanea

Gli ultrasuoni microfocalizzati per lassità cutanea


Gio 21/04/2016 | Dott. Gabriela Vasilescu

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L'invecchiamento cutaneo ha un impatto sociale non indifferente, anche la persona più tranquilla ed equilibrata può incontrare l'infelicità nel vedere allo specchio il proprio declino cutaneo. La pelle, come tutti gli altri organi, con l'avanzare nell'età, soffre delle modifiche morfologiche e fisiologiche che portano a cambiamenti visibili   più o meno significativi. Questo processo può essere ulteriormente potenziato anche da fattori fisici, chimici e meccanici che si possono verificare durante la vita del soggetto. Ovviamente le aree più esposte ai fattori ambientali, come il viso, il collo, il décolleté, le mani, sono le prime ad essere compromesse  con una maggiore rilevanza rispetto ad altre aree del corpo e, purtroppo, anche i naturali processi riparativi e di rinnovamento cutaneo perdono efficacia  con l'età. I primi segni d'invecchiamento si manifestano verso la quarta decade di vita, sia a livello dell'epidermide, con significative  modifiche dello strato cheratinico, che a livello dermico con una sensibile variazione del numero  delle cellule e della presenza di elastina. Infine, il collagene naturale presente viene degradato mentre la capacità di produrne di nuovo è sensibilmente ridotto.


La tecnologia degli ultrasuoni microfocalizzati è stata sviluppata proprio per venire incontro ad una richiesta sempre più alta di tonificare le aree del corpo che hanno perso la loro elasticità tramite un metodo non invasivo. Si tratta di una nuova tecnologia approvata FDA e inquadrata come lifting non chirurgico.



Vengono infatti utilizzati ultrasuoni microfocalizzati così specifici che agiscono in modo selettivo, e non invasivo, sia a livello del derma profondo reticolare che nella fascia muscolare profonda di sostegno. Si sviluppa così un efficace doppio effetto: la contrazione delle fibre di collagene esistenti e contemporaneamente  un primo importante stimolo per la formazione di collagene, con conseguente immediato miglioramento della trama  e della luminosità cutanea. L'effetto successivo è la visibile comparsa di nuovo turgore ed elasticità della pelle con un effetto 'lifting' della zona trattata. Il fatto che il trattamento venga eseguito con una scansione ecografica ad alta risoluzione in tempo reale, consente al medico di avere un ottimo e sicuro controllo sia sull'energia erogata che sulla profondità di erogazione indirizzata ai tessuti bersaglio.


Gli ultrasuoni microfocalizzati vengono consigliati nella fascia 30-60 anni a tutte le persone con lievi  omoderati cedimenti cutanei ma con un tessuto sottocutaneo ben conservato. In genere viene indicata una sola seduta di trattamento. Una prima visita di approfondimento clinico e inquadramento dell'inestetismo è indispensabile  proprio per confermare l'idoneità del soggetto al trattamento in modo da poterne rispettare le aspettative.


Gli ultrasuoni microfocalizzati sono indicati per l’innalzamento del sopracciglio e per le lassità palpebrali sia superiori che inferiori, ma anche per riacquistare, se compromesso, l'ovale del viso, la lassità del collo, la perdita dell'angolo cervico mentoniero che  pregiudica l'armonia del volto,  la microrugosità/lassità del décolleté. Una menzione particolare merita  il volto asiatico perchè con gli ultrasuoni microfocalizzati si ottiene un importante miglioramento del “V” del terzo inferiore del viso con conseguente rimodellamento submentoniero. Il trattamento ad ultrasuoni microfocalizzati è condotto in anestesia topica e qualche volta in anestesia locale, questo secondo caso si applica solo ai soggetti particolarmente sensibili. La durata del trattamento varia in base alle aree da trattare da un minimo  10 minuti ad un massimo di 90 minuti. Dopo il trattamento si può ritornare alle normali attività senza particolari accorgimenti.


 


In base alle caratteristiche individuali i primi risultati degli ultrasuoni microfocalizzati iniziano a vedersi a 2 mesi dal trattamento e l'area trattata migliora sempre di più e costantemente  nei 6 mesi successivi; i risultati sono stabili per non meno di 18 mesi. Il trattamento può essere eseguito in qualsiasi periodo dell'anno e su qualsiasi fototipo.


L'integrazione per via sistemica dei precursori di collagene è desiderabile. Il medico responsabile del trattamento con gli ultrasuoni microfocalizzati vi consiglierà, nel protocollo, l'assunzione dell'integratore che meglio si adatterà  al vostro caso. L'invecchiamento cutaneo accentuato, le gravi lassità cutanee, lo scarso tessuto sottocutaneo, i grandi fumatori sono casi in cui, purtroppo , è precluso  trattamento.




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Vasilescu Gabriela

Autore

Dermatologia,Medicina estetica

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