Accesso
Dottori
La labioplastica per il rimodellamento vaginale

La labioplastica per il rimodellamento vaginale


Mar 08/06/2021 | Dott. Tania Basile

Condividi su Facebook Condividi su Twitter

La labioplastica è un intervento chirurgico che ha come scopo il rimodellamento delle piccole e grandi labbra. La condizione delle labbra vaginali può essere caratterizzata da ipertrofia dei tessuti, asimmetria, deficit funzionali, mutilazione o condizioni congenite di intersessualità che condizionano la qualità della vita delle pazienti. Inoltre, la conformazione delle labbra vaginali è assai diversa negli individui e soggetta all’invecchiamento cutaneo o ad eventi traumatici come il parto.

Introduzione

L’equilibrio psico-fisico è alla base del benessere degli individui. Tale equilibrio è spesso messo in discussione da difetti estetici o funzionali che condizionano i rapporti interpersonali e la percezione di sé. Molte donne avvertono disagio in rapporto alla condizione delle proprie piccole e grandi labbra; siano esse troppo piccole o grandi, così come asimmetriche o mutilate per ragioni culturali.

Sebbene in passato alcuni temi fossero considerati marginali e superflui, o addirittura tabù, oggi è stata intesa la centralità del benessere individuale della donna in riferimento a questo tipo di problematiche. La chirurgia plastica, perciò, ha consolidato la propria esperienza in questo ambito sviluppando tecniche di intervento capaci di risolvere definitivamente i difetti, estetici e funzionali, legati alle piccole ed alle grandi labbra.

Cos’è la labioplastica


La labioplastica, spesso definita anche lifting vaginale, è un intervento chirurgico utilizzato per la correzione del profilo delle piccole e grandi labbra. L’intervento è chiamato a risolvere problemi relativi alle asimmetrie delle labbra, all’ipertrofia dei tessuti, al rilassamento cutaneo dovuto all’invecchiamento o al parto, risultati di eventi traumatici o malformazioni congenite. Tecnicamente il termine si riferisce solo alla riduzione delle piccole labbra ciononostante viene largamente utilizzato per descrivere gli interventi di modellamento di tutto il complesso delle labbra vaginali.

Chirurgia estetica dei genitali femminili: una panoramica

Gli interventi di chirurgia estetica dei genitali femminili comprendono tutti quegli interventi, a fini estetici o funzionali, che riguardano le piccole e le grandi labbra, il monte di venere e, in parte, il canale vaginale. Il ricorso alla chirurgia estetica vaginale è fatto da donne di diverse fasce d’età, solitamente sopra i 30 anni sebbene sia in rapida diffusione anche tra le teenager.

Gli interventi di chirurgia estetica dei genitali femminili comprendono:

  • Labioplastica

  • Vaginoplastica

  • Ringiovanimento vulvare

  • Imenoplastica

  • Lifting del monte di Venere


Perché fare la labioplastica, si o no?


Sull’effettiva validità della labioplastica vi è un ampio dibattito scientifico. Parte dei medici sostiene che sia necessario valutare attentamente i rischi legati all’intervento soprattutto in merito alla riduzione della sensibilità e, dunque, del piacere sessuale. È altresì chiaro che la dimensione e la forma delle labbra vaginali sia motivo di disagio per molte donne che dopo l’intervento riacquistano fiducia e riequilibrano i propri rapporti sociali.

La labioplastica si esegue per:

  • Ipertrofia delle piccole e grandi labbra

  • Asimmetria delle labbra

  • Malformazioni congenite

  • Lassità a causa di parto, invecchiamento e perdita di peso

  • Condizione di intersessualità


Come si esegue la labioplastica


La labioplastica è un intervento chirurgico e, come tale, necessita di una fase preparatoria pianificata da un chirurgo estetico che si incarica, anche, di informare la paziente sui possibili rischi e le complicazioni legate all’intervento. L’intervento è eseguito in anestesia locale con una durata variabile compresa tra 1 o 2 ore. I tempi dell’intervento sono condizionati dalla quantità di tessuto da rimuovere e dall’eventuale intervento sul prepuzio del clitoride. Le dimissioni sono immediatamente successive all’intervento.

Alla originaria tecnica della resezione dei bordi, nel tempo sono state affiancate tecniche innovative che consentissero di preservare la funzionalità dei tessuti, la rugosità naturale delle labbra e le terminazioni nervose. Le nuove tecniche, inoltre, cercano di sopperire alle problematiche relative al cappuccio clitorideo che va incontro, spesso, a deformazione con la tecnica classica.

Con la tecnica di disepitelizzazione, ad esempio, i tagli sono fatti in senso verticale nella zona centrale o ai lati delle labbra. Questo metodo permette di preservare la naturale rugosità del bordo labiale e sensibilità. La labioplastica con clitoride non incappucciato, invece, è la tecnica chiamata a correggere le deformità del cappuccio clitorideo sia a causa di una naturale dismorfia del cappuccio sia in seguito a labioplastica tradizionale. Gli interventi possono essere eseguiti con bisturi o con laser medicale; quest’ultimo capace di cauterizzare immediatamente le incisioni mentre negli altri casi si fa ricorso all’elettrofolgorazione.

Tempi di recupero labioplastica


Le dimissioni, dopo l’intervento, avvengono in giornata senza la necessità di alcun bendaggio vaginale. Le raccomandazioni del chirurgo si focalizzano, in questa fase, sulla corretta pulizia e disinfezione della ferita e l’applicazione di antibiotici ad uso topico, diverse volte al giorno, almeno per una settimana.

A distanza di circa 7/10 giorni la paziente è chiamata a visita di controllo per verificare il corretto decorso della ferita, l’assenza di infezioni e l’esame obiettivo dei risultati ottenuti. Per un periodo compreso tra i 30 ed i 40 giorni, sono sconsigliati i rapporti sessuali, le attività sportive così come l’utilizzo di abbigliamento stretto e costrittivo.

Controindicazioni ed effetti indesiderati della labioplastica


La labioplastica è una tecnica consolidata e sicura che, in genere, non comporta effetti collaterali importanti e rischi per le pazienti. Nell’alveo delle controindicazioni sono ricomprese tutte quelle condizioni patologiche vaginali in essere, la presenza del ciclo mestruale e/o infezioni del complesso vaginale.

Le principali controindicazioni sono riferibili a:

  • Presenza di neoplasie ginecologiche

  • Presenza di infezioni vaginali

  • Ciclo mestruale

  • Pazienti fumatrici

  • Aspettative irrealistiche


Sul piano dei rischi, essendo un intervento chirurgico sono implicite le condizioni di edema ed ecchimosi nonché sanguinamento. Un ulteriore complicazione è quella legata alle infezioni e per tale preoccupazione viene sconsigliato l’intervento durante il ciclo mestruale.

I principali rischi della labioplastica sono:

  • Asimmetria delle piccole labbra

  • Infezione

  • Problemi di cicatrizzazione

  • Edema ed ecchimosi

  • Sanguinamento

  • Deformazione del cappuccio clitorideo

  • Perdita o diminuzione della sensibilità labiale


 

In collaborazione con Pasquale Ambrosio

Fonti:

  • Giorgio Bolis, Manuale di ginecologia e ostetricia, EdiSES, 2017.

  • Nicolò Scuderi, Manuale di chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica. Piccin, 2014.

  • Carlo D’Aniello, Manuale di Medicina Estetica, Masterbooks, 2019.

  • Alberto Massirone, Trattato di Medicina Estetica, Piccin Nuova-Libraria, 2010

  • Vincenzo Puppo, Anatomy and physiology of the clitoris, vestibular bulbs, and labia minora with a review of the female orgasm and the prevention of female sexual dysfunction, Clinical Anatomy 26(1), 2017.

Vuoi avere maggiori informazioni?
CONTATTA IL MEDICO


Articoli correlati

Accesso contenuti completi

x