Accesso
Dottori
I fibroblasti: biorivitalizzazione della pelle

I fibroblasti: biorivitalizzazione della pelle


Dom 27/06/2021 | Dott. Tania Basile

Condividi su Facebook Condividi su Twitter

Il fibroblasto è una cellula presente nel grasso e nel tessuto sottocutaneo, è responsabile della produzione di collagene ed di elastina, che sono essenziali per la pelle del viso e del collo. Queste proteine ​​sono essenziali per la riparazione dei tessuti nel caso di una ferita e per mantenere la texture della pelle uniforme e compatta. In generale, il collagene serve per il tono e l'elastina per il supporto elastico e di riempimento.

I fibroblasti e l’invecchiamento cutaneo


Con l'avanzare dell'età i fibroblasti si riducono di numero e rallentano la formazione delle fibre di collagene ed elastina. La matrice diventa sottile e fragile, il derma meno elastico aumenta il rischio della formazione di rughe e linee sottili,  la pelle diventa meno tonica e cadente.

I fibroblasti e la biostimolazione


La biostimolazione con i fibroblasti ripristinerebbe la funzionalità delle cellule che producono collagene con un’azione di stimolazione  delle cellule esistenti ad aumentare la produzione di collagene ed elastina. La biorivitalizzazione è una tecnica di laboratorio che esiste da più di 10 anni, in cui le cellule prelevate dal paziente stesso sono poste in condizioni controllate in laboratorio per la riproduzione vitale di alcune sostanze.

Il principio di base del trattamento di biorivitalizzazione è di:

  • aumentare il numero di fibroblasti

  • aumentare gradualmente le fibre di collagene ed elastina

  • ridurre le rughe e le linee sottili

  • agire sulla elasticità, la consistenza e volume della pelle.


E 'essenziale rivolgersi ad un medico qualificato e formato nell’uso di questa tecnica.  

I fibroblasti e la rigenerazione tissutale: la procedura


Il chirurgo plastico o dermatologo prende un segmento di pelle della parte posteriore dell’orecchio, il segmento di pelle è inserito in una soluzione in una provetta sterile, dopo vari passaggi da questo materiale viene prelevato il plasma che contiene il siero che è essenziale per la crescita di fibroblasti. I campioni saranno trasferiti al laboratorio in condizioni sterili, il laboratorio dovrà essere idoneo al trattamento di questo tipo di campioni. Il tecnico del laboratorio sarà in grado di avviare il processo di coltura delle cellule e di  aggiungere i fibroblasti, lasciando tutto in coltura. Le cellule sono tenute per 5 o 6 settimane fino ad ottenere 10 milioni di fibroblasti, che vengono trasferiti in 10 siringhe ognuna delle quali contiene 1 milione di fibroblasti.
Queste cellule coltivate vengono trasportate al medico, che le trasferirà quanto prima  con delle iniezioni nelle rughe naso-labiali, rughe, linee sottili perioculari, sul viso, collo e dorso delle mani.

La biorigenerazione con i fibroblasti: il candidato ideale
Il paziente ideale è colui che comincia a perdere l’elasticità della pelle da 30 anni a circa 60 anni.
Le rughe si formano a causa di alcuni fattori ambientali come:

  • il sole

  • il fumo

  • la mancanza di idratazione

  • genetica


alcune persone cominciano a sviluppare le rughe sottili intorno alle palpebre e la bocca, poi sulle guance, sul collo e sulla fronte, le  rughe d'espressione sono anche le più marcate.

I fibroblasti e la rigenerazione della pelle: i Risultati


I risultati di questo trattamento non sono evidenti subito; le cellule impiantate iniziano a formare nuovo collagene ed elastina dopo 3 settimane e dopo circa 3 mesi un si potranno notare dei cambiamenti, ma il risultato finale è più o meno visibile dopo 6 mesi.
Alcuni studi sostengono che le piccole rughe sono quelle con il maggior grado di miglioramento, ma è chiaro che questo trattamento è temporaneo.

I fibroblasti e la conservazione per congelamento


È anche possibile congelare qualsiasi frazione della coltura di fibroblasti.
Questi fibroblasti potranno essere usati dopo diversi anni dal prelievo.
Il vantaggio che si potrebbe avere con questi fibroblasti congelati è che sono più vitali perché conservano l’età biologica del paziente cui è stato fatto il prelievo.

I fibroblasti e la rigenerazione della pelle, altre tecniche di ringiovanimento del viso


Le tecniche mini-invasive per ringiovanire il volto, sono sempre più richieste, anche l'applicazione di plasma ricco di piastrine per via sottocutanea agirebbe sul ringiovanimento perché aumenterebbe la circolazione e la formazione di nuovi tessuti con un effetto paragonabile a quello del fattore di crescita che promuove la formazione di tessuto elastico e di supporto.

I fibroblasti e la loro applicazione in chirurgia estetica rigenerativa, sono Senza dubbio il risultato dello sviluppo tecnologico e biomedico che stanno portando verso confini che erano inimmaginabili, anche se i risultai, non sono ancora valutabili nel lungo periodo. 

Vuoi avere maggiori informazioni?
CONTATTA IL MEDICO


Articoli correlati

Accesso contenuti completi

x