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Lifting a ultrasuoni per il ringiovanimento del viso, del collo e del décolleté

Lifting a ultrasuoni per il ringiovanimento del viso, del collo e del décolleté


Sab 01/08/2015 | Dott. Michele Cannatà

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I segni dell’invecchiamento del volto, del collo e del décolleté hanno sempre rappresentato per la maggioranza delle donne ed in parte degli uomini un difetto, seppure fisiologico, da correggere. La chirurgia e la medicina estetica hanno proposto nel corso degli anni soluzioni più o meno valide, ma sempre caratterizzate da alcuni fattori in comune: l’uso di aghi o bisturi e, soprattutto, postumi determinati da gonfiore e/o lividi. Molti pazienti, pertanto, evitano di sottoporsi a trattamenti estetici per la paura innata nei confronti degli aghi e del dolore, così come altrettanti pazienti evitano o limitano le visite dal medico estetico perché non possono mostrarsi in pubblico con un livido o un gonfiore anomalo del volto. E’ proprio a questa tipologia di pazienti che si rivolge il nuovo lifting non chirurgico a ultrasuoni approvato dalla Fda americana.


Il lifting non invasivo con gli ultrasuoni è nato negli Stati Uniti e da pochi mesi è finalmente disponibile anche in Italia. È utilizzato in tutto il mondo, vantando oltre mezzo milione di pazienti, alcuni dei quali sono stars di Hollywood.


E’ bene sottolineare che sebbene il lifting a ultrasuoni non sia in grado di riprodurre gli stessi risultati di un lifting chirurgico, il trattamento genera “un effetto lifting”, ovvero un maggior tono e turgore cutaneo che determina una riduzione visibile della lassità del volto.


Gli ultrasuoni micro focalizzati sviluppano un’elevata energia che, trasformatasi in calore, induce delle microlesioni dermiche e, quindi, stimolano l’organismo ad attivare la neocollagenesi favorendo una riparazione fibroblastica che si manifesta con un ringiovanimento cutaneo.


La caratteristica unicadel lifting a ultrasuoni, che la contraddistingue da qualsiasi altro trattamento,consiste nella possibilità di poter trasferire il danno istologico non solo nel tessuto sottocutaneo, ma anche nel tessuto fibromuscolare (SMAS), struttura anatomica che fino ad oggi veniva distesa unicamente mediante chirurgia; tutto ciò senza arrecare alcun danno alla componente epidermica.


Il meccanismo d’azione del lifting a ultrasuoni, pertanto, si basa su una naturale funzione espletata dal corpo: quando la produzione di fibre collagene rallenta con il trascorrere degli anni, gli ultrasuoni focalizzati la riattivano e la stimolano, contrastando la degenerazione dei tessuti, causa della lassità.


Il lifting a ultrasuoni è estremamente sicuro se eseguito da un medico esperto.  La  tecnologia di controllo dedicata  permette  allo  specialista di monitorare costantemente l'andamento del trattamento attraverso una sonda ecografica.


Il trattamento viene svolto, quindi, in assoluta sicurezza, senza arrecare alcun dolore al paziente e, soprattutto, permettendo una ripresa immediata delle attività. Il tempo necessario può variare da 20 minuti ad 1 ora e mezza, in considerazione dell’area da trattare.


E’ sufficiente un’unica seduta per poter apprezzare i risultati, che si manifesteranno dal terzo al sesto mese, per perdurare per 18-30 mesi. Questi, ovviamente, saranno tanto più evidenti quanto più moderata sarà la lassità cutanea da correggere e comunque il trattamento è ripetibile qualora i segni dell’invecchiamento siano più importanti.


Inoltre, il lifting non chirurgico a ultrasuoni può essere utilizzato in associazione ad altre procedure, per migliorare ed accentuare il ringiovanimento.




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Cannatà Michele

Autore

Chirurgia plastica,Medicina estetica

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