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Ultrasuoni microfocalizzati per il lifting non chirurgico

Ultrasuoni microfocalizzati per il lifting non chirurgico


Mar 01/03/2016 | Dott. Rossana Castellana

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Per ogni donna arriva un momento della vita in cui guardandosi allo specchio l'attenzione si distrae dalla presenza o meno di rughe ma si focalizza sulla perdita di definizione dell'ovale del volto oppure su un improvviso rilassamento del collo.


L'allarme diviene più o meno pressante nei tempi successivi ed a molte viene spontaneo provare a sollevare con due dita la pelle per far riapparire il viso giovane come prima.


 


Ma cosa è successo?


E come vi si può porvi rimedio?


Già verso i 35-40 anni un particolare grasso chiamato bolla di Bichat, presente a livello dello zigomo, si riassorbe per cui in tutte quelle persone che per fattori genetici hanno un  l'osso zigomatico piccolo ecco che  la pelle svuotata dal grasso cede.


Per correggere  ciò, che spesso si evidenzia  dopo i dimagramenti, basta ripristinare il grasso riassorbito con dei filler volumetrici.


Spesso a questo  si associa anche un invecchiamento della pelle con perdita di collagene e di elasticità della stessa. In questi casi i trattamenti che il medico estetico può proporre sono molteplici e vanno dalle biorivitalizzazioni iniettive, senza aghi, con fili,  al trattamento con  apparecchiature varie, soprattutto  radiofrequenze.


Ma purtroppo anche sottoponendosi a questi trattamenti in molti casi l'aspetto di viso e collo migliora poco.


 


Cosa è successo ?


Purtoppo  l'invecchiamento ha interessato oltre che la cute anche le fasce muscolari profonde che hanno perso la loro tensione e come una calza troppo lunga non tengono più i tessuti.


In questi casi a meno di non riempire il volto con un quantitativo enorme di grasso o  fillers che ovviamente tende tutta la pelle ma stravolge i lineamenti  ( ahimè se ne vedono) bisogna inevitabilmente ricorrere alla chirurgia.


Decidere  quindi di sottoporsi ad un vero lifting in cui il chirurgo tiri il muscolo rilassato e poi riposizioni  e riduca la pelle.


 


 Ma la moderna tecnologia ha portato alla creazione di una novità:


IL LIFTING NON CHIRURGICO AD ULTRASUONI FOCALIZZATI


 


Il lifting a ultrasuoni microfocalizzati, appena arrivato in Italia,   è già una realtà consolidata in altri paesi, specie negli Stati Uniti, dove è nato il primo gruppo di ricerca che ha portato la tecnologia – già impiegata da anni in altre branche mediche - in medicina estetica ottenendo persino l’approvazione dalla FDA, severo ente di controllo americano.


 


Come agisce?


Gli ultrasuoni microfocalizzati hanno la proprietà di arrivare in profondità e trasformarsi in calore andando così a stimolare la rigenerazione della fascia muscolare chiamata SMAS che  ricopre i muscoli della faccia e de collo. La maggior tensione di questa porta ad un rialzamento dei muscoli e quindi contrasta il rilassamento del viso e decollètè.


 


Che differenza c'è con le radiofrequenze?


La differenza é la profondità raggiunta, ossia gli ultrasuoni arrivano al fascia muscolare mentre le radiofrequenze anche le più potenti agiscono più in superficie.


 


Quando si vedono i risultati?


Per la contrattura dovuta al calore delle fibre collageniche da  subito si apprezza un viso più teso ma per un risultato stabile bisogna attendere 2-3 mesi, il tempo necessario alla sostituzione delle fibre di collagene " indebolito  e lasso con un  nuovo sostegno giovane e teso.


 


Il risultato è naturale?


Trattandosi di un naturale processo rigenerativo dell’organismo, i risultati del lifting non chirurgico a ultrasuoni microfocalizzati sono assolutamente  naturali e non vanno a modificare le caratteristiche del volto del paziente.


 


Come si esegue e quante sedute si devono fare?


Il paziente è disteso sul lettino, il medico tramite un apparecchio ecografico localizza le strutture profonde della pelle e  le colpisce con precisione con gli  ultrasuoni microfocalizzati.


Il protocollo prevede una sola seduta di trattamento della durata di 30-90 minuti.


 


 Il trattamento è doloroso?


 Il lifting non chirurgico a ultrasuoni microfocalizzati non è di norma doloroso: il paziente può avvertire un fastidio legato alla sensazione di calore, ma è qualcosa di assolutamente sopportabile.


 


 A chi è consigliato?


 Il lifting non chirurgico a ultrasuoni microfocalizzati è adatto in genere a pazienti con lassità cutanea lieve o moderata della fronte, del viso, del collo e decollété, ma solo una visita medica accurata potrà permettere di valutare l’idoneità o meno del paziente a sottoporsi al trattamento.


 


Un protocollo eseguibile solo nei centri medici autorizzati


Il grande successo del trattamento ha però i suoi risvolti negativi: tanti sono i tentativi di copiare l’originale, chiaramente senza alcuna garanzia medica per il paziente e soprattutto esponendo quest’ultimo a seri rischi.


Solo gli specialisti medici autorizzati che hanno eseguito un training avanzato possono eseguire il protocollo nella massima sicurezza garantendo quindi al paziente un’efficacia misurabile e garantita da decine di studi clinici. Il consiglio è dunque quello di rivolgersi solo a medici professionisti che effettuano protocolli certificati dagli enti sanitari internazionali come la FDA.




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Castellana Rossana

Autore

Dermatologia,Medicina estetica

Trieste (TS)


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