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Palpebre cadenti? Ecco come tirarle su!

Palpebre cadenti? Ecco come tirarle su!


Ven 12/12/2014 | Redazione Tuame

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Le palpebre cadenti sono dette anche ptosi palpebrale e possono essere associate sia alle palpebra superiori che a quella inferiori.


La palpebra cadente può essere congenita, ovvero presente sin dalla nascita oppure può presentarsi con l’ età.                                                                                                                                            
Negli adulti in particolare la condizione può essere legata sostanzialmente ai segni tempo e dunque all’ invecchiamento ma può anche verificarsi come complicanza di altre malattie che comportano indebolimento o paralisi del muscolo elevatore o della sua innervazione, a causa di trauma, malattie neurologiche e muscolari, dall’ assunzione di alcuni farmaci o droghe, o, più raramente, a causa di tumori della cavità oculare.



In concreto cosa succede alle palpebre?


Palpebra superiore


Le palpebre superiori iniziano a presentare un eccesso cutaneo e a volte di grasso che le rende pesanti, assumono quell’ aspetto a tendina, dando un senso di stanchezza e di vecchiaia che può talvolta anche interferire con un corretto funzionamento della vista.


Gli eccessi cutanei che possiamo osservare nelle palpebre cadenti infatti sono di vario grado.


Nelle fasi iniziali compare una piega di cute che sovrasta il solco.


Successivamente si può arrivare alla vera e propria scomparsa del solco palpebrale fino al caso in cui la cute è così abbondante che il paziente inizierà a lamentare sintomi come:


  • Difficoltà ad aprire e chiudere gli occhi perché il peso ostacola il sollevamento;

  • Dolore intorno agli occhi;

  • Chiusura del campo visivo specialmente nei quadranti laterali;

  • Difficoltà nel truccarsi ( riferita soprattutto dalle pazienti più giovani);

  • E un cambiamento dell’ aspetto del viso;


Siamo in presenza della cosiddetta blefarocalasi


In questo caso l’intervento chirurgico è la soluzione che migliora l’aspetto estetico delle palpebre cadenti e ha finalità correttiva in termini di qualità di vita. 


Palpebra inferiore


Anche la palpebra inferiore può presentare cute in eccesso che con il passare del tempo diventa più lassa e ridondante, conferendo quell’ aspetto triste e anziano. 



Quali sono i rimedi?



Avere una buona cura della propria pelle 
iniziando a scegliere una buona crema liftante e applicarla a partire dal canto oculare interno con un movimento che va dall'interno verso l'esterno dell'occhio senza esagerare con la quantità (considerando la piccolo e sottile porzione di pelle che deve coprire) picchiettandola con le dita e poi massaggiandola delicatamente fino a completo assorbimento.



  • Iniziare a fare una ginnastica facciale quindi: ruotare contemporaneamente gli occhi prima in senso orario e dopo in senso antiorario per almeno 5 volte; guarda a destra e a sinistra, in alto e in basso, ripetendo questo piccolo esercizio almeno 5 volte; solleva le sopracciglia e mantienile in questa posizione più che puoi aiutandoti anche con le dita. 


Ovviamente a seconda del grado del disturbo delle palpebre cadenti tutto questo potrebbe non bastare e anche in questo caso l’ inestetismo può però essere corretto tramite l’ intervento chirurgico.            


Sia per la palpebra superiore che per l’ inferiore viene effettuata la cosiddetta blefaroplastica.                                                                                                                      
Si esegue generalmente in anestesia locale  anche se a volte si preferisce praticare anche una blanda sedazione anestesiologica.                                                                            
Prima dell’intervento il chirurgo farà sempre un’accurata anamnesi e valuta tutti quegli aspetti che possono influire sulla riuscita dell’ intervento come la struttura ossea del volto, la qualità della pelle e dei muscoli perioculari oltre alla presenza di ulteriori difetti estetici e/o funzionali.


Nella blefaroplastica si procede con una piccola incisione sulla palpebra superiore (non visibile, perché nascosta sotto la piega della palpebra) e una sull’inferiore ( a volte l’ accesso può essere anche transcongiuntivale) per eliminare pelle e grasso dalla palpebre. E’ possibile riposizionare il grasso nella zona dell'interno occhi, dandogli così un aspetto meno scavato nella stessa sezione per eliminare le occhiaie e borse oculari.


E’ possibile migliorare oltre l’ estetica dell'occhio con palpebra cadente associandola ad altri piccoli interventi come lifting contorno occhi, lifting sopracciglio, peeling chimico, tossina botulinica e fillers. 



Conclusioni


La chirurgia è, di solito, in grado di ripristinare l'aspetto e la funzione oculare in bambini con ptosi congenita e adulti con ptosi legata all'età correggendo i difetti senza alterare le caratteristiche peculiari dell’individuo e  produce un miglioramento globale del viso.


Risultato finale: uno sguardo più fresco e luminoso e una ritrovata giovinezza, senza le antiestetiche palpebre cadenti.



Leggi anche: La chirurgia delle palpebre: la blefaroplastica


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