Accesso
Dottori
Lo sguardo: blefaroplastica superiore e inferiore

Lo sguardo: blefaroplastica superiore e inferiore


Sab 01/08/2015 | Dott. Antonio Daniele Spagnolo

Condividi su Facebook Condividi su Twitter

Il chirurgo estetico conosce bene il confine tra medicina e chirurgia estetica, riuscendo ad individuare in quali casi, per ringiovanire lo sguardo, è necessario ricorrere ad un intervento di blefaroplastica superiore o inferiore e quando, al contrario, possono risultare efficaci anche i cosiddetti trattamenti di medicina estetica.

La blefaroplastica superiore e la blefaroplastica inferiore richiedono la figura del chirurgo plastico e sono dei veri e propri interventi di chirurgia estetica. I trattamenti di medicina estetica, invece, permettono di intervenire su quelle che sono le palpebre cadenti e i segni del tempo che agiscono sullo sguardo in modo non invasivo.

Se da una parte, infatti, ci sono situazioni nelle quali occorre scegliere l'intervento più adeguato, capace di rispondere alle richieste del paziente che non possono essere esaudite dall'azione di un trattamento estetico, dall’ altra vi sono casi in cui strumenti più maneggevoli possono restituire risultati soddisfacenti.

Quali soluzioni per lo sguardo cadente?


Se, ad esempio, ci troviamo davanti ad un paziente che presenta un eccesso di cute nella zona degli occhi è molto facile che la medicina estetica, da sola, non basti a risolvere il problema ma che, al contrario, un trattamento di medicina estetica potrebbe addirittura evidenziare le palpebre cadenti e quindi causare un peggioramento della condizione.

In questo caso, seppure più invasivo e con un tempo di recupero leggermente maggiore, l’intervento di blefaroplastica superiore è la soluzione ottimale al raggiungimento del risultato desiderato.

Il chirurgo estetico si pone, così, come una figura fondamentale che deve essere capace di ascoltare le richieste del paziente valutando la situazione di partenza e il risultato da raggiungere.

Un intervento di ringiovanimento viso, che ricorra agli strumenti della medicina estetica o della chirurgia, può dirsi di successo solo se è capace di restituire un aspetto più giovane al paziente, mantenendo la sua naturale bellezza e i suoi lineamenti originali ed evitando esagerazioni e cambiamenti drastici.

Trattamenti di medicina estetica


Come in parte abbiamo accennato, la medicina estetica raccoglie al suo interno strumenti che permettono di eseguire dei trattamenti che sono definiti non invasivi. Sottoporsi ad un trattamento di medicina estetica, infatti, non richiede dei tempi di recupero lunghi in quanto non è necessaria un’anestesia totale o l’impiego di una sala operatoria. Generalmente eseguiti in regime ambulatoriale, i trattamenti di medicina estetica non hanno controindicazioni e non causano problemi post-intervento. Al contrario, in poco tempo il paziente può tornare a svolgere le sue attività quotidiane senza particolari accorgimenti.

La blefaroplastica superiore e la blefaroplastica inferiore


La blefaroplastica superiore o inferiore, al contrario, è un intervento di chirurgia estetica e, nonostante l’invasività maggiore rispetto ai trattamenti di medicina estetica, alcune volte è l’unico modo per ringiovanire lo sguardo senza alterarlo. Quando, ad esempio, l’eccesso di cute è troppo abbondante o le palpebre cadenti sono molto evidenti è necessario ricorrere alla blefaroplastica  superiore o alla blefaroplastica inferiore. In questi due casi è possibile intervenire in modo chirurgico sull’inestetismo, eliminando il problema in modo definitivo. La blefaroplastica superiore o inferiore può essere eseguita solo dalla figura del chirurgo plastico in una struttura ospedaliera adeguata. L’intervento richiede un’anestesia totale e tempi di recupero più lunghi rispetto ai trattamenti di medicina estetica.

Vuoi avere maggiori informazioni?
CONTATTA IL MEDICO

Spagnolo Antonio Daniele

Autore

Chirurgia plastica,Medicina estetica

Milano (MI)

Lecco (LC)


Articoli correlati

Accesso contenuti completi

x