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I Fattori di Crescita estratti dalla piastrine (PRP) nei trattamenti estetici

I Fattori di Crescita estratti dalla piastrine (PRP) nei trattamenti estetici


Lun 01/06/2015 | Redazione Tuame

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Per le nostre considerazioni prenderemo in esame l’impiego dei fattori di crescita piastrinici anche in rapporto alla normativa e alle regole che ne governano l’impiego clinico.


L’utilizzo clinico dei fattori di crescita piastinici autologhi è infatti anch’esso gravato da oneri di carattere regolatorio e medico-legale ma presenta il vantaggio di essere più facilmente disponibili delle cellule staminali adulte e non comportano la necessità di disporre di complicati sistemi di separazione e preparazione.


I fattori di crescita piastrinici sono costituite da insiemi proteici in grado di stimolare e regolare la crescita cellulare e di conseguenza la proliferazione delle cellule stesse.


Le tecniche di isolamento e clonazione dei geni hanno permesso grandi passi in avanti in questo campo ma si deve considerare che con metodiche più semplici ed economiche si riescono ad ottenere in tutta sicurezza dal corpo umano fattori di crescita cellulari.


PROCEDURE PER LA PREPARAZIONE DEI FATTORI DI CRESCITA CELLULARE


Il metodo più semplice, sicuro ed economico per ottenere fattori di crescita consiste nella centrifugazione di un campione di sangue: la centrifuga consiste in una apparecchiatura in grado di generare la separazione tra corpi aventi differente densità mediante l'uso della forza di accelerazione centrifuga.


E' noto il fenomeno della sedimentazione di un corpo solido ad alta densità miscelato ad un fluido a densità più bassa. Questo fenomeno è basato sul principio di Archimede e sulle leggi di Stokes che governano il moto dei solidi in mezzi viscosi.


Facendo quindi ruotare velocemente una provetta contenente sangue si ottiene una stratificazione con separazione totale o quasi fra le componenti solida e liquida, attraverso


apposite provette dotate di un gel separatore, si isolano le piastrine dagli altri componenti del sangue (globuli rossi, bianchi, ecc.).


A questo punto si preleva la piccola frazione ricchissima di piastrine (e quindi di fattori di crescita), e la si re-inietta nelle zone dove desideriamo ottenere i benefici.


INDICAZIONI


Sono diverse le aree soggette ad invecchiamento dove l’uso dei fattori di crescita trova largo impiego:


-    volto, collo, scollatura, dorso delle mani (eventualmente associato associato al lipofilling o ai filler a base di acido ialuronico);


-    Alopecia sia maschile che femminile, nelle situazioni di predisposizione genetica alla calvizie, diradamento, perdita accelerata di capelli, ecc.


-    In ambito chirurgico nel favorire la guarigione delle ferite e degli esiti chirurgici, nel contrastare la cicatrizzazione ipertrofica e situazioni similari.


-    In campo dermatologico vi sono degli studi sull’ applicazione dei fattori di crescita in patologie quali la vitiligine.


 


CONSIDERAZIONI E CONCLUSIONI


Ricapitolando si possono suggerire alcune regole base cui fare riferimento prima di iniziare una terapia con concentrati piastrinici autologhi ed i relativi fattori di crescita:


1. seguire le comuni regole base della chirurgia;


2. informare adeguatamente il paziente per iscritto (consenso informato);


3. eseguire i trattamenti  solo da parte di sanitari adeguatamente istruiti e formati ed in strutture sanitarie idonee;


4. utilizzare apparecchiature di aziende che assicurino la qualità dei loro prodotti con la conformità alle disposizioni europee (norme CE);


5. attenersi per quanto possibile a protocolli e linee guida validate a livello internazionale.


 




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