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Terapia fotodinamica

Terapia fotodinamica


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Autore: dott. Di Mattei Di Matteo Oreste

La terapia fotodinamica è  una tecnica non invasiva che agisce grazie alla produzione di ossigeno attivato per mezzo di un fotosensibilizzatore e di una sorgente di luce.

Come funziona la terapia fotodinamica?


L'applicazione di una crema fotosensibilizzante permette di attivare le porfirine e quindi di renderle sensibili alla luce.
La loro reazione con la luce produce "ossigeno singoletto",  il più basso degli stati eccitati dell'ossigeno molecolare, l’azione dell’ossigeno è quella di indurre la morte delle cellule patologiche, questa reazione consente di usare questo trattamento per:

  • processi iperproliferativi

  • tumori


Quando si usa la terapia fotodinamica?


Gli usi più comuni in campo dermatologico del trattamento con la terapia fotodinamica sono:

  • cheratosi attinica

  • alcuni tumori della pelle

  • fotoringiovanimento

  • acne

  • verruche virali

  • infiammazione dei follicoli acneici

  • accelerare il processo di cicatrizzazione delle ulcere

  • verruche resistenti ad altri trattamenti

  • altre patologie


La terapia fotodinamica nel fotoringiovanimento


La terapia fotodinamica è un’alternativa:

  • peeling medi o profondi

  • trattamenti di "resurfacing" con laser


Terapia fotodinamica:  quante sedute?


Il numero di applicazioni dipende dal problema da trattare:

  • cheratosi attiniche, basta 1 trattamento

  • tumori epiteliali, sono richiesta più sedute ripetute una volta alla settimana fino alla scomparsa della lesione

  • fotoringiovanimento 1 seduta potrebbe bastare, ma il trattamento può essere ripetuta


Tutti possono sottoporsi al trattamento, non ci sono vincoli legati a:

  • stato di salute

  • età

  • malattie concomitanti.


In cosa consiste un trattamento di terapia fotodinamica?


Prima del trattamento
Prima di applicare l’agente foto sensibilizzante, in crema, il medico rimuovere lo strato superficiale della pelle per consentire una migliore penetrazione della crema. Le tecniche usate a questo scopo possono essere:

L'acido aminolevulinico, l’agente foto sensibilizzante più usato, verrà applicato sulla parte da trattare.
Per favorirne l’assorbimento si applica una pellicola di polietilene.
Si deve aspettare che la crema penetri e attivi la reazione delle porfirine.
Questa fase richiede minimo 3 ore, ma potrebbe anche essere necessaria una notte, a seconda di:

  • condizione generale

  • luce utilizzata

  • spessore della lesione da trattare


Durante il trattamento
A penetrazione completa si applica la fonte di luce da 10 a 15 minuti.
Se la sorgente di luce è naturale occorreranno almeno 2 ore.
A seconda della sorgente luminosa utilizzata variano:

  • la distanza

  • il tempo di esposizione.


Possono essere usate diverse fonti di luce, tra queste:

Durante applicazione della luce si avverte qualche disagio come il bruciore, che però viene attenuato dall’uso di ventilatori o aria fredda. Gli strumenti tecnologicamente più avanzati sono dotati di sistemi di raffreddamento che consentono anche una maggiore protezione della pelle sana.

Dopo il trattamento
Dopo il trattamento la pelle trattata sarà estremamente sensibile alla luce per 48 ore fino a quando il farmaco è completamente metabolizzato.
In questa fase è bene proteggersi dal sole quindi si dovranno usare:

  • Cappelli

  • Sciarpe

  • crema solare con schermo fisico a base di ossido di zinco


Nella maggior parte dei casi nei primi giorni la pelle sarà arrossata e desquamata.
Sono più rari il bruciore  e arrossamenti prolungati.

La terapia fotodinamica è dolorosa?


Nella fase dell’applicazione della fonte di luce si potrebbe provare dolore, ma la percezione del dolore è molto personale.

Controindicazioni alla terapia fotodinamica
La terapia fotodinamica È controindicata in pazienti con:

  • fotosensibilità

  • porfiria o xeroderma

  • trattamento con acido retinoico nel mese precedente.


I rischi e gli effetti secondari della terapia termodinamica


Le complicazioni che più frequentemente che possono verificarsi dipendono sia dall’uso della sostanza foto sensibilizzante, che dalla luce e sono:

  • arrossamento

  • desquamazione

  • formazione di croste

  • gonfiore

  • prurito

  • iperpigmentazione  occasionale

  • acne transitorio


Le reazioni più gravi si verificano di solito proprio a causa della mancanza di attenzione nel proteggersi dal sole. Nelle prime 48 ore le creme solari, anche le più potenti non consentono una totale protezione solare non ci si deve  esporre alla luce solare per almeno 2 giorni dopo il trattamento.

I risultati della terapia fotodinamica


Dal momento che la terapia fotodinamica  è una procedura relativamente nuova, i risultati nel lungo periodo non sono ancora noti.
La terapia fotodinamica Non è un trattamento chirurgico quindi non implica i problemi legati della chirurgia.

Di Mattei Di Matteo Oreste

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Farmacia

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